Toyota regala 24mila brevetti per le auto ibride: è l'inizio della rivoluzione?

Toyota ha deciso a sorpresa di rendere liberamente disponibili per tutte le aziende che ne faranno richiesta ben 24 brevetti di sua proprietà sulle tecnologie per le auto ibride, frutto di 20 anni di ricerca. Servirà ad aiutare la diffusione di questo tipo di automobili?

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a cura di Alessandro Crea

Mossa a sorpresa di Toyota: il colosso nipponico infatti ha fatto sapere oggi tramite comunicato stampa che concederà l'utilizzo gratuito di ben 24mila brevetti su diverse tecnologie per le auto ibride, frutto di 20 anni di ricerca nel settore. Toyota infatti è stata la prima, nel 1997, a credere in questa soluzione con la Prius, tra lo scetticismo generale e questo le ha consentito di accumulare un vantaggio tecnologico non da poco, che da oggi sarà disponibile per tutti. La concessione durerà fino alla fine del 2030, mentre la contrattazione avverrà contattando direttamente Toyota.

Accanto all'accesso gratuito ai propri brevetti però Toyota ha deciso di affiancare anche un'assistenza tecnica a pagamento rivolta a tutti i costruttori che decideranno di implementare tali soluzioni nelle proprie auto e avranno quindi necessità di spiegazioni approfondite e supporto.

A dare una spiegazione per questa iniziativa rivoluzionaria è stato Shigeki Terashi, Vice Presidente Esecutivo di Toyota Motor Corporation e membro del consiglio di amministrazione: "Basandoci sull’elevato volume di richieste che riceviamo per i nostri sistemi da parte di altre aziende, consapevoli dell’esigenza di incrementare il numero di vetture elettrificate per far fronte alle questioni ambientali moderne, abbiamo deciso che è giunto il momento di collaborare. Se il numero dei veicoli elettrificati dovesse incrementare sensibilmente nei prossimi 10 anni, questa diventerebbe la tipologia standard dei nostri mezzi di trasporto, e noi vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento".

In questo modo insomma Toyota vuol dare il proprio contributo nella lotta alle emissioni di CO2, stimolando lo sviluppo del settore e la produzione di un maggior numero di veicoli ibridi anche da parte dei competitor, senza però rinunciare al proprio ruolo di leadership tecnologico del settore, ricavando introiti dall'assistenza tecnica, che ovviamente sarà indispensabile per chi voglia usufruire di tali brevetti. Un modo intelligente, per una volta, di far andare a braccetto profitti e ambiente.