La nuova crucialità della cybersecurity per le aziende

Come è possibile difendersi adeguatamente in un mondo in cui tutto è collegato? Ce ne parla Mauro Palmigiani, Country Manager di Palo Alto Networks.

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a cura di Giacomo Todeschini

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Lo smart working, le connessioni da remoto per i dipendenti delle varie aziende ed organizzazioni, e tutta la trasformazione digitale accelerata dalla pandemia partita nel 2020, oltre ad aver sollevato l’attenzione sulle nuove necessità organizzative per le aziende, hanno aperto un tema cruciale per la sicurezza di organizzazioni a ogni livello. 

Negli ultimi mesi la cybersecurity è infatti diventata sempre più la priorità di ogni azienda. Ma come è possibile difendersi adeguatamente in un mondo in cui tutto è collegato?

A risponderci a tale domanda è Mauro Palmigiani, un vero e proprio esperto dell’argomento. Mauro Palmigiani è infatti Country Manager di Palo Alto Networks, uno dei principali player del settore della cybersecurity.

Prima di approdare nel 2016 a Palo Alto Networks, Mauro Palmigiani ha inoltre ricoperto ruoli di crescente responsabilità in Cisco, dove è diventato Head of Enterprise, e Samsung, dove ha ricoperto il ruolo di Head of B2B Division.

Grazie alla sua grande cultura ed esperienza in materia, Mauro Palmigiani ci racconta quelle che sono le nuove sfide della cybersecurity e quelli che sono i processi che ogni azienda dovrebbe prendere in considerazione per salvaguardare le proprie attività.

Le sfide della cybersecurity

Mauro Palmigiani ha sviluppato la sua intera carriera nel settore tecnologico, partendo come tecnico fino ad arrivare al ruolo di country manager di un’azienda come Palo Alto Networks. Un ruolo di grande responsabilità, trattandosi di un’azienda leader del settore e presente in oltre 150 paesi.

Prima di arrivare a Palo Alto Networks, Mauro Palmigiani ha lavorato per 15 anni in Cisco e Samsung, dove si è preso il compito di far partire la divisione B2B di un’impresa storicamente legata al mercato consumer.

In Palo Alto Networks, come dichiarato a Manabe Repici durante Imprenditori in Video, Mauro Palmigiani si occupa soprattutto di cybersecurity. Si tratta di un argomento dinamico e in continua evoluzione, con cui bisogna approcciarsi in modi sempre differenti.

È infatti necessario essere in grado di difendersi in modalità sempre nuove, per bloccare attacchi di diverso tipo. Con lo smartworking tali dinamiche si sono ancor più evolute visto che, con la deperimetralizzazione d’impresa, i possibili punti d’attacco sono maggiori, basti ad esempio pensare ai dispositivi per la smart home.

Non bisogna quindi più difendere solamente tutto ciò che è presente negli edifici aziendali, ma anche quello che è localizzato nelle abitazioni dei vari dipendenti. É perciò necessario dotarsi di un’architettura in grado di difendere il tutto.

Pericoli e necessità che, a differenza di qualche anno fa, sono ora fortunatamente ben compresi da tutti, a causa soprattutto dell’automazione degli attacchi che permette ai criminali di colpire tutti a tappeto.

Anche i privati, oltre che le aziende, devono quindi lavorare per rendere il tutto più sicuro. È necessario infatti comprendere come una volta che ci connettiamo a internet ci interfacciamo con persone di ogni tipo e bisogna quindi essere in grado di capire cosa far trasparire e cosa meno.

E nelle videochiamate, vero e proprio leitmotiv degli ultimi mesi, quali sono i rischi e i pericoli? Come affermato da Mauro Palmigiani durante Imprenditori in Video, bisogna innanzitutto assicurarsi di non avere alle spalle videocamere che ci possano filmare e catturare informazioni sensibili.

Un occhio di riguardo deve inoltre essere posto anche alle fotocamere dei dispositivi, smartphone compresi, che non sono mai realmente spente. Essenziale assicurarsi poi di proteggere i computer e le connessioni utilizzate. Ogni punto d’accesso, insomma, può essere la fonte di un attacco.

Come difendersi

Dinamiche, quelle della cybersecurity, che sono cambiate sensibilmente quest’anno a causa del lockdown. Soprattutto in Italia, dove lo smartworking non era molto diffuso, il cambiamento è stato a dir poco epocale, con molte aziende che si sono trovate in difficoltà nel cambiare il proprio modello di business.

Ma come può fare un’azienda a valutare la propria situazione lato cybersecurity? Come dichiarato da Mauro Palmigiani a Manabe Repici, ci sono dei tool, anche di Palo Alto Networks, che lo valutano.

Prima di tutto è però necessario fare un’analisi interna e cercare di capire dove stanno eventuali criticità. Come osservato anche in precedenza, infatti, qualsivoglia punto di accesso può rivelarsi una criticità per la cybersecurity.

Una strategia consigliata da Mauro Palmigiani è quella del “zero-trust” in cui si apre una connessione solo quando necessario, lasciandola altrimenti chiusa. Palo Alto Networks basa poi la cybersecurity su tre pilastri fondamentali: la sicurezza del network, del cloud e della parte relativa all’end-point connection e all’orchestrazione di sistemi.

Quello che è fondamentale comprendere è che la sicurezza informatica non è più un passaggio successivo, bensì un qualcosa che deve essere implementato di design. Si tratta di un qualcosa di primario e fondamentale per ogni business, di un budget che è assolutamente necessario stanziare.

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