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Comunicazione mainstream e social: come usarle entrambe al meglio

I social hanno portato un modo completamente differente di fare comunicazione, diverso da quello tradizionale. Ce ne parla Stefano Gallarini.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Pubblicato il 03/07/2020 alle 13:00 - Aggiornato il 02/10/2020 alle 14:25

Quando ci si ritrova a dover comunicare qualcosa, l’importante non è solo il messaggio, ma anche la modalità con il quale si decide di trasmetterlo. Quali sono le principali differenze tra la comunicazione mainstream e quella social e come si può sfruttare entrambe al meglio per il proprio business?

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A provare a rispondere a queste difficili ma interessanti domande è a Imprenditori in Video per Social Video Marketing Stefano Gallarini, regista e conduttore radiofonico e televisivo, nonché volto della nota trasmissione USA Today.

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Grazie alla sua grande cultura ed esperienza, Stefano Gallarini ci racconta quindi quali sono le differenze tra la comunicazione mainstream e social, svelandoci quelli che sono i segreti per fare comunicazione in modo efficace.

Una carriera nella comunicazione

Stefano Gallarini, come raccontato a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, ha sempre avuto la comunicazione nel sangue e durante la sua carriera l’ha affrontata da diverse angolazioni, riuscendo così a comprenderne le varie sfumature.

Dopo essere nato professionalmente come copywriter, Stefano ha infatti diretto numerose testate a tema tecnologico e videoludico, come The Games Machine e Console Mania. Una passione, quella per la tecnologia, innata fin dalla gioventù e che lo ha portato poi a dirigere il celebre programma USA Today.

Dopo essere stato inizialmente chiamato dal produttore del programma per occuparsi della parte tecnologica della trasmissione, Stefano Gallarini è infatti stato preso come conduttore e per immergersi in tale ruolo ha lasciato la direzione delle riviste sopra citate.

USA Today si basava sull’idea di raccontare tutto ciò che sarebbe arrivato in Italia dagli USA, ossia film, musica, videogiochi e anche sport, come ad esempio lo skateboard. Una trasmissione a tutto tondo, capace di captare le attenzioni di un’intera generazione.

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Questa grande esperienza, a cui si aggiungono poi innumerevoli altri ruoli come conduttore di programmi televisivi e radiofonici, ha permesso a Stefano Gallarini di diventare un vero esperto della comunicazione a tutto tondo.

Qualità e quantità

Se una volta per fare comunicazione servivano ingenti risorse finanziarie, i progressi tecnologici hanno reso accessibili potenti mezzi di comunicazione a praticamente tutti. Quali sono quindi le maggiori differenze nel fare comunicazione rispetto ad una decina di anni fa?

Come raccontato a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, una volta per poter comunicare a grandi platee, essendo necessari degli investimenti anche notevoli, era cruciale essere preparati, pronti e professionali, mentre ora è possibile dire la propria senza tutti questi requisiti.

A cambiare, oltre alla quantità di contenuti che è ovviamente maggiore rispetto al passato, è la qualità di essi, che si è mediamente abbassata. Attenzione: ciò non vuol dire che non ci siano più contenuti di qualità, ma che oggi è più che mai necessario informarsi per saperli distinguere nel mare magnum generale.

Un prodotto di qualità, per intenderci, è un qualcosa di studiato e preparato, che ha dietro di sé un’organizzazione. Anche i programmi trash, ad esempio, sono molto spesso di qualità, in quanto prodotti con un obiettivo ben preciso in mente.

Mainstream e social: differenze e contaminazioni

Ma oltre a quantità e qualità, quali sono le principali differenze tra la comunicazione mainstream, come ad esempio la televisione, e i social? Le due modalità possono essere considerate a sé stanti o si contaminano a vicenda?

La principale differenza, come dichiarato da Stefano Gallarini a Manabe Repici per Imprenditori in Video, risiede nel fatto che mentre nella televisione o nella radio bisogna adattarsi all’orario in cui si trasmette, nei social non c’è bisogno di farlo in quanto gli spettatori sanno già cosa aspettarsi.

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Si tratta però di un confine molto labile e teorico, con i social che hanno influenzato molto quello che è il linguaggio mainstream. Ora si utilizza infatti un linguaggio più veloce e dinamico, più sintetico ed in linea con quello che si vede nei social network.

E dalla comunicazione mainstream cosa potrebbero invece imparare i social? Secondo Stefano Gallarini soprattutto l’organizzazione e la pianificazione, ma anche l’eleganza. Anche con i social, infatti, si entra nelle case della gente e bisogna farlo con rispetto. Il che non vuol dire fingere, ma bensì essere rispettosi e presentabili.

Sul piano dell’organizzazione, invece, i social dovrebbero dotarsi di una regia, ossia di un qualcuno che faccia navigare tutti nella stessa direzione verso un obiettivo ben definito. Per raggiungere e saper gestire certi numeri, mentalità e preparazione sono la chiave.

Stefano Gallarini ha provato a mettere insieme questi due modi di fare comunicazione con Mitico! TV, un canale YouTube che cerca di unire due differenti generazioni, quella odierna e quella che negli anni ’90 guardava USA Today. Il tutto attraverso un linguaggio divulgativo, preparato ma comprensibile a tutti.

Il messaggio finale è quello che la comunicazione è un linguaggio universale, in continua evoluzione e aperto a tutti. Saper comunicare è sempre più fondamentale e farlo nel modo giusto può fare la differenza, sia per un privato che, soprattutto, per un’azienda.

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