Il nuovo consumatore è multicanale

All'evento sul tema dell'e-commerce organizzato da Nextvalue si è parlato dell'evoluzione verso l'e-commerce e la multicanalità come strumento di sviluppo del business che porta nuove opportunità alle aziende italiane

Avatar di Paola Saccardi

a cura di Paola Saccardi

Si è svolto a Milano l'incontro organizzato da Nextvalue e Assintel dal titolo  "E-commerce in Italia. Aziende e Operatori a confronto" con il patrocino di Confcommercio e Union Camere di Milano, dove si è parlato dell'evoluzione dell' e-commerce  attraverso l'esperienza raccontata da alcune importanti aziende che hanno deciso di intraprendere questa direzione, Timberland/VFC, AL Duca D'Aosta e RCS Media Group, e ai suggerimenti di tre grandi player nel settore dell'offerta: Ibm Italia, Portaltech Reply e Sopra Group. 

Il settore del commercio sta vivendo una rivoluzione che sta portando nuove opportunità di business grazie alla diffusione di internet e dei dispositivi mobile. "Le abitudini dei consumatori sono cambiate radicalmente e molto velocemente negli ultimi due anni – ha commentato Alfredo Gatti, Managing Partner di Nextavalue -. L'e-commerce ha portato nuove opportunità di business e nuovi posti di lavoro per questo rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo dell'economia digitale italiana".  

Nonostante l'Italia non sia ai primi posti per diffusione del commercio online, tuttavia risultiamo ben posizionati per utilizzo dei dispositivi tecnologici secondo le stime dei principali analisti di mercato.

E la diffusione di mobile device nel nostro Paese  ha portato a un crescente interesse delle aziende verso l'e-commerce dimostrato dai dati riportati dalla ricerca condotta da Nextvalue su incarico di Assintel e Confcommercio, che indicano le percentuali di budget IT destinati nel 2013 ai progetti di e-commerce (23%) alla multicanalità (22%) e alle consumer app (12%), tutti settori che rientrano nella categoria più ampia dei "Progetti di Innovazione" indicati dai responsabili dei sistemi informativi delle aziende intervistate.  

Anche se L'Italia è da considerare un Paese emergente per quanto riguarda l'e-commerce la crescita è comunque positiva (+18% secondo Nextvalue) il che porterà un maggior numero di aziende a impegnarsi in futuro in progetti per il commercio online e la multicanalità.  

Fabio Fulvio, Responsabile settore Politiche per lo Sviluppo di Confcommercio ha sottolineato l'importanza per i commercianti di considerare le opportunità che il negozio online può offrire  perché "chi non impara a nuotare nel mare dell'e-commerce avrà difficoltà in futuro".

Internet è diventato parte integrante del processo di acquisto, che lo si voglia o meno, dal momento che i consumatori usano il Web anche soltanto per informarsi su un prodotto prima di acquistarlo in negozio.

In questo momento, rimarca Fulvio "l'associato medio di Confcommercio non è presente con il suo negozio online. Ma chi decide di rimanere fuori dal Web deve essere consapevole della sua scelta e delle conseguenze".

Consapevolezza che, d'altra parte, per quanto riguarda il consumatore aumenta durante l'acquisto online insieme alla possibilità di avere a disposizione un maggiore assortimento di prodotti e la possibilità di effettuare dei confronti sui prezzi. Queste sono le motivazioni che spingono i consumatori a cercare online i prodotti che vogliono acquistare.

Dal lato dell'offerta i vendor offrono già diverse soluzioni a disposizione delle aziende per sviluppare il canale e-commerce.

Laura Passa, Sales Manager of Industry Solutions Software di Ibm, ha rimarcato che "la multicanalità fa parte delle normali abitudini del nuovo utente digitale, tuttavia le aziende pronte ad andare incontro alle nuove esigenze digitali dei consumatori sono ancora poche in Italia".

Ibm, per esempio, offre la soluzione Websphere E-commerce, una piattaforma di e-commerce multicanale che consente di avviare vendite b2c e b2b, utilizzando più canali quali il Web, il mobile, il social, ma anche il negozio o il telefono. 

Roberto Pastori, CEO di Portaltech Reply, sottolinea l'importanza della "customer centricity" che rappresenta la direzione verso cui andare per sviluppare un business che sia multichannel, real-time e responsive, cioè adatto a qualsiasi dispositivo, oltre che aperto all'internazionalizzazione.

"Noi supportiamo le aziende che decidono di vendere online e abbiamo seguito una quarantina di progetti di e-commerce negli ultimi anni" ha precisato il manager. 

Infine, Fabio Arrigoni, direttore della Business Unit "Industria & Servizi" di Sopra Group, ci tiene a precisare che il passaggio all'e-commerce porta inevitabilmente dei cambiamenti all'interno delle aziende perchè "per mettere il cliente al centro bisogna rivedere e ristrutturare i processi aziendali".

Il passaggio dal sito vetrina o esperienziale  a quello di e-commerce significa "abbattere le barriere tra l'offline e l'online e far vivere al cliente l'univocità dell'esperienza di acquisto" precisa il manager, che continua -.  A volte una soluzione può essere quella di creare una nuova società interamente dedicata al canale online, molte aziende stanno facendo e-commerce proprio in questo modo".