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I 6 segnali di una trasformazione digitale in crisi

Il processo avviato con grandi aspettative ora mostra evidenti segni di fallimento. Analisi delle cause e strategie per affrontare la crisi.

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Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Pubblicato il 20/08/2025 alle 19:36

La notizia in un minuto

  • Le trasformazioni digitali falliscono principalmente quando non generano benefici misurabili per l'azienda, con tecnologie implementate che non migliorano concretamente le operazioni o l'esperienza del cliente
  • La disconnessione tra utenti finali e obiettivi rappresenta un campanello d'allarme critico: quando meno del 20% degli utenti accede quotidianamente ai nuovi sistemi, significa che il personale continua a usare i vecchi metodi
  • L'assenza di comunicazione attiva da parte dei leader aziendali e la mancanza di impegno del management sono segnali di una trasformazione destinata al fallimento
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

La trasformazione digitale è spesso paragonabile a un matrimonio celebrato con grande pompa che però finisce in tribunale: inizia con aspettative stellari e promesse di cambiamenti rivoluzionari, ma troppo spesso si arena in una palude di obiettivi mancati, budget sforati e dipendenti sempre più scettici.

Molti CIO si trovano nella scomoda posizione di dover spiegare perché quella che doveva essere la modernizzazione definitiva dell'azienda si è trasformata in un costoso progetto senza risultati tangibili. Il problema non è tanto tecnico quanto strategico: riconoscere i segnali d'allarme prima che sia troppo tardi può fare la differenza tra il successo e il fallimento clamoroso.

Quando la tecnologia non porta valore concreto

Trevor Young, direttore di Security Compass, mette in guardia su quello che considera il campanello d'allarme più significativo: l'assenza di benefici misurabili per l'azienda. Non si tratta semplicemente di ritardi nei tempi di consegna o di costi che lievitano oltre le previsioni, fenomeni che possono caratterizzare qualsiasi progetto complesso. Il vero problema emerge quando esiste una disconnessione fondamentale tra la tecnologia implementata e i miglioramenti promessi nelle operazioni aziendali o nell'esperienza del cliente.

Secondo Young, questo scenario genera un crescente disincanto nell'organizzazione, con team che si limitano a "fare digitale" senza comprendere il perché o vedere impatti positivi reali. Per individuare questo tipo di fallimento, l'esperto suggerisce di condurre valutazioni periodiche analizzando i KPI: tassi di adozione stagnanti delle nuove tecnologie, dipendenza continua dai processi tradizionali nonostante l'implementazione di nuovi sistemi, e un generale declino nella collaborazione interfunzionale.

Il paradosso della disconnessione tra utenti e obiettivi

Aparna Achanta di IBM Consulting identifica poi un altro sintomo critico: quando gli utenti mostrano disinteresse verso le nuove applicazioni o strumenti della trasformazione. Questo fenomeno rivela una disconnessione profonda tra gli utilizzatori finali, i loro obiettivi quotidiani e i risultati aziendali effettivi.

La soluzione che propone Achanta passa attraverso un allineamento della trasformazione digitale con la visione generale del business, assicurandosi che le opinioni degli utenti finali vengano ascoltate. L'implementazione graduale delle tecnologie, una per volta invece che tutte contemporaneamente, può prevenire quella "stanchezza digitale" che porta al rifiuto degli strumenti innovativi.

L'adozione è l'ossigeno della trasformazione digitale

Pratik Mistry di Radixweb descrive questo problema come "lavoro digitale inutile", caratterizzato da grande impegno ma risultati stagnanti. Quando si verificano questi scenari, la sua raccomandazione è drastica: eliminare il rumore e tornare all'essenziale, riconsiderando gli obiettivi originali e valutando ogni sprint e integrazione rispetto al proposito iniziale.

Leadership assente: il bacio della morte

Steve Hochman di Nagarro considera la comunicazione dei leader aziendali come il termometro più affidabile della salute di una trasformazione digitale. Quando i dirigenti più influenti dell'organizzazione non parlano attivamente del progetto, questo rappresenta un segnale d'allarme che può preannunciare un fallimento imminente.

Ola Chowning di ISG sottolinea che le trasformazioni richiedono leader dedicati che comunichino costantemente la visione, le aspettative e i progressi. La comunicazione inconsistente, l'assenza di report sui risultati e la mancanza di feedback indicano una carenza di focus nella leadership che può compromettere l'intera iniziativa.

Il verdetto degli utenti finali

Toby Basalla di Synthelize utilizza una metafora efficace per descrivere le trasformazioni fallimentari: "non si sta trasformando, si sta semplicemente decorando". Anche dopo aver implementato soluzioni brillanti e fornito settimane di formazione, se l'utilizzo degli strumenti crolla del 40%, significa che il personale continua a lavorare con i vecchi metodi mentre le piattaforme digitali "accumulano polvere".

Per Basalla, rilevare questo declino è più semplice di quanto si pensi: basta analizzare le statistiche di login. Se meno del 20% degli utenti previsti accede quotidianamente al sistema, qualcosa non funziona. La sua soluzione è pragmatica: concentrarsi su un unico flusso di lavoro con il migliore rapporto sforzo-beneficio, perché le persone "votano con il loro tempo".

Esecuzione deficitaria e perdita di slancio

Karthik Krishnamurthy di Smith and Howard identifica nell'esecuzione disciplinata carente e nella mancanza di impegno del management una delle cause principali del fallimento delle trasformazioni digitali. Senza un supporto solido dalla dirigenza, diventa difficile mantenere lo slancio necessario, con conseguenti ritardi nei tempi chiave e risultati al di sotto delle aspettative.

La raccomandazione di Krishnamurthy è di validare periodicamente le ipotesi e i benefici stimati inizialmente, verificandone la rilevanza attuale. Quando un CEO o il responsabile di una business unit si coinvolge attivamente nell'iniziativa, monitorando i progressi quotidianamente o settimanalmente, l'organizzazione tende a rispondere positivamente e a recuperare momentum. Tuttavia, se le ipotesi iniziali non sono più valide, potrebbe essere il momento di abbandonare il progetto, comunicando chiaramente le ragioni della decisione per evitare che i team perdano fiducia nell'organizzazione.

Fonte dell'articolo: www.cio.com

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