Toyota non tiene il passo delle altre EV, licenziati dipendenti in Cina

A causa di un mercato sempre più competitivo, Toyota si sta trovando con le spalle al muro nel mercato cinese.

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a cura di Andrea Maiellano

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Il gigante automobilistico giapponese, Toyota Motor, è costretto a prendere misure drastiche per far fronte al dinamico mercato cinese dei veicoli elettrici. Secondo un rapporto di Reuters, difatti, la joint venture tra Toyota e il gruppo automobilistico cinese Guangzhou Automobile Group (GAC), ha annunciato il licenziamento, e il conseguente risarcimento, di un numero cospicuo di lavoratori.

Questa spiacevole situazione è la conseguenza delle difficoltà incontrate, dal produttore giapponese, nel competitivo settore automobilistico cinese, dove la transizione verso i veicoli elettrici sta accelerando molto rapidamente.

La joint venture fra Toyota e GAC, conta circa 19.000 dipendenti e si occupa della produzione di modelli importanti come la bZ4X (il primo veicolo elettrico di Toyota) oltre alla Camry e alla Levin. Nonostante l'entusiasmo iniziale per la bZ4X, lanciata nell'ottobre 2022 con un prezzo di partenza di 199.800 yuan (circa 26.000€), Toyota ha faticato a conquistare il favore dei consumatori dopo che concorrenti come BYD e Tesla hanno ridotto notevolmente i prezzi del loro listino.

I dati di vendita, infatti, mostrano una quota di mercato cinese molto modesta (solo lo 0,26%) per la bZ4X, con soli 3.844 modelli venduti dallo scorso gennaio. Per cercare di invertire questa tendenza, Toyota ha ridotto i prezzi del 15% già dallo scorso febbraio ma, nonostante questo sforzo, le vendite dei loro veicoli elettrici ha subito comunque un calo del 9% nei primi sei mesi dell'anno.

Inoltre, la Toyota bZ3 (un'altra berlina elettrica lanciata all'inizio del 2023), sta affrontando numerosi problemi di sicurezza, con oltre 12.200 veicoli richiamati a causa di maniglie difettose e problematiche di varia natura.

La situazione di Toyota riflette una tendenza più ampia tra i produttori automobilistici giapponesi in Cina. La quota di mercato di questo gruppo, come riferito dalla China Association of Automobile Association, è scesa dal 20% dallo scorso anno e del 14,9% nei primi sei mesi del 2023. A differenza dei produttori cinesi che stanno guadagnando quota di mercato con modelli elettrici unici, e dal prezzo più concorrenziale, i produttori giapponesi stanno lottando per competere in questo mercato in costante crescita.

Non sono, però, solo i colossi giapponesi come Toyota ad accusare questa tendenza di mercato, anche Volkswagen, un altro importante competitor nel settore delle auto elettriche, ha visto una diminuzione delle vendite del 3,6% lo scorso anno, mentre è stato superato da BYD nel primo semestre del 2023.

Di fronte a questa crescente competizione, i produttori automobilistici giapponesi stanno intensificando i loro sforzi nel settore dei veicoli elettrici. Si stanno concentrando sugli investimenti nella tecnologia delle batterie, nello sviluppo di piattaforme dedicate per i veicoli elettrici e sulla produzione di modelli più efficienti e, possibilmente, meno costosi.

Per far fronte alla competizione del mercato, il Giappone sta adottando una serie di misure atte a sostenere la tecnologia delle batterie di accumulo, con sovvenzioni di oltre 330 miliardi di yen (2,3 miliardi di euro). Di questa importante cifra, quasi 120 miliardi di yen (847 milioni di euro) sono destinati alla sola Toyota, in maniera tale da permettergli di finanziare i suoi piani di sviluppo per i veicoli elettrici annunciati recentemente.