Tesla, primo incidente mortale con pilota automatico attivo

Sono state attivate subito indagini specifiche, ma per ora le versioni ufficiali escludono una responsabilità diretta dell'auto. I sensori non sarebbero stati in grado di rilevare l'ostacolo nella specifica situazione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

C'è stato un incidente mortale con una Tesla Model S guidata dal pilota automatico. È accaduto nella cittadina di Willinston (Florida, USA), dove un mezzo pesante ha effettuato una svolta a sinistra senza rispettare la precedenza. La Tesla arrivava in direzione opposta e si è scontrata con l'altro mezzo, andando a infilarsi sotto il rimorchio.

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È il primo incidente grave che coinvolge sistemi di auto a guida autonoma, e le autorità statunitensi hanno aperto un'indagine per verificare se le automazioni dell'auto abbiano funzionato secondo le specifiche. Tesla ha già fornito agli investigatori le informazioni che ha a disposizione riguardo a quella specifica auto.

"Ciò che sappiamo", si legge sul blog dell'azienda, "è che il veicolo era su una superstrada a due corsie con il pilota automatico attivo, quando un TIR ha attraversato la strada mettendosi perpendicolarmente rispetto alla Model S".

La spiegazione di Tesla aggiunge che "né il Pilota Automatico né il guidatore hanno notato il rimorchio bianco in controluce, e quindi nessuno ha frenato". Anche la notevole altezza del rimorchio ha contribuito a creare questa fatale serie di coincidenze. Il risultato è che la Model S si è infilata sotto al rimorchio, e la parte inferiore di quest'ultimo ha tranciato l'auto all'altezza del parabrezza, uccidendo il guidatore.

"È importante notare che Tesla disabilita il Pilota Automatico di default e richiede un'accettazione esplicita riguardo al fatto che si tratta di una tecnologia nuova e in beta, prima che il guidatore la possa attivare", continua l'articolo pubblicato dall'azienda. È un sistema che per il momento assiste il guidatore, che deve restare sempre vigile, e che non è inteso come strumento per la guida totalmente autonoma. Doveroso ricordare, tuttavia, che in passato lo stesso Elon Musk ne ha parlato in termini ben più esaltanti.

"Via via che si accumulano le miglia reali e il software prende in considerazione sempre più eventi rari, le possibilità di ferimenti continueranno a scendere. Il Pilota Automatico sta migliorando, ma non è perfetto ed è ancora necessario che il guidatore resti vigile".

C'è anche un dettaglio crudelmente ironico in questa vicenda: Joshua Brown, il 40enne alla guida, era un consulente tecnologico e aveva pubblicato dei video su Youtube proprio riguardo al Pilota Automatico della Model S. Almeno in un'occasione, racconta, questa funzione gli avrebbe evitato un incidente.

Tesla Model S digital panels

La notizia di questo incidente sarà probabilmente un duro colpo per Tesla e in generale per tutto il settore automobilistico che sta investendo sull'automazione. Superare la diffidenza del pubblico è molto difficile e storie come questa di certo non aiutano.

Per ora tuttavia è importante sottolineare che non si può parlare di una "colpa" da attribuire all'auto. Tesla suggerisce che la situazione fosse tale per cui i sensori non potevano rilevare l'ostacolo e frenare in tempo, ed è un'affermazione che in linea di principio è del tutto comprensibile - vale a dire che eravamo fuori dalle specifiche del sistema.

Resta ancora da capire perché Brown non abbia frenato: era distratto? Andava troppo veloce? L'autista del camion non lo ha visto arrivare e gli ha tagliato la strada senza dargli nemmeno il tempo di toccare il freno?

Aggiornamento: il Washington Post ha sentito l'autista del camion, il 62enne Frank Baressi. Secondo lui l'auto transitava troppo velocemente, tanto da essere passata sotto al camion "senza che la vedessi". Il camionista ha anche affermato che Brown stesse guardando un film di Harry Potter mentre guidava; non lo ha visto, ma ne ha sentito l'audio quando si è avvicinato all'auto - schiantata su un pilone telefonico qualche centinaio di metri più avanti.  Se confermata, questa versione scagionerebbe del tutto Tesla e lo stesso Baressi - ma è vero che il testimone è anche il guidatore che non ha dato la precedenza. 

La notizia è che c'è stato un incidente mortale e che l'auto era sotto il controllo del computer, naturalmente, ma questo non significa che le tecnologie di automazione siano in qualche modo responsabili. Non ancora almeno: le indagini infatti non indicano che sia stato un qualche malfunzionamento.

La vicenda tuttavia può far scattare un utile campanello d'allarme e richiamare alla prudenza tutte quelle persone convinte che le tecnologie allo stato attuale siano pronte per l'uso su strada senza assistenza umana. Sono tecnologie affascinanti, che ci fanno venire una gran voglia di futuro, ma non è ancora il momento di affidar loro le nostre vite.