I quattro pilastri dell'evoluzione ICT

Il road show organizzato a Milano dalla società ICT ha fatto il punto sui cambianti tecnologici in atto, i driver del mercato quali la mobility, il cloud e i big data e identificato le linee guida che dovrebbero guidare gli investimenti aziendali in tecnologie informatiche

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a cura di Giuseppe Saccardi

I quattro pilastri dell'evoluzione ICT

In questo scenario generale gli analisti, ha spiegato Francini, hanno identificato quattro pilastri fondamentali alla guida dell'evoluzione che sta interessando l'ICT: Social, Cloud, Mobile, Big data. Nel complesso, hanno portato a rendere prioritaria e centrale la figura e la volontà del consumatore e a far si che siano le aziende produttrici di beni e servizi ad adeguarsi e ad anticipare i suoi gusti, e non a produrre beni per poi cercare di imporli al mercato con opportune strategie di marketing.

L'asse si è in sostanza spostato verso il consumatore e si è in presenza di un ICT e di un mercato sostanzialmente" human centric", in cui sono le persone che guidano la convergenza in atto tra big data, cloud, applicazioni social e mobility.

Tablet Fujitsu dlela famiglia Stylistic

Se gli aspetti sono positivi il contraltare, o meglio, il rovescio della medaglia, osserva Francini, è che questa tumultuosa evoluzione che è contemporaneamente tecnologica e sociale sta rendendo obsolete le architetture esistenti, sviluppate anni fa, organizzate in silos e poco o per nulla dinamiche e quindi non in grado di rispondere alle spinte e alle richieste del mercato.

Houston, abbiamo un problema

Parafrasando la nota frase lanciata dall'Apollo 13, viene da dire che l'IT ha un problema. Ma, osserva Francini, si può trasformare il problema in una opportunità intraprendendo la strada dell'evoluzione tecnologica in modo da favorire sia la prosperità della propria azienda che quella del singolo individuo e della società nel suo complesso.

Una opportunità può venire dal cloud. Prima di procedere ad acquistare ed installare una nuova soluzione o applicazione si potrebbe ad esempio valutare se sul cloud non esista già una piattaforma in grado di soddisfare le proprie necessità. Un altro cambiamento radicale è poi lo shift nel tradizionale approccio ai dati. A tutt'oggi il dato (strutturato o non strutturato) viene estratto, analizzato, vengono condotte delle analisi in base a modelli precostituiti, eccetera. 

Ma quello che si evidenzia come l'approccio oggigiorno più corretto consiste nel considerare quale è il "sentiment" dei clienti, e dei clienti dei clienti, valutare i trend di mercato, le opzioni che ha un consumatore, realizzare adeguate analisi predittive. Naturalmenteper fare tutto questo, e farlo bene e in fretta,servono capacità computazionali e di storage enormi, sistemi di In Memory Computing e serve una rete in grado di erogare le applicazioni in tempo reale.

"Fujitsu è il miglior partner per realizzare tutto questo. E' una azienda flessibile, ha un approccio end to end per quanto concerne l'ICT e con una capacità di delivery globale. Inoltre non ha modelli di business precostituiti da difendere ma è proiettata verso il futuro con una forte carica innovativa", ha osservato Francini.

Sul cloud e sui big data Fujitsu sta effettivamente puntando molto. Di recente, nell'aprile di quest'anno, ha acquisito RunMyProcess, una società che ha sviluppato prodotti che permettono di esportare rapidamente applicazioni nel cloud. Parallelamente ha accelerato il suo impegno nei servizi ed ora si posiziona, ha osservato Francini, come quarto player globale nel campo servizi direttamente alle spalle di IBM, HP e Accenture.

"Continueremo ad investire il 5% del fatturato in R&D, e soprattutto lo stiamo facendo e lo faremo in aree di forte innovazione e che hanno un elevato e benefico impatto per la human society, nel food come nella salute così come nel campo dei trasporti e del controllo dell'ambiente", ha dichiarato Francini.