Digital Transformation con l'outsourcer Blueit

Blueit per supportare i clienti aiutandoli a comprendere come sfruttare la leva della rivoluzione digitale fonda b.digital

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a cura di Gaetano Di Blasio

Blueit , azienda italiana specializzata nell'outsourcing e nella fornitura di soluzioni Hybrid Cloud, supportata dalla costante crescita (più 11% nella prima parte dell' anno) investe nella digital transformation per soddisfare una crescente esigenza sentita dai propri clienti.

Girolamo Marazzi, CEO di Blueit spiega: «Stiamo attraversando un momento straordinario per il settore, una vera rivoluzione tecnologica. Siamo entusiasti della spinta fornita dal Piano Industria 4.0 perché rappresenta uno strumento importante per aiutare il Paese, e soprattutto le PMI, per cogliere al meglio tutte le nuove opportunità. È uno strumento utile per supportare l'innovazione in tutti i settori, partendo dal comparto produttivo, per spingere il mercato a trarre valore dalla tecnologia in modo pragmatico e graduale».

Girolamo Marazzi, CEO di Blueit

Girolamo Marazzi, CEO di Blueit

Per questo Blueit fonda b.digital per supportare i clienti nel comprendere, interpretare e fare leva sulla rivoluzione digitale. Nata nel 2008 la società monzese, che ha una filiale in Francia, è presto diventata una realtà importante nella trasformazione digitale, grazie al supporto garantito ai clienti nel processo di innovazione tecnologica, supportato dall'attività di ricerca e sviluppo. Ma la dinamicità dell'evoluzione in corso richiede focalizzazione e rapidità d'esecuzione che solo una società dedicata può garantire.

b.digital, spiegano i responsabili della nuova realtà, deve aiutare le imprese a comprendere quali possano essere i servizi e le soluzioni legate alla trasformazione digitale più idonee per le esigenze di ciascuna impresa.

Paolo Mazza, CEO di b.digital e Marketing&Innovation Director di Blueit

Paolo Mazza, CEO di b.digital e Marketing&Innovation Director di Blueit

«In questo momento siamo tutti quotidianamente sommersi da una mole enorme di informazioni e di stimoli sulle innovazioni tecnologiche in atto e corriamo il rischio che l'informazione si trasformi in rumore di fondo, costituendo una sorta di inquinamento acustico che impedisce di approfondire e di focalizzarci su ciò che veramente merita la nostra attenzione», evidenzia Paolo Mazza, CEO di b.digital e Marketing&Innovation Director di Blueit , che precisa: «b.digital nasce proprio per supportare i clienti a fare chiarezza, selezionando le tecnologie a loro più adatte e declinandole secondo il loro punto di vista: a partire cioè da quanto ha veramente impatto sul loro business».

Punto di forza di b.digital è l'indipendenza di un system integrator che è anche un advisor, ma non è un broker di tecnologia. b.digital deve fornire quell'insieme di esperienza e competenza per aiutare ciascuno.

Come accennato, il contesto attuale è molto confuso: il cloud si presenta come una scelta utile per tutti, ma nella realtà solo chi può disporre di una connettività adeguata può permetterselo, spiegano i responsabili di b.digital, mentre il fronte della programmazione prospetta grande opportunità, grazie alle nuove tendenze del coding e dell'Api.

Non ci sono solo aspetti tecnologici, mette in guardia ancora Mazza, evidenziando le possibili ripercussioni sul fronte organizzativo dovute alla trasformazione dei processi. Per esempio, in un caso relativo alla logistica su una lunga filiera di supply chain, la disponibilità di dati in automatico e in tempi reali ha portato a cambiamenti nel processo. Per scongiurare il rischio di riduzione del personale è necessario che tutti siano coinvolti fornendo valore: anche chi scarica il camion.