Syneto presenta la nuova piattaforma Hyper Echo

Una nuova soluzione che unifica data management, data resilience e data restore

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a cura di Antonino Caffo

Con una presentazione degna di un documentario di Alberto Angela, nel mezzo di rovine romane, Syneto ha svelato Hyper Echo, una nuova piattaforma che unisce più parti dell'ecosistema del fornitore di tecnologia di cybersecurity.

Syneto ha posizionato Hyper Echo come soluzione capace di unire hardware e software per offrire funzioni di data management, data resiliency e data restore. Come ha spiegato il CEO Vadim Comasescu, la mossa è una rapida risposta ai vari problemi di security che le aziende di oggi devono fronteggiare, tra cui il conflitto ucraino, che ha accelerato il flusso di minacce provenienti dalla Russia e indirizzate soprattutto alle PMI.

Secondo Comasescu, i sistemi realizzati nei 2000 non sono più come in origine, avendo "subito" varie modifiche con il fine di rispondere alle vulnerabilità emerse. Questo ha però generato diversi problemi di gestione e di sicurezza e causato aumentata complessità. Ecco che alle tradizionali soluzioni di backup su NAS sono stati affiancati prodotti per il disaster recovery e per i dati air gapped, affiancati a soluzioni separate per il test e lo sviluppo degli stessi.

Ma oggi i NAS sono facilmente bersaglio dei criminali e le soluzioni di disaster recovery, seppur avanzate, necessitano di lunghi tempi per il ripristino. La stessa Syneto ha stimato che una infrastruttura tipica è composta da sei elementi, ciascuno da gestire in modo separato. Il manager spiega quindi che occorre risolvere la complessità per riportare l’infrastruttura tradizionale in sicurezza "con una vera e propria rivoluzione”.

Rivoluzione che, per Syneto, prende il nome di Hyper Echo, un ecosistema di appliance plug and play hardware basato su un software di nuova generazione sviluppato da fine 2019. Si tratta di una soluzione che promette una gestione completa del dato, con concetti quali immutabilità , tempi ripristino prossimi allo zero, management sigle-clic e ambiente semplice.

Comanescu identifica tre criticità delle infrastrutture attuali: data management, data resiliency e data restore. Hyper Echo porta vantaggi alla parte di management grazie all’automazione, all’approccio one-click, e all'utilizzo di AI e Machine Learning. Sul fronte della data resiliency, l'immutabilità del dato lo rende sicuro in quanto non può essere cancellato, sovrascritto o modificato.

Stando all'azienda, il data restore può agire in pochi secondi. Questo grazie a recovery point non connessi alla catena tipica dei backup incrementali. Ciascun recovery point è infatti indipendente, con un’immagine pronta per essere ripristinata.

Infine, il concetto di logical air gap che non è più fisico nel senso tradizionale del termine ma un hidden phisical storage, uno storage fisico completamente nascosto e non disponibile, che resta protetto dagli attacchi cyber.

A fare da collante software a tali novità è il sistema operativo Syneto OS, che nasce come software cloud native basato sul modello dei microservizi e dei container. Per questo, tutte le funzionalità interne sono isolate e se un hacker o cracker tenta di violare una sola funzione, riuscendoci, avrà accesso solo al container preso di mira.

Il software che gestisce l’interazione si chiama Minerva, la parte dello storage è Giove, la gestione dell’automatizzazione dei task è nominata Chronos. La gestione dell’import dei dati è affidata a Marte, mentre cloud e hybrid cloud è gestito da Mercurio. Ogni container ha un nome proprio, per sottolineare la loro indipendenza.