Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata...
Immagine di C'è chi è convinto che i large language model possano pensare C'è chi è convinto che i large language model possano pens...

Google punta sul nucleare, reattori accesi dal 2030

Dopo oltre 60 anni dalle prime dimostrazioni, la tecnologia torna a Oak Ridge grazie al progetto Kairos per una nuova fase di sviluppo.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Pubblicato il 21/08/2025 alle 11:13

La notizia in un minuto

  • Google sta investendo nei reattori modulari piccoli a sali fusi, riportando Oak Ridge al centro dell'innovazione nucleare dopo gli esperimenti pionieristici degli anni '50-'60
  • L'impianto Hermes 2 di Kairos Power dovrebbe produrre 50 megawatt dal 2030 per alimentare i data center di Google, parte di un accordo più ampio per 500 megawatt di energia nucleare
  • Nonostante l'interesse crescente delle big tech per gli SMR, persistono dubbi sui costi e sulla sostenibilità economica, come dimostrato dal fallimento del progetto NuScale nel 2023
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Google sta avviando lo sviluppo di una centrale nucleare a sali fusi. Succede a Oak Ridge, una piccola città negli Stati Uniti che fu fondata nel 1942 come sito di produzione del Progetto Manhattan, quello che portò allo sviluppo delle prime bombe atomiche.

Tutto ciò succede perché Google, come tutti gli hyperscaler e molte aziende nel mondo, sta cercando modi per pagare meno l'energia. Una voce di spesa sempre più pressante, sopratutto per chi, come l'azienda californiana, ha a che fare con data center sempre più energivori. 

Ti potrebbe interessare anche

youtube play
Guarda su youtube logo

Ecco quindi che la Tennessee Valley Authority, una delle maggiori compagnie elettriche statunitensi, ha unito le forze con Kairos Power, startup sostenuta dal colosso di Mountain View, per realizzare un progetto che potrebbe rivoluzionare l'approvvigionamento energetico dei data center.

Oak Ridge custodisce la storia dei primi esperimenti sui reattori a sali fusi condotti dall'Oak Ridge National Laboratory del Dipartimento dell'Energia americano. Nel 1954, l'Aircraft Reactor Experiment dimostrò per la prima volta la fattibilità di questa tecnologia, anche se il peso eccessivo e i rischi la resero inadatta al volo. Dieci anni dopo, una versione potenziata del reattore entrò in funzione, operando per quattro anni fino al 1969.

Oggi Kairos Power riprende quei concetti pioneristici per sviluppare reattori modulari piccoli che utilizzano combustibili TRISO, piccoli granelli di uranio racchiusi in carbonio e ceramica. Questi pellet vengono compressi in sfere delle dimensioni di una palla da biliardo e raffreddati da sali fluoruri fusi, esattamente come negli esperimenti originali di Oak Ridge.

Google accelera sulla transizione nucleare

L'impianto dimostrativo Hermes 2 di Kairos dovrebbe entrare in funzione nel 2030 con una potenza di 50 megawatt, alimentando i data center di Google in Tennessee e Alabama. Il colosso tecnologico aveva già annunciato nell'autunno scorso un accordo con la startup per ottenere fino a 500 megawatt di energia nucleare carbon-free. La facility comprenderà due reattori gemelli e sarà tra i primi progetti del genere a servire direttamente l'industria tecnologica.

Per garantire il funzionamento dell'impianto, Kairos sta allestendo un simulatore presso l'Università del Tennessee per formare i tecnici che opereranno la struttura. Il sistema genera energia indirettamente, sfruttando il calore dei sali per alimentare un generatore di vapore e una turbina.

L'energia nucleare diventa la nuova frontiera del cloud computing

La corsa nucleare delle big tech

Google non è l'unico gigante tecnologico a puntare sui reattori modulari piccoli. Oracle ha pianificato il dispiegamento di almeno tre SMR per alimentare un data center da un gigawatt, mentre Amazon ha scelto la tecnologia X-Energy per compensare l'espansione della propria infrastruttura di data center. Microsoft ha persino finanziato la riattivazione del reattore Unit 1 di Three Mile Island, mentre Amazon sta costruendo un campus di data center accanto all'impianto nucleare di Susquehanna.

La scelta di Google potrebbe rivelarsi vincente: Kairos è una delle poche startup del settore SMR ad aver ottenuto l'approvazione della Nuclear Regulatory Commission per costruire due reattori di prova da 35 megawatt ciascuno. Tuttavia, l'NRC dovrà ancora dare il via libera definitivo prima che l'impianto possa iniziare a produrre energia.

L'approvazione regolatoria non garantisce automaticamente la realizzazione dei progetti. Nel 2023, l'NRC aveva approvato anche il reattore di NuScale, aprendo la strada a una centrale da 462 megawatt nello Utah con sei reattori. Il progetto fu successivamente abbandonato dopo che diverse municipalità si ritirarono dall'accordo, citando costi crescenti.

Secondo i ricercatori dell'Institute for Energy Economics and Financial Analysis, gli SMR potrebbero non essere mai economicamente convenienti. In un rapporto pubblicato l'anno scorso, hanno sostenuto che questa tecnologia rimane "troppo costosa, troppo lenta da costruire e troppo rischiosa per svolgere un ruolo significativo nella transizione dai combustibili fossili". Tuttavia, con la disponibilità energetica che rappresenta un ostacolo importante per l'espansione dei data center cloud e hyperscale, l'equazione economica potrebbe cambiare.

Fonte dell'articolo: go.theregister.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
  • #2
    Nascita e morte del CD: la tecnologia che ha cambiato tutto
  • #3
    Windows 7 “mini” da 69 MB: geniale o inutile?
  • #4
    Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
  • #5
    Siri cambia anima: l’AI di Google arriva su iPhone
  • #6
    Intel rilancia: AVX e AMX tornano con Nova Lake
Articolo 1 di 5
C'è chi è convinto che i large language model possano pensare
Un'analisi confronta il ragionamento CoT con i processi cognitivi umani e i risultati dei benchmark.
Immagine di C'è chi è convinto che i large language model possano pensare
1
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata
Dalle aule di Stanford ai laboratori Google, il nostro Grand Tour in Silicon Valley ha svelato il vero spirito della disruption AI. Abbiamo trovato una forte comunità italiana tra campus, startup e big tech: l'innovazione è qui.
Immagine di Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Tolleranza zero al blackout: l'UPS trifase come pilastro della resilienza industriale e aziendale
Per la resilienza industriale, gli UPS trifase sono un pilastro contro i blackout. Evitano danni e fermi. Caratteristiche chiave: modularità, scalabilità e monitoraggio remoto.
Immagine di Tolleranza zero al blackout: l'UPS trifase come pilastro della resilienza industriale e aziendale
1
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
I colossi licenziano e usano l'AI, poi toccherà alle PMI?
I giganti USA (Amazon, Walmart, Google) stanno ristrutturando le operation in funzione dell'IA, tra tagli al personale e ridefinizione dei ruoli.
Immagine di I colossi licenziano e usano l'AI, poi toccherà alle PMI?
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
25 strumenti AI per la creazione di contenuti e il marketing
Una guida analizza 25 strumenti IA per la creazione di contenuti, evidenziando una tendenza all'automazione accessibile che promette di abbassare la barriera d'ingresso al mercato.
Immagine di 25 strumenti AI per la creazione di contenuti e il marketing
Leggi questo articolo
Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.