Ariadne in the Blue Sky, la recensione del primo volume

La nostra recensione del primo volume di Ariadne in the Blue Sky, shonen scritto e disegnato dalla sapiente mano del celebre Norihiro Yagi.

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a cura di Giacomo Todeschini

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Nel bel mezzo del cielo immerse tra le nuvole esistono ben 7 differenti città stato, in grado di celarsi senza troppi problemi all’occhio degli abitanti della terraferma. Certo, così come nella realtà gli ufo anche queste peculiarissime città volanti sono state più volte nel corso del tempo individuate da qualche sguardo indiscreto, ma, come spesso accade quando i testimoni sono pochi e le testimonianze inverosimili, tali avvistamenti sono presto stati bollati come semplici miti, niente più che qualche variopinto racconto per intrattenere i più piccini. Così come coloro che abitano nel pianeta ignorano l’esistenza delle sette città stato sovrastanti, così quelli che sono nati nei fluttuanti aggregati urbani sono ignari di molto ciò di quello che accade ed esiste sotto di loro, vedi, ad esempio, dell’esistenza di ben 12 altre razze oltre a quella umana. In questo particolarissimo ed intrigante setting si svolgono le vicende narrate in Ariadne in the Blue Sky o Soukyuu no Ariadne, manga scritto e disegnato dalla sapiente mano di Norihiro Yagi.

Il primo volume di Ariadne in the Blue Sky è giunto in Italia lo scorso 12 febbraio edito da Star Comics, mentre in Giappone ha fatto quasi contestualmente il suo esordio l’ottavo tankobon del manga. Un’opera nata a fine 2017 sulle celeberrime pagine del Weekly Shōnen Sunday, che ha destato fin dal principio gran interesse negli appassionati di shonen grazie ad una sinossi accattivante e, soprattutto, a Norihiro Yagi, autore anche del fortunato e arcinoto Claymore.

Dopo un’attenta lettura siamo quindi pronti a parlarvi di questo primo volume, analizzandone pregi e difetti e discernendo nel profondo le basi gettate per il proseguo dell’avventura.

Ariadne in the Blue Sky: un esordio scopiettante

Le vicende narrate nel primo volume di Ariadne in the Blue Sky ruotano attorno principalmente a due personaggi: Leana e Lacyl. La prima è la principessa nientepopodimeno che dell’Impero di Ariadne, una delle sette città fluttuanti, scesa sul pianeta sottostante per sfuggire ad un matrimonio combinato a lei non proprio congeniale. Lacyl è invece un ragazzo molto semplice, cresciuto con le sue due sorelle e un anziano tutore lontano dalla civiltà e in piena montagna, dove le giornate sembrano tutte uguali e le novità sono centellinate con il contagocce. I due, tanto diversi sulla carta quanto ugualmente accomunati dalla voglia di scoprire il mondo e saperne sempre di più, si ritrovano quasi per caso in una foresta, un incontro fortuito che dà però il là ad una fuga rocambolesca e a tutta una serie di eccitanti avventure. Da questo incontro si dipanano quindi tutte le vicende narrate in questo primo volume di Ariadne in the Blue Sky e, molto presumibilmente, anche dei prossimi tomi.

L’opera di Norihiro Yagi fin da questo primo libro dimostra di possedere tutti gli stilemi dello shonen modello, con tanto di ricchi combattimenti e un protagonista dalle potenzialità sorprendenti. Lacyl, infatti, nonostante la sua vita da contadino e da uomo di montagna, altro non è che un potentissimo photon carrier, ossia un umano geneticamente modificato per essere un’arma perfetta, in grado di condensare ed utilizzare a piacere l’energia fotonica. Il che, manco a dirlo, si traduce in potenzialità di combattimento e velocità d’azione inaudite. Leana, come precedentemente accennato, interpreta invece la parte della giovane principessa da salvare, forte di carattere ma costretta a sottomettersi dinnanzi all'autorità dell’impero del padre. A questo ricco elenco non poteva poi mancare l’anziano tutore di Lacyl, che prende il ruolo di maestro e guida del giovane photon carrier.

A smuovere un po’ il tutto e a rendere l’opera più vibrante è fortunatamente il tema del viaggio, con Ariadne in the Blue Sky che già nel primo volume riesce a regalare qualche ambientazione niente male e qualche situazione decisamente accattivante ed in grado di attirare l’attenzione. Grande punto di forza del manga è inoltre la qualità del disegno, con il tratto del maestro Yagi che riesce a ricreare con grande cura sia i momenti tranquilli che quelli più concitati, non confondendo mai il lettore con tavole poco chiare o passaggi troppo repentini.

Intrigante, ma...

Se Ariadne in the Blue Sky riesce quindi ad intrattenere e a coinvolgere grazie ad una buona idea di fondo e ad una sinossi sulla carta intrigante, è invece proprio sulla sua struttura che nascono le maggiori perplessità. L’intelaiatura escogitata da Norihiro Yagi, per quanto efficace e di buona fattura, non propone infatti niente di veramente nuovo nel panorama degli shonen e nella lettura del primo volume non siamo riusciti a trovare nulla che riuscisse a discostare l’opera da quanto già visto in titoli analoghi. Il che, ci teniamo a dirlo, non è per forza un male e molto probabilmente Ariadne in the Blue Sky riuscirà a far emergere la propria individualità nei prossimi tomi, ma ad oggi il tutto si rivela fin troppo legato ai canoni del genere. Un’avventura di tutto valore, ben realizzata e senza difetti evidenti quindi, ma che non riesce ad emergere dal mare magnum degli shonen.

Auspicabile è inoltre una decisa evoluzione dei personaggi nei prossimi volumi, con Lacyl e Leana che ad oggi ricoprono le fin troppo inflazionate parti del potente eroe sempliciotto e della ragazza che finge una sicurezza non ancora sua. Anche in questo caso, comunque, è decisamente prematuro giudicare due personaggi di cui abbiamo solo potuto scalfire la superficie, e che, speriamo, sapranno regalarci in futuro numerose ed incredibili avventure.

Nulla da dire, invece, sulla qualità dell’edizione Star Comics, dotata di una pregevole sovraccoperta e basata sul formato 11,5x17,5 cm. Le 192 pagine del primo volume sono infatti state realizzate con grande cura, riuscendo a rendere onore alla grande qualità delle illustrazioni di Norihiro Yagi.