Dal Grid alla Smart Grid

Il problema per le reti corporate o di operatori quali le smart grid è come migrare da tecnologie datate all'IP. Come farlo lo suggerisce CIE Telematica

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

Dal Grid alla Smart Grid

Le smart grid, derivano dalla fusione di capacità di calcolo distribuito con le funzionalità di una rete, il tutto coniugato con un sofisticato sistema di gestione centralizzato. Verrebbe da dire una sorta di software defined network applicata al campo dell'energia,

Il suo compito è quello di provvedere alla generazione, alla distribuzione e all'erogazione di energia elettrica nel modo più efficiente possibile. In pratica, oggi come oggi sono le smart grid e le reti sottostanti che garantiscono il funzionamento di una società evoluta e il mantenimento del suo standard di vita e di servizi.

CIE   gli apaprati pe runa smart grid

Apparati Raisecom per una Sart Grid multiprotocollo

In una smart grid la rete dati si fonde con la rete di trasporto e distribuzione dell'energia in un connubio inscindibile. I dati generati dai dispositivi della rete elettrica relativi alla medesima o agli utilizzatori finali, ovunque situati, sono collezionati e convogliati verso il centro di controllo dove vengono analizzati in real time al fine di controllare il funzionamento dell'intero sistema e la sua efficienza e intervenire immediatamente in caso di problemi,

Un problema che si riscontra, osserva però Meregalli, è che le esistenti SCADA Remote Terminal Unit (RTU) a livello di sottostazione non sono generalmente in grado di scalare le proprie capacità di rete o di intelligenza e questo fa si che i responsabili di rete stiano pensando di utilizzare router o switch IP progettati per l'ambito industriale. Per disporre però di una informazione in tempo reale, o quasi, la componente rete di una power grid richiede la migrazione a una rete dati di nuova generazione.

"E' un problema che abbiamo affrontato e a cui siamo in grado di rispondere con apparati multiprotocollo quali quelli Raisecom come l'iTN8000S, l'iTN2100 o l'RC3000-15", evidenzia Meregalli.

Si tratta di apparati che supportano connettività e traffico  SDH, TDM, Carrier-Ethernet e MPLS e Ethernet a 1/10 Gigabit e che permettono di attuare la migrazione a reti a pacchetto garantendo però il supporto anche di CPE (Customer Premises Equipment) di tipo legacy.

Peraltro, osserva Meregalli, una volta attuata la migrazione e con la disponibilità di uno strato di accesso standard e aperto di tipo IP diventa possibile erogare facilmente tramite la rete dati altri servizi a valore aggiunto.