CBT si fa promotore della Business Transformation

A Roma, all'Hotel Parco dei Principi, si è tenuto l'evento di CBT dedicato alla Business Transformation. Seconda tappa, che segue quella milanese, di un momento di incontro tra fornitori, partner tecnologici, canale e aziende clienti

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a cura di Loris Frezzato

Le tecnologie evolvono, il business si trasforma e i fornitori delle aziende clienti si adeguano. Anzi, i fornitori più avveduti, puntano ad anticipare tale trasformazione ai propri clienti, indirizzandoli verso le nuove sfide innovative del futuro.

É proprio il tema della business transformation che ha fatto da filo conduttore all'evento che CBT Cosmic Blue Team ha organizzato a Roma, presso l'Hotel Parco dei Principi, per capire insieme ai propri clienti, vendor e ai partner del proprio network, quali siano i driver su cui si stanno muovendo i nuovi modi di affrontare il mercato. Un evento "gemello" di quello tenutosi il giorno precedente a Villa Torretta, alle porte di Milano.

"Si tratta di un evento in cui, per la prima volta, abbiamo voluto coinvolgere tutta la filiera, dal produttore, al trasformatore, che siamo noi e il nostro canale, fino all'utilizzatore – ha esordito Paolo Angelucci, presidente di CBT -, cercando di raccogliere spunti da più parti sugli effetti e le cause della Business Transformation. Nessuno vuole dare una soluzione a tutti i problemi e le esigenze delle aziende, che sono enormi, ma sicuramente nessuno è in grado di dare delle risposte da solo, e diventa obbligatorio attivare collaborazioni strette anche tra i fornitori stessi".

Paolo Angelucci - presidente di CBT

Dal canto suo CBT si struttura per coprire gran parte del mercato, con le sue 6 sedi dislocate sul territorio e mettendo a disposizione 270 risorse, l'80% delle quali di stampo tecnico, attive sui clienti di medie e di grandi dimensioni, mentre sul resto del mercato lavora con i partner del CBT network, un centinaio di aziende che complessivamente mettono in campo oltre 3.000 specialisti.

Una trasformazione cui CBT per prima si propone come protagonista, pur contuinuando a garantire la fornitura delle tecnologie dei tanti brand con cui collabora, ma puntando fortemente ai servizi, dal cloud, attraverso la propria piattaforma EasyCloud, che si declina in proposte di Infrastructure, Software, Platform e Desktop as a Service.

Cui si aggiungono i servizi di outsourcing quali EasyWare, per la gestione dei servizi di stampa per conto dei clienti. «Uno scenario su cui CBT si sta muovendo ragionando sulla transformation, più che sulla sola innovazione – ha insistito Angelucci -. Una trasformazione che vuole allineare le infrastrutture al modello as a service. Per questo in due anni ci siamo spostati molto sui managed service, rispetto alle tecnologie, con una crescita dell'80% dei volumi sul fronte dei servizi, pur mantenendo la parte hardware e crescendo anche nella parte applicativi».

«All'interno di EasyCloud ci sono tutti i nostri partner tecnologici – ha fatto eco Flavio Radice, general manager di CBT -, essendo una piattaforma aperta e che consente anche integrazione delle applicazioni dei partner del nostro network di terze parti, i quali possono sfruttare le potenzialitá di un'offerta di software as a service».

Flavio Radice - general manager di CBT

Un'evento, dicevamo, che ha visto la partecipazione di tutti i protagonisti della filiera, a partire dai vendor, i partner di canale e dei clienti, ognuno interpreti di quella trasformazione che l'evoluzione delle tecnologie sta portando al proprio modo di proporsi sul mercato e di fare business.

Ad Angelucci, la consegna dell'Oscar della Transformation

All'evento di Roma, tra i vendor che hanno portato la propria "ricetta" per la trasformazione, erano presenti Trend Micro, VMware, IBM, Fujitsu, Lenovo, HP e Cisco. Mentre tra i clienti che stanno sperimentando la trasformazione del modo di fare business grazie al supporto di CBT, erano presenti i rappresentanti di ANAS, EPAP, HDI Assicurazioni e della ULSS 6 di Vicenza.