A un anno esatto dal debutto, la Renault Symbioz si aggiorna in modo significativo, puntando soprattutto sul miglioramento della meccanica e dell’efficienza. Resta invariata la formula: un crossover compatto e spazioso, derivato dalla Captur, con 17 centimetri di lunghezza in più rispetto alla sorella minore e un bagagliaio ben sfruttabile. Ma sotto il cofano arriva un nuovo motore 1.8 full hybrid che promette consumi più bassi e prestazioni più vivaci.
Più potente e più efficiente
Al posto del vecchio 1.6 aspirato, la nuova Symbioz monta ora un 1.8 a benzina con iniezione diretta. La potenza passa da 94 a 109 CV, mentre la coppia cresce da 148 a 172 Nm. Restano invariati i due motori elettrici: uno da 49 CV che muove direttamente le ruote e uno dedicato al cambio robotizzato a innesti frontali (privo di sincronizzatori).
La potenza combinata sale così da 143 a 158 CV, supportata da una batteria di capacità maggiore (1,4 kWh contro 1,2 della versione precedente) per cui non vi servirà la wallbox.
I miglioramenti si traducono in numeri: la velocità massima cresce a 180 km/h, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h scende a 9,1 secondi. Ma la vera notizia riguarda l’efficienza: la casa promette circa un 10% di consumi in meno rispetto alla precedente versione.
Ci si può quindi aspettare circa 20 km/l di media e fino a 28 km/l in città. Merito anche delle emissioni più contenute (98 g/km di CO₂), che consentono l’accesso gratuito in molte ZTL, inclusa l’Area C di Milano.
Viaggia bene
I progressi tecnici si percepiscono subito. Già la precedente versione 1.6 E-Tech si distingueva per la fluidità di marcia e per il funzionamento quasi impercettibile del cambio. La nuova 1.8 mantiene le stesse qualità, ma guadagna in prontezza e rapidità. Nelle accelerazioni improvvise e sui percorsi misti, il cambio risponde con minori incertezze e la spinta ai bassi regimi è più decisa.
Anche in salita o a pieno carico, dove la precedente versione mostrava qualche limite, la nuova Symbioz si comporta ora in modo più brillante. Il comfort resta elevato: le sospensioni ben tarate assorbono le asperità e lo sterzo, preciso e progressivo, asseconda bene la guida quotidiana.
Molto utile la modalità “B” del cambio, che aumenta il freno motore e recupera più energia in rilascio, riducendo la necessità di usare il pedale del freno.
Confermata la praticità
Dentro l’abitacolo non cambia: la plancia è quella ben conosciuta della Captur, con la sola novità di un più pratico selettore del cambio. Il sistema multimediale con servizi Google è rapido e intuitivo, e permette di scaricare app direttamente dallo store. Il tetto panoramico Solarbay, opzionale, si oscura elettricamente senza necessità di tendine: un optional costoso, ma tecnologicamente interessante.
Il bagagliaio rimane un punto di forza: con il divano scorrevole, la capacità passa da 434 a 548 litri, permettendo una buona flessibilità d’uso anche con cinque persone a bordo. Si può ordinare anche il ruotino di scorta, ma in quel caso si perde la possibilità di regolare il piano di carico.
Dotazione (quasi) completa
Le versioni restano quelle già note, con prezzi leggermente aumentati. Si parte da 28.450 euro per la 1.3 mild hybrid manuale e da 32.450 euro per la 1.8 full hybrid. La versione Techno (33.950 euro) offre un buon equilibrio fra dotazioni tecnologiche e comfort, con piastra di ricarica wireless, cruise adattivo e sistema Google.
La Esprit Alpine (35.450 euro) aggiunge soprattutto dettagli estetici sportivi, mentre la Iconic (36.950 euro) si distingue per la presenza di guida semiautonoma, angolo cieco e portellone elettrico. Resta qualche assenza: il climatizzatore è ancora monozona, e non sono previsti fari a matrice di LED, una mancanza che su un crossover medio comincia a farsi sentire.
Inoltre, i sistemi avanzati di assistenza alla guida sono di serie solo sulla Iconic; sugli altri allestimenti, vanno aggiunti con un pacchetto da 1.100 euro.
Conclusioni
Con questo aggiornamento, la Renault Symbioz 1.8 E-Tech 160 compie un deciso passo avanti in termini di efficienza, prestazioni e piacevolezza di guida. Rimane un crossover compatto e spazioso, perfetto per le esigenze di una famiglia moderna.
La versatilità dell’abitacolo, il bagagliaio ben sfruttabile e l’efficienza del sistema full hybrid rappresentano i suoi punti di forza. Peccato per alcune assenze nella dotazione, che su un modello di questa fascia ci si aspetterebbe di serie.
Nel complesso, però, la Symbioz resta una proposta equilibrata e convincente, che abbina comfort, efficienza e buona dinamica di guida. Un crossover maturo e razionale, capace di distinguersi in un segmento molto competitivo.