Tesla richiama 3470 Model Y per dei bulloni lenti

Tesla ha avviato una campagna di richiamo "vecchio stile" per 3470 esemplari di Model Y con dei bulloni lenti.

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a cura di Francesco Daghini

Tesla ha annunciato una campagna di richiamo che coinvolge 3470 esemplari del suo SUV elettrico più venduto, Model Y: a quanto pare alcuni bulloni che fissano la panca posteriore al telaio dell'auto non sarebbero stati stretti alla giusta coppia di serraggio e questo causa un allentamento dei bulloni, andando a compromettere potenzialmente il funzionamento delle cinture di sicurezza, un pericolo che va scongiurato il più possibile.

La campagna di richiamo è nata in seguito a 5 diverse segnalazioni che la National Highway Traffic Safety Administation americana avrebbe ricevuto da dicembre a oggi: fortunatamente non sembrano esserci stati incidenti peggiorati da questa situazione, ne feriti o morti causati da cinture di sicurezza non funzionanti. Fortunatamente, sia per Tesla sia per i proprietari delle Model Y incriminate, il problema è facilmente risolvibile, basta stringere i bulloni alla giusta coppia di serraggio, un'operazione che richiede pochi minuti.

Sfortunatamente, non è il tipo di fix che si può applicare con un aggiornamento software da remoto e in questo caso sarà assolutamente necessario portare l'auto in un'officina Tesla, così che i bulloni possano essere controllati ed eventualmente stretti; inoltre la compagnia ha ribadito il suo impegno verso una più alta qualità costruttiva e ha già comunicato di aver preso le misure necessarie per evitare che questo problema si ripresenti in futuro.

La questione delle campagne di richiamo ultimamente si sta facendo un po' complicata e genera parecchia confusione: in passato una campagna di richiamo era inevitabilmente un grosso problema, logistico ed economico, per le aziende coinvolte ma oggi con l'avvento delle auto con software in grado di essere aggiornati da remoto spesso si parla di campagne di richiamo che sembrano essere mastodontiche ma che in realtà non hanno niente di diverso dall'aggiornamento software che periodicamente dobbiamo fare al nostro smartphone, con l'ultimo esempio lampante del richiamo di 362.000 esemplari di Tesla per presunti malfunzionamenti del sistema Autopilot.