Boy's Abyss 1, recensione: un viaggio disturbante e sensuale all'interno della psiche umana

Planet Manga aggiorna il suo catalogo con un manga psicologico e uno seinen dai tratti oscuri: Boy's Abyss.

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a cura di Beatrice Villa

La casa editrice Planet Manga aggiorna il suo catalogo con un manga psicologico e uno seinen dai tratti oscuri, che naviga nelle profondità dell’animo di un ragazzo ancora profondamente legato alla vita nonostante il richiamo misterioso e affascinate della morte, vista come via di fuga, e di una ragazza, che ormai non ha alcun motivo per morire, ma nemmeno un motivo per continuare a vivere. Boy's Abyss 1 (Shōnen no Abisu), scritto e disegnato da Ryō Minenami, è stato serializzato in Giappone sulla rivista Weekly Young Jump di Shueisha da febbraio 2020 ed è stato compilato in nove volumi a partire dal 17 giugno 2022. Due vite diverse, un incontro fortuito e una leggenda affascinate quanto inquietante. Boy's Abyss vi terrà incollati fino all’ultima pagina, in cui il ragazzo è ormai avviato verso l’Abisso. Un viaggio senza biglietto di ritorno, in cui si sa la partenza, ma non la destinazione finale.

“Sono contenta che morirai insieme a me, Reiji.”

Boy's Abyss 1: il viaggio verso l’Abisso

Shinju significa doppio suicidio d’amore. Nella cittadina in cui vive Reiji Kurose c’è una leggenda. All’inizio del periodo Edo (1603 – 1868) si narra che una viaggiatrice giunse in un villaggio sperduto tra le montagne. Era molto bella e tutti gli uomini si innamorarono di lei. L’amore nacque tra uno di essi e la donna. Si trattava di un amore profondo quanto odiato dal resto dei cittadini che per gelosia decisero di ostacolare la loro storia. Costretti a vivere rinchiusi nel viaggio senza possibilità di fuggire né di sposarsi, i due decisero di stare insieme nella morte, suicidandosi gettandosi nel fiume in una notte tempestosa. Da allora il luogo della loro morte fu chiamato Joshigafuchi ovvero “acque profonde del doppio suicidio d’amore” o "L'abisso dell'amante".

Reiji è un ragazzo di seconda superiore che vive con suo fratello maggiore, la madre e la nonna. Il fratello è un hikikomori, parola che indica una persona che si chiude in casa per non avere più contatti col mondo. Ha una carattere orribile e non fa altro che domandare e arrabbiarsi quando le sue richieste non sono soddisfatte. La madre è un’infermiera e si deve occupare della nonna che soffre di demenza. Reij aiuta la madre a occuparsi della nonna e a soddisfare qualsiasi richiesta del fratello. Non solo, perché altre richieste da soddisfare provengono dal suo amico d'infanzia Gen, che lo picchia e lo tratta da galoppino. Reiji vorrebbe scappare il più lontano possibile, ma dall'altro sa che non può abbandonare la sua famiglia. Il suo unico passatempo è guardare video di un gruppo di idol chiamato Acrylic, conosciuto grazie alla sua amica Chika.

La vita di Reiji cambierà completamente quando incontra a un conbini proprio Nagi Aoe, la più bella delle Acrylic, che ora lavora come commessa. Reiji non riesce a resistere alla tentazione, si sente attratto mortalmente da Nagi, nella quale trova la sola persona in grado di comprenderlo veramente. I due si avvicineranno sempre di più, fino a quando Nagi non proporrà a Reiji di suicidarsi, proprio come gli amanti della leggenda.

Uno seinen psicologico ben riuscito

Ritornando alla leggenda che vi ho accennato prima, tutta la storia e il suo finale ha una componente comune: l’Abisso. Boy's Abyss è una storia profondamente psicologica in cui i confini della vita e della morte sfocano, in un quadro quasi romantico, come quello degli amanti che pur di non rinunciare al loro amore nella loro vita decidono di stare insieme nella morte, un tema di certo caro ai Giapponesi. Infatti, l'autore incentra la costruzione della trama proprio sullo Shinju, il doppio suicidio d’amore.

È di certo romantico il modo in cui i due ragazzi si incontrano in quella cittadina rurale, quasi fosse frutto del fato, e come decidano di riprendere in mano la loro vita abbracciando la morte che viene interpretata non come una fuga, ma come rinascita. Reiji, se a prima vista è un ragazzo come tutti gli altri, preoccupato per il suo futuro, in verità indossa catene visibili solo a lui, che lo inchiodano alla sua città, soffocandolo e rubandogli la vita che è sua, di nessun altro. Prima sua madre, che non sapendo gestire la situazione famigliare nella quale si è trovata dopo l’abbandono del marito, sfrutta l'esistenza del figlio minore per puro tornaconto, senza preoccuparsi dei desideri del ragazzo. Altre catene sono quelle che lo legano al suo amico d’infanzia, al “debito” nei suoi confronti che ancora crede di dovere saldare. A differenza di Chika che ha deciso di lasciarsi alle spalle il passato, frequentando un'università al di fuori del loro paese rurale, Reiji non può: il peso delle responsabilità è troppo grande.

Ed ecco che il ragazzo che non riesce a scegliere, incontra una ragazza che ha già abbracciato l'Abisso. Per questo per lui Nagi è la salvezza. Una salvezza di certo tragica, dai risvolti inquietanti, un amore che trova compiutezza solo nella morte. Nagi sa già cosa deve fare. Non sappiamo che cosa sia successo, che cosa l’ha spinta a recarsi in quel paesino così lontano dai riflettori. Quello che ci dice lei stessa è che non ha più motivo di vivere. C’è un’immagine di grande impatto emotivo che compare nella mente di Reiji quando Chika scopre che Nagi smetterà per sempre di fare la idol. La ragazzina inizia subito a cercare un’altra idol che possa diventare la sua preferita e Reiji immagina Nagi rinchiusa in una gabbia di vetro, una bambola rotta che ormai a finito il suo scopo e può essere sostituita.

«Un presce tropicale. Uno solo? Sembra triste.»«Si chiama Nagi.»

Nagi, come lei.

Ci sono molti temi profondi che vengono trattati o accennati in questo primo volume. Una famiglia troppo ingombrante, come possiamo definire quella di Reiji, che non vuole affrontare i suoi problemi preferendo scaricare tutta la responsabilità sulla spalle di una sola persona. Una madre che non vede il dolore del figlio preferendo usarlo come un appiglio sicuro per uscire dalla situazione di incertezza in cui vive in questo momento. Il bullismo al quale è sottoposto Reiji da parte del suo amico, la sua depressione, il senso di vuoto che lo porta a legarsi ad una persona uguale a lui, una vita spezzata la sua, che trova sollievo solo dopo avere conosciuto Nagi. Una ragazza che ha perso la volontà di vivere, intrappolata in un matrimonio senza via d’uscita, con un marito probabilmente malvagio, una società pronta a sostituirla quando non porta più guadagni, una vita, anche la sua come quella di Reiji, che non le appartiene. Ma la morte è davvero l’unica soluzione? È possibile risalire dall’Abisso nel quale i due ragazzi sono precipitati?