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Tre IT manager su quattro più sicuri con l'Open Source

I manager IT preferiscono l'open source al software proprietario. Più garanzie di continuità operativa, qualità e controllo tra gli aspetti vincenti

Avatar di Giuseppe Saccardi

a cura di Giuseppe Saccardi

@Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 20/11/2014 alle 14:59 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:52
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Continuità operativa, qualità, controllo e risparmio sono i motivi principali per cui i professionisti IT preferiscono l'open source al software proprietario.  Questo sarebbe quanto emerge da un recente studio del Ponemon Institute e di Zimbra, che evidenzia come più del 75% dei decision maker IT coinvolti concorda sul fatto che la trasparenza del codice aumenta l'affidabilità di una piattaforma software. Inoltre, due terzi degli intervistati ritiene che migliori la sicurezza e riduca i rischi sulla privacy.

Elevata fiducia nell'Open Source

Più attenti alla privacy in Europa, alla sicurezza negli USA

I risultati dell'indagine, che è stata condotta in 18 paesi tra Europa, Medioriente e Africa oltre che negli Stati Uniti, evidenziano che il 67% dei professionisti IT nell'area EMEA (a fronte di un 74% negli Stati Uniti) ritiene che le soluzioni commerciali open source offrano prestazioni superiori al software proprietario per quanto riguarda la continuità operativa.

Tuttavia, i professionisti IT dell'area EMEA e degli Stati Uniti hanno idee discordanti sugli argomenti della sicurezza e della privacy. Dallo studio emerge infatti che le organizzazioni dell'area EMEA fanno più attenzione alle conseguenze della messaggistica e della collaborazione sulla privacy, mentre le organizzazioni statunitensi si focalizzano maggiormente sulla sicurezza.

I professionisti IT condividono comunque l'insoddisfazione in merito alle attuali piattaforme collaborative e di messaggistica, la cui maggioranza è costituita da soluzioni di software proprietario. Di conseguenza, il 52% degli intervistati dell'area EMEA e il 55% degli intervistati degli Stati Uniti afferma che le loro organizzazioni sostituiranno le soluzioni di messaggistica e collaborative entro due anni.

"Uno dei risultati più interessanti emersi dall'indagine è che la lentezza nell’adozione di soluzioni di messaggistica e collaborative open source, nonostante la fiducia riposta dai professionisti IT nello stesso. Data la maggioranza delle soluzioni di software proprietario e l'opinione generalmente negativa su tali soluzioni, mi sarei aspettato un maggiore interesse in nuove soluzioni basate su software open source commerciale", ha commentato il Dott. Larry Ponemon, presidente e fondatore di Ponemon Institute.

In Europa più importante la privacy

Open source superiore

Vediamo i punti principali emersi dalla ricerca. In pratica, si ritiene, le soluzioni commerciali open source sono capaci di prestazioni superiori per continuità operativa, qualità e controllo rispetto ai software proprietari.

  • Il 67% dei professionisti IT dell'area EMEA ritiene che il software commerciale open source offra migliore continuità operativa.
  • Il 60% dei professionisti IT dell'area EMEA crede che il software commerciale open source possa migliorare la qualità e il 57% ritiene che offra maggiore controllo rispetto al software proprietario.
  • La capacità di ridurre i costi non è più il punto principale di distinzione del software open source. i professionisti IT danno maggiore importanza alla continuità operativa, alla qualità e al controllo rispetto ai costi, nonostante le soluzioni open source offrano prestazioni più elevate in tutte le caratteristiche in confronto al software proprietario.

     

In EMEA preoccupati dal file sharing

Va  però osservato che si evidenzia come i dipendenti aumentino i rischi sulla privacy e sulla sicurezza e che i  dipendenti hanno più probabilità di mettere a rischio le soluzioni di messaggistica e collaborative delle aziende. I professionisti IT dell'area EMEA sostengono in proposito che:

  • Il 79% dei dipendenti non si attiene alle politiche aziendali in merito alla condivisione di documenti riservati.
  • Il 71% dei dipendenti utilizza applicazioni di messaggistica e collaborative non autorizzate.
  • Il 69% dei dipendenti invia e riceve file non indirizzati a loro.

L'insoddisfazione sul software proprietario dei professionisti IT è comunque un'opportunità per le soluzioni open source.

  • Il 65% dei professionisti IT dell'area EMEA è poco soddisfatto o per niente soddisfatto delle attuali soluzioni collaborative e di messaggistica, la cui maggioranza proviene da fornitori di software proprietario.
  • Il 52% dei professionisti IT dell'area EMEA prevede di sostituire le soluzioni di messaggistica e collaborative entro due anni.
  • La reputazione e il supporto del fornitore sono i fattori più importanti per la scelta di una soluzione di messaggistica e collaborativa, secondo il 60% dei professionisti IT dell'area EMEA.

Open source vincente 

"Questa indagine conferma un trend che vediamo nel nostro business: l'open source offre molti più vantaggi rispetto alla mera riduzione dei costi. L'open source garantisce qualità e controllo, consentendo al reparto IT di influenzare molto più dei costi", ha commentato i risultati  della ricerca Rob Howard, Direttore tecnico di Zimbra, società  che ha sviluppato una soluzione collaborativa unificata che include tra altre funzionalità quelle di  e-mail, calendario, condivisione file, flussi di attività e social network.

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