Centenario del Milite Ignoto: il Treno della Memoria a Bologna

1921 - 2021: cento anni dopo, il ricordo del Milite Ignoto è stato celebrato al binario 6 della stazione centrale di Bologna con il Treno della Memoria

Avatar di Giovanni Arestia

a cura di Giovanni Arestia

1921 - 2021: cento anni dopo, il ricordo del Milite Ignoto è stato celebrato al binario numero 6 della stazione centrale di Bologna. Il Treno della Memoria si è fermato oggi, 30 ottobre 2021, e ha accolto numerosi appassionati, scolaresche e curiosi provenienti da tutta Italia. Oltre a loro il convoglio era presieduto da numerosi esponenti delle forze dell'ordine che hanno accolto gli ospiti e hanno spiegato loro la storia del treno partito nel primo pomeriggio del 29 ottobre da Aquileia per ripercorrere il tragitto fatto 100 anni fa. Erano, in realtà, le 8 del mattino quando il treno partì dal Friuli e, passando per Venezia, attraversò i binari di mezza Italia tra migliaia di persone che in silenzio resero onore al soldato diventato simbolo di tanti ragazzi morti sul fronte, durante la Prima Guerra Mondiale.

Treno della Memoria a Bologna: un evento dal forte impatto emotivo

L'evento di oggi è stato, quindi, accolto con grande entusiasmo dai bolognesi e non solo che hanno assistito al taglio del nastro inaugurale avvenuto alla presenza delle autorità civili e militari, in particolare il Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna e del Presidio Militare, Generale di Brigata Davide Angrisani oltre a numerosi viaggiatori che si trovavano in stazione e scolaresche delle scuole secondarie superiori di Bologna. Il convoglio originale del 1921 sapientemente restaurato e curato nei minimi particolari, con il suo viaggio per l'Italia, serve a ricordare idealmente l'unione e la forza di una Nazione che non deve dimenticare il suo passato nonostante i vari cambi generazionali. Il viaggio del treno, quindi, ricorda il sacrificio di chi è caduto e di chi ha donato la propria vita per il Paese sia 100 anni fa, sia in epoca più recente. Onorare il Milite Ignoto, infatti, significa ricordare i caduti italiani di tutte le guerre e di tutte le missioni estere, nonché il simbolo dei circa 900.000 soldati italiani morti in tutte le guerre di cui abbiamo memoria storica.

Dal 29 ottobre al 2 novembre, quindi, viene rievocato il viaggio che portò il Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria a Roma. Il treno storico, messo a disposizione da Fondazione FS, organizzato dal Ministero della Difesa in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ospita un vagone dedicato alla installazione immersiva “Il Viaggio di Antonio”, ideata e realizzata dalla Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio. L’allestimento visivo, sonoro e musicale è reso possibile grazie alla collaborazione di un team di professionisti ed esperti di allestimenti e narrazione multimediale (guidati da Luca Milan per lo Studio Next, con lo studio TheBuss) e di vari artisti.

Le tavole a fumetti tratte da Unastoria di Gipi (2013) sono intime, dolenti, e insieme grandiose, capaci di cogliere la portata drammatica e universale dell’esperienza di guerra. Tutte insieme sono state “esplose” in grande formato, animate in morphing e sapientemente mixate con immagini di repertorio dell’Istituto Luce e della Cineteca del Friuli. Immagini potenti che dialogano con un testo audio narrativo dell’autore e regista Leonardo PetrilloMario Perrotta, attore, regista, drammaturgo pluripremiato e che ha più volte affrontato nei suoi progetti il dramma esistenziale e collettivo della Prima guerra mondiale, è la voce dell’installazione narrante, quella di un ipotetico amico di Antonio Bergamas (interpretato da Mark Kevin Barltrop, giovanissimo attore udinese), in un intenso flusso narrativo che dalla vicenda di Antonio e da una profonda riflessione interiore, arriva a intercettare e a dialogare con le nostre sensibilità, diventando così voce senza tempo.

L’ambientazione musicale immersiva è composta da Max De Aloe, armonicista, fisarmonicista, compositore e didatta di fama internazionale, abituato a viaggiare musicalmente nella storia e nelle immagini del Novecento, che affida alla sua armonica sonorità inedite che hanno la suggestione della memoria, la forza dell’inventiva contemporanea - fatta di contaminazioni e suggestioni tecnologiche - e una delicatezza sognante e poetica. Il treno storico è partito, quindi, dalla stazione di Cervignano del Friuli il 29 ottobre alle 11:00, ha fatto tappa a Venezia in notturna, e giorno 30 ottobre dalle 9:00 alle 21:00 è stato visitabile presso la stazione FS di Bologna. Farà poi tappa a Firenze Santa Maria Novella (31 ottobre), Arezzo (1 novembre) e Roma Termini (2 novembre), ma il treno si muoverà in notturna per raggiungere tutte le tappe successive. Segnaliamo che a Roma l'evento vedrà una prima parte chiusa al pubblico per la presenza di istituzioni del Governo Nazionale e la probabile presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Si è trattato di un evento dal forte impatto emotivo realizzato dalla Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio, con il Comune di Lucca e il supporto di Lucca Comics & Games arricchito anche dalle grandi conoscenze storiche di tutto il personale militare lì presente oltre che di Simone Conti, Social media specialist & digital communications di FS Fondazione, che ci ha accolti e seguito tutta la mattinata sviscerandoci ogni curiosità inerente al convoglio e a tutte le iniziative simili organizzate sempre da FS Fondazione (sapevate, ad esempio, che ci sono eventi in tutta Italia e che potreste viaggiare dentro un treno a vapore originale e perfettamente funzionante? Potrete trovare tutti i dettagli nel sito web ufficiale).

Grazie a lui e a vari esponenti delle forze dell'ordine abbiamo potuto conoscere numerosi retroscena riguardanti non solo la storia del Treno della Memoria, ma anche e soprattutto sul Milite Ignoto e sulla sua importanza. La salma, infatti, fu scelta tra undici cadaveri raccolti in undici significativi teatri di guerra, nella basilica di Aquileia, dalla madre di un sottotenente irredento disperso, Maria Bergamas, in rappresentanza di tutte le donne italiane, mamme e spose di soldati dispersi nella Grande Guerra. Le dieci salme residue e Maria Bergamas furono sepolte nel cimitero degli Eroi dietro l'abside della basilica.

Il Treno della Memoria al Lucca Comics

Il progetto in collaborazione con il Lucca Comics & Games 2021 è stato curato da Anna Villari e Paolo Vicchiarello, che nasce da una collaborazione tra la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comune di Lucca, su impulso del Ministro per le Politiche Giovanili e con il supporto di Lucca Comics & Games. Per questo motivo anche Lucca sarà protagonista del Centenario del Milite Ignoto pur non godendo del passaggio del treno storico. Dal 29 ottobre al 1 novembre, la Chiesa di San Cristoforo (via Fillungo, 6, nel centro di Lucca), costruita verso la metà del XII secolo con interventi del XIV secolo e già Sacrario dei caduti della Prima guerra mondiale dalla fine degli anni ’30, è stata scelta per ospitare una doppia esperienza dedicata al Milite.

Infatti gli organizzatori dell'evento hanno deciso di riprodurre, su concessione della Struttura di Missione, l’esperienza immersiva de “Il Viaggio di Antonio” nella chiesa di San Cristoforo. La stessa poesia narrativa ed emozionale del treno che viaggerà da Aquileia a Roma negli stessi giorni del Festival, sarà quindi trasposta dentro San Cristoforo, attraverso il treno simbolico riprodotto e riadattato con tutti i suoi contenuti e stimoli emozionali. Da qui i visitatori saranno accompagnati nella seconda parte della mostra. Attraversato il vagone, quindi, i visitatori si troveranno in un allestimento che richiama fortemente i temi della natura, uno scorcio dal sapore di inizio secolo, tra prati e sentieri in ciottoli bianchi, punteggiati da vecchi lampioni, nel quale troneggia un albero, disseccato, vittima simbolica del conflitto tra gli uomini, ma ancora pronto a difendere la vita e a donarne di nuova, e che richiama l’opera di Gipi ispiratrice dell’esperienza sul Treno della Memoria.

Ad ogni lampione il pubblico potrà trovare uno dei contributi dei 20 artisti che hanno reinterpretato il tema del milite ignoto secondo le loro diverse sensibilità, attraverso tavole originali “amplificate” grazie alla realtà aumentata. Venti come le regioni Italiane, non a caso. Perché potessero leggere e raccontare con il loro personale taglio interpretativo, il loro stile, il loro linguaggio, che va dall’illustrazione fantastica alla satira, dal concept design al fumetto europeo, i molteplici aspetti diversi, i tanti messaggi di questa ricorrenza. Sergio Algozzino, Massimo Asaro, Paolo Barbieri, Lelio Bonaccorso, Daniele Caluri, Linda Cavallini, Giorgio Cavazzano, Ivan Cavini, Carmine Di Giandomenico, Rob Di Salvo, Lorenza Di Sepio, Edvige Faini, Alessandro Mereu, Kalina Muhova, Giulio Rincione, Roberto Recchioni, Maria Laura Sanapo, Laura Scarpa, Yole Signorelli e Luigi Siniscalchi sono tutti celebrati maestri della loro arte, per la prima volta insieme in un’opera corale che racconta l’Italia, la sua memoria, il presente e il futuro.

Nella piena libertà espressiva e artistica di ogni autore, si è cercato comunque di trovare un fil rouge, un tratto sottile che collegasse tutte le opere e si è scelto l'uso dei fiori, l’omaggio universale che si porta a chi non c’è più, ma che rappresentano simbolicamente anche la vita, la rinascita, quella Madre Natura che viene spesso citata nelle lettere dei Militi a volte come austera e severa, e altre come benevola e nostalgica. Ogni opera nasconde una piccola sorpresa da rivelare tramite un codice QR univoco, frutto del lavoro talentuoso di Alex Pappalardo. In accordo con gli artisti, inquadrando prima il codice QR e poi l’opera stessa, questa muterà prendendo nuova vita e assumendo nuovi significati grazie alla realtà aumentata, a volte in maniera delicata e soffusa, altre volte in modo travolgente e radicale.

In questa fitta trama di rimandi, storie, sfaccettature, il cerchio si chiude, come nel migliore dei racconti. Cento anni fa per celebrare il Milite Ignoto fu indetto un concorso per illustratori e il vincitore fu il pittore e illustratore Anselmo Ballester. Il nipote, Francesco Ciampi, conserva tuttora gelosamente lo schizzo originale di quell’opera che poi è stata riprodotta più e più volte nei più diversi formati e che è ancora conservata al Vittoriano. Il bozzetto preparatorio, messo a nostra disposizione con affetto da Ciampi, è presente alla mostra e la chiude, riportandoci, nella sua estrema modernità, a cento anni fa, quando tutto ebbe inizio.