Nel cuore del Kentucky, dove l'aeroporto internazionale Muhammad Ali di Louisville rappresenta il terzo scalo cargo più trafficato degli Stati Uniti, si nasconde una delle operazioni logistiche più complesse al mondo. Il Worldport di UPS, con i suoi 500mila metri quadrati di superficie, gestisce quotidianamente il movimento di circa 560.000 pacchi all'ora attraverso una flotta di 580 aeromobili e l'impegno di oltre 20.000 dipendenti. Questa gigantesca macchina operativa ha recentemente vissuto una trasformazione tecnologica che ricorda le grandi rivoluzioni industriali del passato, ma questa volta guidata dall'intelligenza artificiale e dal machine learning.
La sfida dei processi manuali in un mondo digitale
Fino a poco tempo fa, la gestione degli asset presso il Worldport si basava su metodologie che appartenevano a un'altra era. Il tracciamento degli asset richiedeva processi manuali intensivi, soggetti a errori e profondamente inefficienti, mentre le comunicazioni tra i pianificatori del carico e le squadre a terra si affidavano esclusivamente alle radio mobili terrestri. "È un'operazione molto intensa", spiega Alp Kayabasi, presidente IT di UPS, descrivendo un sistema che richiedeva una prossimità fisica estrema tra gli operatori, limitando drasticamente la visibilità complessiva e impedendo una gestione centralizzata delle operazioni.
La rivoluzione è arrivata nel giugno 2023 con il lancio del Gateway Technology Automation Platform (GTAP), una soluzione che ha permesso a UPS di sfruttare l'intelligenza artificiale per automatizzare le attività manuali, ottimizzare l'utilizzo delle risorse e centralizzare la gestione delle eccezioni. I risultati economici non si sono fatti attendere: già nel 2024, questa iniziativa ha generato risparmi identificabili per 13,5 milioni di dollari, mentre le proiezioni per il 2025 indicano potenziali risparmi di 24 milioni di dollari.
L'innovazione dei contenitori intelligenti
Al centro di questa trasformazione si trovano le Unit Load Devices (ULD), quei contenitori specializzati utilizzati per caricare merci e posta sugli aeromobili wide-body. Con oltre 60.000 ULD distribuite in tutto il mondo, UPS si è trovata di fronte alla necessità di digitalizzare completamente questi dispositivi, trasformandoli in veri e propri contenitori intelligenti dotati di sensori avanzati e sistemi di comunicazione sofisticati.
La progettazione di questi sensori si è rivelata una sfida ingegneristica complessa. Non esisteva sul mercato una soluzione commerciale pronta all'uso che soddisfacesse le specifiche esigenze di UPS: i sensori dovevano fornire aggiornamenti frequenti, resistere agli urti e, soprattutto, gestire l'alimentazione in modo autonomo senza richiedere ricariche continue. La gestione della batteria è diventata il punto critico dell'intero progetto, considerando che i dispositivi trascorrono la maggior parte del tempo all'interno di aeromobili o edifici chiusi, rendendo impraticabile l'opzione dell'energia solare.
Comunicazioni centralizzate per operazioni distribuite
Parallelamente allo sviluppo degli ULD intelligenti, UPS ha creato Ramp Chat, una piattaforma di comunicazione mobile progettata per eliminare la dipendenza dalle radio mobili terrestri presso il Worldport. Questa applicazione, dotata di capacità multi-carrier e protocolli di comunicazione di backup, garantisce elevati livelli di affidabilità e ha permesso la centralizzazione delle operazioni di pianificazione del carico.
L'integrazione tra ULD intelligenti e Ramp Chat ha aperto le porte all'implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni. Il sistema ora determina automaticamente quali rimorchiatori per il trasferimento merci siano posizionati nel modo più efficiente per caricare e scaricare gli ULD, mentre l'AI contribuisce al bilanciamento del peso e alla regolazione delle attrezzature sugli aeromobili, predicendo dove nel mondo sia necessario inventario aggiuntivo di ULD.
Una lezione di gestione del cambiamento
Secondo Kayabasi, il successo del progetto GTAP è dipeso dall'adozione di una mentalità orientata alla gestione del prodotto e dall'implementazione di pratiche lean agile che hanno permesso al team di apprendere e sviluppare nuove funzionalità con rapidità straordinaria. Il consiglio più significativo che emerge da questa esperienza riguarda l'importanza di utilizzare sempre la prospettiva business, piuttosto che quella tecnologica, come lente attraverso cui focalizzare gli sforzi.
"Come facciamo a garantire che l'investimento che stiamo facendo nella tecnologia spinga il business verso i suoi obiettivi?", si chiede Kayabasi. La risposta, secondo lui, sta in una comunicazione eccessiva con tutti gli stakeholder coinvolti: "Il cambiamento è difficile, ma attraverso una comunicazione intensiva, la creazione di piani di formazione e la sicurezza attorno ai cambiamenti che stiamo implementando, è possibile guadagnare alleati che supportino il progresso futuro."