Smart City, pronti da investire 65 milioni di euro

Riunita al Ministero dello Sviluppo Economico la task force sulle Smart City, determinante il contributo delle città metropolitane

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a cura di Gaetano Di Blasio

Sembra essere la volta buona, dopo tante promesse, per lo sviluppo di una pubblica amministrazione digitale. Almeno sul fronte delle Smart City, visto che si è riunita la task force a loro dedicata, presieduta da Antonio Gentile, Sottosegretario allo Sviluppo Economico.

La riunione, tenutasi ieri 30 marzo appunto presso questo ministero, è stata indetta per mettere a punto le modalità con cui impiegare i 65 milioni di euro stanziati dal MISE. Che sia tanto o poco è tutto da vedere, ma intanto è già un successo che ci sia uno stanziamento, dopo le tante disattese promesse dei passati governi.

Una spinta decisiva alla realizzazione dei progetti, peraltro, può e deve arrivare dalle città metropolitane: un concetto, ancor prima che un'istituzione, senza il quale perderebbe di significato il termine stesso di smart city.

ministero dello sviluppo economico roma

La sede del MISE a Roma

Non a caso, infatti, durante la riunione è stata evidenziata l'importante contributo che le città Metropolitane, attraverso il coordinamento dell'ANCI, offriranno in ogni fase del programma.

A tal riguardo, il primo passo è stato sollecitare l'ANCI a supportare la task force nell'individuare i quartieri pilota e i fabbisogni Smart. Successivamente si dovranno definire le procedure di pre-commercial procurement che verranno avviate con l'Agenzia per l'Italia Digitale.

Nel comunicato emesso al termine della riunione, il Sottosegretario Gentile ha sottolineato l'importanza di una politica industriale unitaria che veda anche il pieno e operativo coinvolgimento delle amministrazioni regionali attraverso la Conferenza delle Regioni, con la quale è già in corso un proficuo dialogo volto alla definizione di un percorso condiviso che miri ad integrare le misure ministeriali con le policy regionali.

Tutti sono chiamati a fare la propria parte, compresi i privati, che saranno coinvolti anche attraverso un piano di comunicazione che sarà varato a breve e che prevederà una procedura di consultazione pubblica e aperta, con l'obiettivo di presentare ai protagonisti della riforma le nuove misure  sulle Smart City e poter acquisire suggerimenti sui temi di frontiera dell'innovazione.

Su un altro fronte, Vito Cozzoli, Capo di Gabinetto del MISE, ha contribuito all'incontro, riportando il considerevole lavoro avviato con la Commissione Economica Europea delle Nazioni Unite e con il Comitato Economico e Sociale Europeo, organismi internazionali che terranno in Italia, rispettivamente nel mese di maggio e nel secondo semestre del 2016, due importanti momenti di riflessione sulle Smart City cui il Ministero ha concesso il patrocinio.