Le basi della BI

Imparare dalle prestazioni del passato, per preparare il successo del futuro, comprendendo meglio le esigenze dei clienti e anticipando le tendenze del mercato e le mosse della concorrenza

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a cura di Gaetano Di Blasio

Le basi della BI

Qualsiasi processo decisionale si basa sui dati. Senza la conoscenza non c'è un processo, ma semplicemente una decisione, che può essere dettata dall'intuito e aiutata dalla fortuna, ma che difficilmente può essere inserita in una strategia. Raccogliere e organizzare le giuste informazioni è la base di qualsiasi "intelligenza" abbinata al business e "l'alimento" fondamentale per applicare una soluzione analitica.

Per questo è propedeutico all'utilizzo di tali sistemi l'adozione di una strategia per la data governance e il data management e con essa, l'introduzione di una serie di strumenti infrastrutturali che consentono di gestire la sicurezza, i metadati, l'integrazione di dati "multistrutturati". Oltre ai dati organizzati in tradizionali database relazionali, infatti, esistono oramai informazioni in formati molto diversi contenuti in file audio, video, testo, ma anche semplicemente disponibili su siti Web, da cui possono essere prelevate e categorizzate.

Per varietà, volume, velocità con cui cambiano e anche valore loro associate (si veda al riguardo l'articolo di pagina 18), queste sono contenute nei cosiddetti Big Data. Sulle opportunità offerte da questi ultimi ci siamo già spesi sui numeri scorsi e non ci soffermeremo più di tanto, ma deve essere chiaro che è proprio estraendo le informazioni da questa massa enorme che si può fare un salto di qualità nelle decisioni, soprattutto ottenendo previsioni sul futuro molto più attendibili che in passato. Senza entrare nel dettaglio, osserviamo anche che esistono diverse piattaforme per la gestione dei Big Data: non a caso le migliori sono state acquistate dai "big" dell'IT, come Ibm, Emc, Hp, Molte, però, sono nate in ambito universitario e sono basate su open source.