Barbecue for dummies: gli accessori per il barbecue indispensabili

Un'analisi di tutti gli accessori per il barbecue assolutamente indispensabili fin da subito per cucinare in sicurezza e con buoni risultati.

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a cura di Davide Vincenzi

Dopo aver disquisito sulla natura del barbecue e le sue diverse declinazioni (potete leggere l’articolo qui) e aver approfondito le varie tipologie di dispositivi di cottura (potete leggere l’articolo qui), oggi, ci prefiggiamo lo scopo di andare a illustrare il variegatissimo universo degli accessori per il barbecue.

Con questo articolo andremo dunque a vedere quali sono gli accessori per il barbecue assolutamente indispensabili e da avere fin da subito, mentre nei prossimi andremo a trattare gli accessori per il barbecue fondamentali e di cui non si potrà fare a meno proseguendo lungo la via del pit master (termine anglosassone per indicare un professionista nel campo del barbecue) e quelli di cui è possibile fare a meno ma che comunque possedere non guasta, non fosse altro per una questione di colore.

Aggiornamento di aprile 2021

La primavera è ormai inoltrata e si spera che le norme istituite per tenere a freno la pandemia di Covid-19 presto saranno allentate, anche grazie alle vaccinazioni in atto. Come chi ci segue avrà notato, nei giorni passati abbiamo ripreso a parlare di barbecue, per non farsi trovare impreparati quando si potrà nuovamente organizzare sontuosi banchetti con parenti e amici! Ecco quindi che vi riproponiamo questa guida agli accessori per il barbecue indispensabili opportunamente aggiornata, per ottenere risultati di cui vantarsi! Siete pronti a indossare i guanti e impugnare pinza e spatola?

Gli accessori per il barbecue indispensabili

In questa categoria rientrano tutti quegli accessori per il barbecue di cui è davvero impossibile fare a meno quando si vuole cucinare all’aria aperta in sicurezza e ottenere buoni risultati.

Pinza, spatola e forchettone

È da sempre considerata della sacra trinità degli accessori per il barbecue e senza questi utensili, o perlomeno due di essi, è davvero impensabile accostarsi alla griglia. Come per ogni prodotto nel mondo del bbq, ce ne sono di ogni marca, dimensione e qualità; andiamo dunque a vedere quali sono le caratteristiche fondamentali che ognuno di essi deve possedere per essere un valido utensile e non una complicazione non necessaria.

Tutti e tre questi accessori per il barbecue devono essere piuttosto lunghi, abbastanza da consentire una comoda gestione del cibo ed evitare che le mani siano troppo vicine alla fonte di calore. Inoltre, devono essere assolutamente robusti, così da non piegarsi o avere giochi di movimento indesiderati, e agevoli da brandire grazie a una impugnatura comoda e antiscivolo; che sia in acciaio, PVC, legno o gomma speciale poco importa.

Le pinze

Tra questi accessori per il barbecue, le pinze sono quello in assoluto più versatile e permettono la gestione comoda di un’infinità varietà di cibi, dalle verdure alle bistecche, passando per grossi pezzi di carne. Fatte salve le caratteristiche che abbiamo qui sopra enunciato e che tutti questi utensili devono possedere, le pinze devono avere una forma del terminale tale per cui possano consentire una buona presa sul cibo senza però rovinarlo con dentini acuminati e altre caratteristiche simili. Se si cucina su un dispositivo a carbone, Il nostro consiglio è di avere almeno due pinze, una di ottima qualità per la gestione del cibo e una anche un pochino più economica per la gestione e lo spostamento delle braci accese.

La spatola

La spatola è perfetta per rivoltare hamburger, pesce e tutti quegli altri cibi dalla consistenza delicata che potrebbero rovinarsi maneggiandoli con le pinze, inoltre può venire utile anche per aiutarsi nello spostare cibo voluminoso sulla griglia. Vale sempre quanto detto in precedenza sulle caratteristiche che questi utensili devono avere e, inoltre, possiamo aggiungere che per una migliore usabilità sono da preferire quelle munite di un’impugnatura inclinata e di una paletta piuttosto larga.

Il forchettone

Dei tre utensili è il meno utile, poiché è sempre preferibile evitare di bucare il cibo per spostarlo o girarlo, bucare la carne, poi, è una vera e propria eresia. Può essere utile, però, per tenere fermo, una volta cotto, un grosso pezzo di carne, come un roastbeef o un brisket, durante le operazioni di taglio e affettatura.

Ora che abbiamo analizzato quali caratteristiche devono o non devono avere questi fondamentali accessori per il barbecue, il nostro suggerimento è di tenersi alla larga da quei kit in valigetta di alluminio o in borse porta utensili, sicuramente molto belli esteticamente ma che raramente soddisfano quei requisiti che abbiamo sviscerato. Da prendere seriamente in considerazione, invece, gli utensili Weber, sicuramente non economici (i tre accessori costano più del doppio rispetto a una valigetta in alluminio contenente anche altri orpelli), di cui si paga sicuramente il marchio ma anche l’indubbia qualità.

I guanti

Tra gli accessori per il barbecue indispensabili non possono mancare i guanti, sia quelli resistenti al calore sia quelli in nitrile, strumento fondamentale per la sicurezza personale, l’igiene e la preparazione dei cibi.

Guanti resistenti al calore

Le braci possono tranquillamente raggiungere temperature pari ai 700°C, risulta pertanto ovvio come sia assolutamente indispensabile munirsi di guanti che possano proteggere i nostri arti superiori dal forte calore prodotto dalla combustione del carbone vegetale e che consentano di maneggiare in assoluta sicurezza coperchi dei dispositivi, griglie, leccarde e cesti accendifuoco.

Anche di questi accessori per il barbecue è possibile trovare una moltitudine di modelli di svariate qualità, noi raccomandiamo di assicurarsi che siano sufficientemente lunghi da coprire interamente l’avambraccio o almeno buona parte della sua estensione. Attenzione, i classici guanti da forno non sono sufficientemente resistenti per assicurare un’adeguata protezione dal calore prodotto da un barbecue.

Consigliamo, inoltre, di prendere in considerazione l’acquisto di un guantone a muffola estremamente resistente, per le operazioni in cui il rischio di scottarsi è più elevato, come l’apertura di un coperchio o il maneggiare un cesto accendifuoco o una griglia rovente, e di un paio di guanti con le cinque dita resistenti al calore, da usare durante la cottura per maneggiare pinze e spatole. Sebbene meno resistenti dei guantoni a muffola, lo sono a sufficienza per operare con i vari utensili senza risentire troppo del calore.

Attenzione, però, sono guanti resistenti al calore, non ignifughi, non pensate nemmeno di afferrare le braci direttamente con le mani, ve ne pentireste amaramente.

Guanti in nitrile

Molto simili ai guanti in lattice, i guanti in nitrile usa e getta sono un po’ più spessi e resistenti dei suddetti e, soprattutto, sono maggiormente indicati per la preparazione dei cibi, poiché evitano il rischio di rilascio di sostanze allergeniche.

Servono per maneggiare in totale igiene i cibi durante la loro preparazione (precauzione che è sempre meglio adottare, soprattutto se si sta cucinando per degli ospiti e non solo per sé stessi) e sono l’ideale per il raggiungimento di un risultato ottimale in operazioni quali la distribuzione di spezie sulla superficie di carni particolarmente grasse. Sia i guanti in nitrile sia quelli in lattice, inoltre, sono l’ideale per maneggiare carbone vegetale e bricchetti, prima di accenderli, senza sporcarsi le mani di nero.

Gli accendifuoco

Tra gli accessori per il barbecue a carbone non possiamo non soffermarci su tutti quei prodotti che agevolano la vita degli appassionati di barbecue, quando si tratta di accendere i carboni. Chiariamo subito una cosa, però, evitate come la peste tutti i liquidi accendifuoco che si trovano in commercio! Oltre a produrre pericolose fiammate, hanno la pessima abitudine di trasferire sul cibo un persistente odore di petrolio che si riflette sia sul sapore sia sulla salute.

Vero è che esistono anche liquidi accendifuoco ecologici, prodotti dalla lavorazione degli scarti del mais e della canna da zucchero, ma non a meno di non usarli per l’accensione di griglie da interni come l’hibachi, non sono utili per i nostri fini.

Ciminiera d’accensione

Chiamate anche “cesti accendifuoco”, le ciminiere di accensione sono uno degli accessori per il barbecue più utili in assoluto, riducendo notevolmente il tempo di accensione della carbonella e dei bricchetti. Si tratta sostanzialmente di cesti cilindrici in acciaio con una sorta di griglia alla base, su cui si pone il combustibile spento (carbone o bricchetti).

Si utilizza per mezzo di un innesco infiammabile, solitamente cubetti di paraffina o ecologici, ma funziona bene anche un foglio di giornale appallottolato, che genererà la prima fiamma che andrà poi ad accendere il combustibile contenuto nella ciminiera. La forma particolare e l’alto afflusso di aria fanno sì che i tempi di accensione siano dimezzati.

Dotato di maniglie che consentono di maneggiarlo in comodità e sicurezza, è un accessorio indispensabile in caso si debba fare dei rabbocchi di combustibile acceso, durante le lunghe cotture. Questo accessorio, inoltre, fa sì che il fumo prodotto dall’accensione dei carboni non sia eccessivo cosa che, con i dovuti accorgimenti, ne consente l’utilizzo anche su terrazzi e balconi.

Anche per quanto riguarda le ciminiere di accensione sono molteplici le marche e i modelli, tutti più o meno equivalenti per qualità. Noi consigliamo il modello Weber: oltre a essere sinonimo di qualità, viene fornito con una confezione da 2 kg di bricchetti e tre cubetti di accensione.

Accenditore elettrico

Utile per l’accensione di una buona quantità di carbone direttamente all’interno del dispositivo di cottura, ma limitatamente per le cotture dirette, l’accenditore elettrico è un accessorio che se maneggiato con cura e attenzione può risultare particolarmente utile.

Si tratta sostanzialmente di una grossa resistenza a forma di spatola da posizionarsi direttamente tra il combustibile e che, una volta collegata alla rete elettrica, arroventandosi accenderà per contatto il carbone o le bricchette, generando poco o nulla fumo. Questo accessorio è munito di una maniglia termoresistente per essere maneggiato in sicurezza, sebbene sia comunque necessaria molta attenzione per non rischiare di scottarsi accidentalmente.

Il pennello

Che sia in legno, in acciaio o in PVC, il pennello è un altro utensile fondamentale tra gli accessori per il barbecue. Utilissimo per inumidire i cibi durante la cottura, per cospargere i cibi di olio o salse, l’unica caratteristica che deve avere un pennello per il barbecue è una lunga impugnatura, per evitare di scottarsi.

In commercio se ne trovano di vari modelli, con setole animali, sconsigliati poiché sul lungo periodo tendono a perdere le setole, o in silicone, più igienici e facili da pulire. Particolarmente interessanti e i più utilizzati negli Stati Uniti, soprattutto per cospargere le BBQ ribs di salsa barbecue, sono i pennelli denominati mop. Si tratta di pennelli che hanno delle fettucce di cotone al posto delle setole, dei veri e propri “Mocio Vileda” in miniatura. Va da sé che necessitano particolare attenzione in fase di lavaggio.

Attenzione, una considerazione importante: nel nostro Paese c’è la pessima abitudine di continuare a spennellare la carne con il liquido di marinatura in cui la suddetta ha riposato per ore, se non per una notte intera (si spera in frigorifero). Evitate di farlo! La marinatura va sempre buttata, ha infatti una carica batterica davvero molto elevata, se dovete spennellare con la marinata, preparatene già in partenza una quantità maggiore e tenetene da parte un po’, conservandola in frigorifero.

Termometro

Diciamoci la verità, in cucina i tempi di cottura non esistono, quello che conta è la temperatura raggiunta dal cibo. Sono moltissime, infatti, le variabili che possono influire sul tempo di cottura di un alimento (peso, forma, percentuale di grasso presente, temperatura dell’ambiente in cui si cucina, quantità di calore somministrato…), mentre la temperatura che questo deve raggiungere per essere cotto come noi vogliamo è invece sempre costante.

Si vuole una bistecca al sangue? 50/52°C al cuore è la temperatura da raggiungere! La si vuole media? 60°C! Ben cotta? 65°C… Evitare di andare oltre i 65°C, a meno che non vogliate portare la vostra carne da un calzolaio per farvi risuolare le scarpe. Alcune carni, poi, sono davvero pericolose se consumate alla temperatura sbagliata. Il pollo, ad esempio, va sempre servito dopo che abbia raggiunto almeno la temperatura interna di 75°C, e il maiale ha una temperatura interna di riferimento minima pari a 72°C.

Per un grigliatore che si rispetti, quindi, è davvero fondamentale l’utilizzo di un termometro, il principe tra tutti gli accessori per il barbecue. Si può essere esperti quanto si vuole, ma nulla potrà mai sostituire l’assoluta precisione di questo strumento indispensabile.

Che sia analogico o digitale (meglio digitale) avremo bisogno di due tipologie diverse di termometro, un termometro a lettura istantanea e un termometro a due o più sonde.

Termometro a lettura istantanea

È da utilizzarsi per rilevare istantaneamente la temperatura interna degli alimenti, soprattutto durante le cotture dirette, per verificarne lo stato di cottura. È il termometro che bisogna avere assolutamente fin dalle prime grigliate, anche se non si è ancora interessati a provare le cotture lunghe.

Ne esistono infiniti modelli e marche ed è possibile trovarne di discreti anche tra quelli economici. Quelli delle marche più blasonate sono ovviamente più costosi, ma anche qualitativamente migliori e più affidabili. Qui di seguito ve ne segnaliamo un paio con cui ci siamo trovati bene.

Termometri a due o più sonde

Questi termometri fanno parte degli accessori per il barbecue assolutamente indispensabili se ci si vuole cimentare con le cotture indirette (quelle con il cibo posto su una zona della griglia senza le braci sotto) e le cotture low & slow (cotture indirette in cui il cibo cuoce per parecchie ore a bassa temperatura).

Questi dispositivi sono infatti muniti di almeno due sonde, una da infilare nell’alimento per misurarne la temperatura interna e di conseguenza il grado di cottura, e una da posizionare sulla griglia con l’apposita clip, vicino all’alimento, per misurare la temperatura all’interno della camera di cottura. Per le cotture indirette e low & slow, infatti, è necessario che la temperatura rimanga costante all’interno di un delta molto stretto. Inoltre, spesso i termometri presenti sui coperchi di alcuni modelli di barbecue non sono affidabilissimi.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una moltitudine di marche e modelli: con quattro, sei o più sonde (comode se si cuociono contemporaneamente numerosi alimenti diversi), con ricevitore separato per monitorare la temperatura da remoto senza dover essere costantemente nei pressi del barbecue, con programmi preimpostati per i principali tagli di carne, con collegamento bluetooth per accoppiarlo al proprio smartphone e all’app dedicata, e così via. Ci teniamo, inoltre, a consigliare di prendere in considerazione anche la possibilità di acquistare un termometro totalmente wireless con collegamento bluetooth, come il Meater Plus, per la sua estrema comodità e per la capacità di misurare con un'unica sonda sia la temperatura del cibo sia quella della camera di cottura.

In questo caso, il consiglio è quello di non andare troppo al risparmio, e assicurarsi che le sonde e il termometro siano predisposti a sopportare temperature molto, molto elevate.

Macina spezie e mortaio

Per preparare un rub (miscela di spezie e/o erbe aromatiche che viene cosparsa a secco, dry rub, o con qualche sostanza umida, wet rub, sopra alla carne da mettere sulla griglia) degno di un vero maestro del barbecue è utile avere una buona selezione di spezie ed erbe aromatiche, provenienti da tutto il mondo.

Spesso si dovrà tritarle o macinarle per ottenere la granulosità desiderata, ed ecco che ci vengono in aiuto mortaio e pestello, l’utensile migliore in assoluto per trattare le spezie, e il macina spezie elettrico, un po’ meno indicato poiché il metallo delle lame e il calore sprigionato tendono a ossidare e scaldare le spezie, ma assolutamente accettabile per comodità e tempo risparmiato.

Accessori per la pulizia

L’igiene e la pulizia sono imprescindibili quando si ha a che fare con gli alimenti e il barbecue non fa eccezione, anzi, a causa dei grassi che si sciolgono e colano in cottura, la pulizia di griglie e dispositivi di essere quasi maniacale. Ecco dunque che tra gli accessori per il barbecue indispensabili non possono mancare spazzole e detergenti.

Per quanto riguarda le spazzole ci troviamo di fronte a una moltitudine di prodotti, tutti più o meno di livello qualitativo equiparabile, basta accertarsi che le setole, metalliche e meglio se in ottone, siano sufficientemente dure da asportare qualsiasi residuo di cibo dalle griglie e al contempo sufficientemente elastiche da non rovinare le smaltature o nichelature dell’acciaio.

Il consiglio è di passare la spazzola sulla griglia subito dopo aver tolto il cibo, per rimuovere i residui mentre la superficie è ancora calda e i grassi non si sono ancora solidificati. Poi, quando si sarà raffreddata, si potrà pulire la griglia più in profondità con gli appositi detergenti. Anche di questi ve ne sono di molte marche, quelli Weber sono pensati appositamente per i loro dispositivi e sono quindi un’ottima scelta, ma è possibile anche farlo in casa con ingredienti tutti naturali.

Basterà infatti miscelare i seguenti ingredienti e travasarli in uno spruzzino.

  • un biccchiere di alcool etilico rosa (non l’acool bianco da pulizie, è tossico!)
  • un cucchiaio da cucina di percarbonato di sodio puro o, in alternativa, di sbiancante per bucato
  • mezzo cucchiaio di detersivo liquido per piatti
  • acqua, quanto basta a riempire un flacone con spruzzatore

Per la pulizia di bracieri e coperchi, soprattutto se smaltati, il consiglio è quello di usare spugne da cucina nulla o poco abrasive, detergente e molto olio di gomito.

Rimangono fuori da questa lista molti altri accessori per il barbecue, meno essenziali ma altrettanto utili, soprattutto se si vogliono sperimentare cotture indirette e di tagli di carne particolari, che saranno i protagonisti del prossimo articolo. Un articolo a parte, invece, lo meriteranno il carbone vegetale e i bricchetti, vera essenza del barbecue su braci. Continuate dunque a seguirci in questo viaggio nel barbecue a trecentosessanta gradi.