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Jaguar Land Rover ricicla l'alluminio per ridurre le emissioni di carbonio

Nella produzione di alluminio, il progetto Reality potrebbe contribuire ad una riduzione delle emissioni fino al 26%

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Avatar di Antonino Caffo

a cura di Antonino Caffo

Editor

Pubblicato il 25/08/2020 alle 07:50

Una ricerca condotta da Jaguar Land Rover ha dimostrato, non solo come un innovativo processo di riciclo potrebbe trasformare i rifiuti di alluminio derivanti da lattine, tappi di bottiglie e veicoli a fine vita nelle vetture del segmento premium del futuro, ma anche che tale processo porterebbe a una riduzione fino al 26% delle emissioni di CO2 del ciclo produttivo.

Il progetto Reality costituisce una parte fondamentale della Mission Destination Zero di Jaguar Land Rover, con cui l’azienda si sta impegnando per ridurre le emissioni di carbonio e, in maniera ambiziosa attraverso un incessante processo d’innovazione, intende rendere le fabbriche più sane, più sicure e gli ambienti sempre più puliti.

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Gli ingegneri sono stati in grado di utilizzare parti di alluminio riciclato mescolandole con una quantità inferiore di alluminio primario per convertirle in un nuovo e testato prototipo di lega, simile per qualità e grado a quello attualmente utilizzato da Jaguar Land Rover.

L’analisi del processo di riciclo e produzione ha mostrato le sue potenzialità nel ridurre fino al 26% la formazione di CO2 rispetto all’attuale livello di emissioni del settore automotive, coadiuvando Jaguar Land Rover nel ridurre ulteriormente il ciclo della sua produzione e l’utilizzo di materie prime.

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L’alluminio è uno dei materiali più riciclati al mondo e può essere fuso e riformato ripetutamente senza alcuna perdita in termini qualitativi. L’alluminio riciclato post consumo è presente in molteplici beni di utilizzo quotidiano come le bevande in lattina, gli spray, le teglie per gli alimenti e i tappi delle bottiglie, ma non viene ancora ampiamente utilizzato nei prodotti di livello premium come quelli dell’industria automobilistica.

Quasi il 75% di tutto l’alluminio prodotto negli USA e in Europa è attualmente ancora in uso, nonostante la creazione di alluminio riciclato utilizzi quasi il 90% in meno di energia rispetto alla produzione di quello primario.

Recuperando l’alluminio di elevata qualità utilizzato per costruire le vetture della sua gamma, Jaguar Land Rover è in grado di riutilizzare le pregiate peculiarità di questo metallo, riducendo la necessità di alluminio primario nella produzione dei propri veicoli.

In genere, i rottami delle auto a fine vita vengono esportati all’estero dove possono essere riutilizzati per produzioni di livello inferiore.

Una nuova e avanzata tecnologia di separazione consente all’alluminio di essere nuovamente riciclato nel processo automobilistico, contribuendo a chiudere il ciclo e riducendo l’impatto sull’ambiente.

Gaëlle Guillaume, Jaguar Land Rover Lead Project Manager for Reality, ha detto: “Per la prima volta, questo progetto ci ha consentito di recuperare alluminio di prima qualità dalla rottamazione di altri veicoli e di riutilizzare le sue pregiate caratteristiche. Tutto ciò ci ha consentito di avere una riduzione dell’impatto di CO2 nel processo di produzione e ci ha aiutato a riutilizzare una maggiore quantità di alluminio”.

“Ci stiamo dirigendo verso un futuro autonomo, connesso e elettrificato, con un numero di flotte che potenzialmente potranno essere dismesse. Questo progetto potrebbe consentire a Jaguar Land Rover di utilizzare la nuova lega derivante dal riciclo a circuito chiuso all’interno di specifici programmi di produzione, al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza e i vantaggi per l’ambiente.”

Il progetto da 2 milioni di sterline, finanziato in parte dalla Innovate UK e in collaborazione con la Brunel University, sta coadiuvando Jaguar Land Rover nell’estendere le proprie iniziative di riciclo e il suo percorso di riutilizzo dell’alluminio come parte integrante della Mission Destination Zero.

Dal 2007, Jaguar Land Rover ha già ridotto del 50,7% le emissioni di CO2 nel processo di produzione di ogni veicolo, rimanendo al contempo impegnata in un progetto di decarbonizzazione che attualmente è ancora in corso.

Tra settembre 2013 e marzo 2020, circa 360.000 tonnellate di scarti a circuito chiuso sono state riconvertite nella produzione intensiva di allumino leggero presente su tutte le gamme dei veicoli, inclusa la Jaguar XE.

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