Dalla collaborazione tra Ibm e AT&T si prospetta l'arrivo di nuovi strumenti per creare e rilasciare app mobili di nuova generazione. Un esigenza sentita in modo sempre più stringente dai Communication Service Provider alla costante ricerca di nuove esperienze in mobilità da offrire agli utenti per conquistare mercati e acquisire vantaggio competitivo.
In base all'accordo, AT&T amplierà le sue funzionalità di rete e promuoverà la Ricerca presso i suoi laboratori per sviluppare app basate su Ibm Worklight, la piattaforma aperta per lo sviluppo di app su dispositivi mobili che fa parte del portafoglio Ibm MobileFirst.
MobileFirst è la piattaforma tecnologica per il business che raggruppa una gamma di soluzioni per collegare, proteggere, gestire e sviluppare reti, infrastrutture e applicazioni mobili, sviluppata da Ibm sulla base dell’esperienza maturata con un migliaio di clienti, su tecnologie frutto anche di 10 acquisizioni legate al mobile computing e su 270 brevetti nelle innovazioni wireless.
Utilizzando i connettori di Ibm Worklight, le API di AT&T metteranno a disposizione degli oltre 31mila membri dell’AT&T Developer Program la possibilità di creare e rilasciare in modo sicuro app aziendali su una varietà di piattaforme, tra cui iOS, Android e Windows.
Tra le funzionalità dietro l'angolo vi è il voicemail-to-text che consentirà di tradurre in testo i messaggi vocali e di inviare gli appunti a un’area centralizzata accessibile a tutti i componenti di un gruppo. Inoltre saranno presto disponibili funzioni di pagamento tramite dispostivi mobili personalizzabili, che offriranno a un'organizzazione la flessibilità di controllare il “look and feel” della modalità di presentazione al cliente delle opzioni di acquisto, così come della fornitura di prodotti digitali.