La sicurezza dei tablet nel palmo di una mano

Aprire l'azienda agli smartphone e ai tablet personali è produttivo ma deve essere fatto con cautela. I punti a cui porre attenzione e l'aiuto alla sicurezza che sta nel palmo di una mano spiegati da Fujitsu

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a cura di Giuseppe Saccardi

L'adozione da parte degli utenti consumer di dispositivi evoluti come gli smartphone o i tablet di ultima generazione è alla base del fenomeno riferito con l'acronimo BYOD (Bring Your Own Device) ed ha portato alla richiesta del loro utilizzo anche in azienda.

Ma non sempre è oro ciò che luccica e non è detto che un dispositivo adatto al consumer possa andar bene anche per un suo uso aziendale, anzi, in genere si verifica il contrario.

In ogni caso, se si pongono le dovute attenzioni alle funzioni disponibili atte a garantire la fruizione ottimale delle applicazioni e la sicurezza dei dati, permettono di beneficiare di una reale riduzione dei costi e di un aumento della produttività.

Fabrizio Falcetti

Naturalmente si parte da un presupposto, spiega Fabrizio Falcetti, senior product manager di Fujitsu, e cioè che la mobility è una necessità consolidata per le aziende, che sono impegnate in uno sforzo per recuperare competitività e per farlo possono intervenire, con un approccio BYOD oculato, sia riducendo i costi che incrementando la produttività personale.

Non per questo il Byod rappresenta la panacea per tutti i problemi di produttività aziendale. Ogni medaglia ha però il suo rovescio e richiede che vi si ponga la dovuta attenzione.

La soddisfazione dell'utente nell'usare un proprio dispositivo è una cosa  naturale ma per le aziende si pone il problema che il proliferare di device come gli smartphone o i tablet gli smartphone può si essere sfruttato per ridurre il Capex, ma che questo non deve avvenire a scapito della sicurezza.

Mentre i comuni telefonini corrispondevano a un numero di telefono e a un nominativo personale, e tutt'al più, osserva Fabrizio Falcetti, una ridotta directory, ora gli smartphone e ancor più i tablet contengono una quantità di dati elevata. Ma ciò che moltiplica il rischio è che contengono dati che possono aprire l'accesso alle reti aziendali e alle sue banche dati.

Due sono i punti da affrontare quando si apre l'azienda al concetto BYOD. Il primo è che le applicazioni devono essere ripensate in funzione del tipo di dispositivo utilizzato in modo da riadattare i contenuti delle applicazioni al tipo di interfaccia dei diversi dispositivi (display, processore, eccetera), il secondo è l'insieme delle funzioni di sicurezza necessarie a garantire il riconoscimento univoco dell''utente.