La crescente frammentazione dei dati aziendali rappresenta una delle sfide più complesse per le organizzazioni moderne, costrette a gestire informazioni distribuite su multiple sedi, uffici remoti e filiali. In questo scenario, la necessità di una soluzione unificata che possa centralizzare la protezione dei dati e dei carichi di lavoro diventa prioritaria, specialmente quando si tratta di salvaguardare server, macchine virtuali, database e informazioni critiche. Per rispondere a quest'esigenza Synology ha sviluppato la linea ActiveProtect, che oggi si arricchisce con il modello DP7200.
Caratteristica di spicco di questo NAS è la sua capacità di 84 TB, che lo rende adatto tanto come server di gestione centrale quanto come dispositivo di backup autonomo. L'integrazione del sistema operativo ActiveProtect Manager consente di trasformare questo hardware in un vero e proprio centro di controllo per la protezione dati, capace di adattarsi alle diverse architetture aziendali esistenti.
Secondo Jia-Yu Liu, Executive Vice President di Synology, l'obiettivo primario dietro lo sviluppo di ActiveProtect è stato quello di "creare una soluzione unificata in grado di integrare capacità hardware e software per le aziende di tutte le dimensioni che intendono ottimizzare la protezione dei dati". La dirigente ha inoltre sottolineato come "man mano che le imprese crescono e si articolano su più sedi, i dati tendono a essere frammentati e sparsi", rendendo il DP7200 "ideale per essere installato presso la sede principale, un ufficio remoto o come elemento aggiuntivo nel data center".
Una delle caratteristiche più rilevanti del DP7200 risiede nella sua capacità di consolidare e visualizzare fino a 150.000 carichi di lavoro attraverso un'unica interfaccia di gestione. Questa funzionalità permette il monitoraggio simultaneo di 2.500 siti diversi, offrendo una visione completa di tutti i backup, delle loro copie e dei dati archiviati all'interno dell'intera infrastruttura di protezione.
La centralizzazione del controllo non si limita alla semplice visualizzazione dei dati, ma estende le sue funzionalità alla gestione proattiva della sicurezza. Il sistema integra controlli di accesso avanzati, implementando l'autenticazione a più fattori (MFA) attraverso Active Directory, LDAP e SAML 2.0, creando così una barriera efficace contro gli accessi non autorizzati.
L'immutabilità e l'isolamento dei dati rappresentano ulteriori pilastri della strategia di protezione implementata dal DP7200. Questi meccanismi garantiscono che vengano conservate immagini pulite dei dati, assicurando la disponibilità costante di copie non contaminate per le operazioni di recupero, elemento cruciale nella lotta contro le minacce ransomware.
Il DP7200 affronta anche la questione della conservazione a lungo termine dei dati attraverso un approccio ibrido che combina archiviazione in sede e nel cloud. La tecnologia di deduplicazione integrata massimizza l'efficienza in termini di spazio di archiviazione, riducendo significativamente i costi operativi associati alla gestione dei backup di lungo periodo.
È una soluzione molto vantaggiosa anche per le organizzazioni che devono rispettare stringenti requisiti di conformità normativa, garantendo al contempo la continuità operativa del business. La capacità di gestire sia backup locali che cloud-based offre la flessibilità necessaria per adattarsi a diverse strategie di disaster recovery e business continuity.