Bending Spoons, l'azienda milanese che ha già conquistato le cronache internazionali con l'acquisizione di brand iconici come Evernote e WeTransfer, compie un altro salto di qualità con un'operazione che vale 1,38 miliardi di dollari. Il target questa volta è Vimeo, la piattaforma video professionale che dal 2004 rappresenta un'alternativa di qualità nel panorama dei contenuti digitali, distinguendosi nettamente dalla concorrenza per il suo focus sui creator e le aziende.
L'offerta formulata dalla società italiana ha letteralmente spiazzato il mercato per la sua generosità. Con 7,85 dollari per azione, Bending Spoons ha messo sul piatto un premio del 91% rispetto alla media delle quotazioni degli ultimi due mesi di Vimeo al Nasdaq. Una proposta che il consiglio di amministrazione della piattaforma americana non ha potuto rifiutare, approvando l'operazione all'unanimità.
"Dopo un'attenta valutazione di tutte le opzioni disponibili, abbiamo concluso che questa transazione rappresenta la migliore strada per massimizzare il valore per i nostri azionisti e accelerare il percorso di crescita dell'azienda", ha spiegato Glenn H. Schiffman, che guida il board di Vimeo. La decisione segna anche l'uscita della società dal listino americano, con un ritorno alla gestione privata previsto per il quarto trimestre del 2025.
L'Italia digitale che sfida i giganti americani
La filosofia di Luca Ferrari, CEO e co-fondatore di Bending Spoons, emerge chiaramente dalle sue dichiarazioni sull'acquisizione. "Vimeo rappresenta un brand pionieristico nello spazio video, e la nostra strategia è sempre stata quella di acquisire aziende per gestirle a lungo termine, non per rivenderle rapidamente", ha sottolineato l'imprenditore italiano. L'approccio prevede investimenti mirati negli Stati Uniti e nei mercati strategici, con particolare attenzione all'integrazione di funzionalità basate su intelligenza artificiale responsabile.
Philip Moyer, CEO di Vimeo, ha accolto con entusiasmo la prospettiva di collaborazione, evidenziando come la partnership permetterà di "accelerare l'innovazione del prodotto, migliorare l'affidabilità della piattaforma e continuare a servire la nostra community globale". La dichiarazione riflette la fiducia nel modello di business dell'azienda italiana, già dimostratosi vincente con altre acquisizioni di peso.
L'operazione Vimeo non rappresenta un caso isolato nella strategia espansiva di Bending Spoons. L'anno precedente aveva già catturato l'attenzione internazionale con l'acquisizione di WeTransfer, la celebre piattaforma olandese di condivisione file che oggi vanta 600.000 abbonati paganti e 80 milioni di utenti attivi mensili. Alexandar Vassilev, CEO di WeTransfer, aveva allora celebrato la sinergia con i prodotti creativi dell'azienda milanese.
Questi movimenti strategici hanno portato gli analisti a rivedere al rialzo le valutazioni di Bending Spoons. Dopo un aumento di capitale da 150 milioni di dollari a inizio anno che aveva fissato il valore a 2,55 miliardi, le stime attuali superano ora la soglia dei 3 miliardi di dollari, confermando la capacità dell'azienda di competere ad armi pari con i colossi tecnologici globali.
Da YouTube alternativa a piattaforma enterprise
La storia di Vimeo inizia nel 2004 come progetto ambizioso per offrire ai creator un'alternativa più raffinata e professionale rispetto alle piattaforme video mainstream. Nel corso degli anni, la società ha saputo evolversi fino a diventare punto di riferimento per professionisti e aziende che cercano soluzioni video di alta qualità, spaziando dalle opzioni self-service fino alle proposte enterprise più sofisticate.
L'operazione coinvolge advisor di primo livello su entrambi i fronti: Skadden, Arps, Slate, Meagher & Flom LLP e Allen & Company LLC assistono Vimeo, mentre Bending Spoons si affida a Latham & Watkins LLP, J.P. Morgan, Wells Fargo e BNP Paribas, con il supporto di EY per gli aspetti fiscali e finanziari. Una squadra che testimonia l'importanza strategica dell'acquisizione per entrambe le parti.