Chi è Catwoman?

Chi è Catwoman? Origini, evoluzione e letture essenziali della felina fatale che sarà interpretata da Zoë Kravitz in The Batman.

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a cura di Domenico Bottalico

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Sarà Zoë Kravitz interpretare Selina Kyle nell'ormai imminente The Batman, ma chi è Catwoman? La femme fatale che ha stregato in più di una occasione il Cavaliere Oscuro nei suoi oltre 8 decenni di vita editoriale torna sul grande schermo dopo l'iconica versione di Michelle Pfeiffer con un look ed un piglio che riportano alla mente il mitico Anno Uno di Frank Miller e David Mazzucchelli. Ripercorriamo le origini e l'evoluzione di Catwoman e il suo tumultuoso rapporto con Batman.

Chi è Catwoman?

Catwoman: le origini e la sua evoluzione

Catwoman esordisce su Batman #1 (data di copertina marzo 1949) in cui la vediamo, travestita da signora di mezza età, compiere un audace furto di gioielli per poi fuggire dopo aver "stregato" un Batman che addirittura sembra impedire a Robin di catturare la ladra nota solo come The Cat. 

Come la maggior parte dei personaggi originali del mito batmaniano la sua genesi è attribuita a Bob Kane ma in realtà anche Bill Finger avrebbe contribuito in maniera decisiva. Nello specifico, i due autori si ispirarono ai personaggi femminili e alle femme fatales dei pulp magazines e delle prime strisce sindacate; quando poi si trattò di dare un aspetto al personaggio Kane, grande appassionato di cinema, indicò a Finger come modello tre attrici in particolare Jean Harlow, Hedy Lamarr e Ruth Steele (cugina dello stesso Kane).

Riguardo Catwoman, Bob Kane articolò nella sua biografia Batman and Me che voleva trovare un animale da contrapporre al pipistrello. Pensò ai gatti come rappresentazione dell'indole femminile (Kane nel libro non si esprime in maniera troppo lusinghiera nei confronti del gentil sesso) sempre imprevedibile e spesso distaccata.

The Cat, ora Catwoman, ricompare in Batman #2 fuggendo nuovamente dal Dinamico Duo. In Batman #3 è a capo, con un pesante costume che comprende una maschera di pelliccia dalle fattezze feline, del Diamond Syndicate, una organizzazione criminale dedita al furto di diamanti. Piccola curiosità In All- Star Squadron #3 (data di copertina settembre 1984) ma ambientato nel 1941, la felina fatale viene ingaggiata per la modica cifra di 100.000 dollari da Ian Karkull affinché uccida l'attore Ronald Reagan, futuro presidente degli Stati Uniti, sul set di Delitti senza Castigo.

La tensione fra Catwoman e Batman viene alimentando dalla infatuazione di Selina Kyle per Bruce Wayne: i due ovviamente non sanno dei rispettivi alter-ego. Questo non impedisce a Catwoman di tentare un colpo a Villa Wayne, furto sventato da Batman e Robin che finalmente riescono a consegnare alla giustizia la ladra (su Batman #22, data di copertina aprile 1944). Ricomparirà, dopo aver finto la sua morte e più agguerrita che mai, su Batman#35 (data di copertina giugno 1946) con un nuovo look che ricorda vagamente quello di Batman: vestito con gonna lunga e mantello viola e verde e un cappuccio dalle inequivocabili orecchie feline che le copre parte del volto.

Dopo una serie di rocamboleschi furti e crimini e una nuova evasione, propiziata da guanti dagli artigli affilatissimi che le permisero di tagliare le sbarre e scalare il muro di cinta, Catwoman prova a dimostrarsi una delle criminali più letali della storia. Finalmente e con un twist davvero inaspettato su Batman #62 (data di copertina dicembre 1950) apprendiamo le origini Golden Age di Catwoman. Durante un inseguimento con Batman, la ladra viene colpita alla testa facendo riaffiorare alcuni ricordi: Selina Kyle era una assistente di volo che aveva perso la memoria dopo essere sopravvissuta ad un incidente aereo. Il perché si fosse dedicata poi al crimine è attribuito ad un bizzarro effetto collaterale della stessa amnesia.

Ora riformata, Catwoman diventa una preziosa alleata del Dinamico Duo, rivelando anche la sua identità al Cavaliere Oscuro, e salvando anche suo fratello Karl dalle grinfie del malavitoso Whale Morton dopo che questi aveva adottato l'identità del King of the Cats. L'idillio dura fino a Detective Comics #203 (data di copertina gennaio 1954) dove, sfidata ad un altro criminale, Catwoman decide di provare le sue abilità almeno fino a quando non le viene chiesto di uccidere Batman cosa che, ovviamente, si rifiuta di fare. Le sue ultime due apparizioni nella Golden Age sono su Batman #84 (data di copertina giugno 1954) e Detective Comics #211 (data di copertina settembre 1954) dopodiché DC darà a Catwoman il meritato riposo per circa un decennio molto probabilmente per evitare di incappare nelle censure del Comics Code Authority riguardanti i personaggi femminili.

Con la Silver Age le vicende di Catwoman si sdoppiano come quelle di molti altri personaggio proseguendo parallelamente fra Earth-Two (Terra designata per ospitare gli eroi della Golden Age) ed Earth-One (quella degli eroi più "moderni). Su Earth-Two gli eventi proseguono seguendo quelli di Batman #69 (data di copertina febbraio 1952): Bruce e Selina continua la loro relazione dando alla luce Helena. Il loro matrimonio viene mostrato retroattivamente su DC Super-Stars Vol. 1 #17 (data di copertina dicembre 1977) quando contestualmente Helena deciderà di seguire le orme del padre adottando il nome di battagli di Huntress su All-Star Comics Vol. 1 #69 (data di copertina dicembre 1977) per vendicare l'assassinio proprio della madre da parte di "Silky" Cernak. Il malavitoso aveva ricattato Selina con una foto falsa che la ritraeva mentre uccideva un poliziotto costringendola a riprendere la vita criminale, ma in una successiva colluttazione, nel tentativo di far confessare Silky, Catwoman era stata ferita ed era precipitata morendo a causa delle ferite riportate.

La Catwoman di Earth-One invece verrà reintrodotta in Superman's Girl Friend, Lois Lane Vol. 1 #70 (data di copertina novembre 1966). Con un nuovo look, costume squamato verde smeraldo e maschera domino gialla (look che verrà ripreso anche nella prima interazione animata del personaggio in The Batman/Superman Hour), la felina fatale cercherà di assassinare il Pinguino. Un altro cambio di look (il meno conosciuto forse) il così detto pirate outfit (corpetto nero, stivaloni con fibbie che verrà ripreso per la realizzazione della action doll Mego nel 1974) catapulta Catwoman insieme a Diana Prince (l'ex-Wonder Woman) nel mondo fantastico di Nehwon.

Tornata a Gotham, e ripreso il suo look classico, Catwoman sarà fra i villain che cercherà di attribuirsi il merito di aver ucciso Batman nel mitico Batman #291 (data di copertina settembre 1977). Il rapporto Silver Age fra Batman e Catwoman è quello di due amanti gelosi o meglio la felina fatale sarà spesso gelosa delle varie figure femminili che ruotano intorno al Cavaliere Oscuro come Batgirl, Talia Al Ghul e Vicky Vale. Questo non impedirà a Selina Kyle di avvicinarsi sentimentalmente a Bruce Wayne e intraprendere un percorso di redenzione, iniziato su Batman #308 (data di copertina febbraio 1979), che però sarà costellato da malintesi con Batman e alcune missioni che la porteranno ancora una volta lontano da Gotham: in Egitto per affrontare Catman su Batman #322 (data di copertina aprile 1980) poi in Cina e su Infinity Island sulle tracce di Talia in Batman #333-335 (data di copertina marzo-maggio 1981) e in Louisiana sulle tracce di sua sorella evasa di prigione su The Brave and the Bold Vol. 1 #176 (data di copertina luglio 1981).

Il percorso di redenzione culminerà poi nella rivelazione di The Brave and the Bold #197 (data di copertina aprile 1983) dove Selina confessa di non aver mai sofferto di amnesia e di non essere mai stata una assistente di volo, bensì semplicemente una donna intrappolata in un matrimonio con un uomo violento e attaccato al denaro. Dopo aver deciso di lasciarlo, Selina dovette scassinare la sua cassaforte per riprendersi i suoi gioielli. Dopo aver dimostrato una certa manualità con gli arnesi da scasso, Selina decise di intraprendere la carriera criminale adottando l'identità di The Cat prima e Catwoman poi che l'avrebbero portata ad incontrare Batman. Curiosità: quando Batman incontra The Cat per la prima volta quest'ultima è già in attività da circa due anni.

Dopo essere stata bloccata a Chicago per un certo periodo, assumendo l'identità di un'altra donna per scagionarsi da una accusa di omicidio in Batman Vol. 1 #350 (data di copertina agosto 1982), il ritorno a Gotham coinciderà con l'arrivo inesorabile di Crisi sulle Terre Infinite e con Batman #400 (data di copertina ottobre 1986) per un ultima missione al fianco di Batman. Piccola curiosità: molte delle storie degli anni '70 con protagonista Catwoman verranno considerate spurie a posteriori e non collocate ufficialmente né su Earth-One né su Earth-Two ma su una "Terra di riserva" denominata Earth-B.

Ritroviamo Catwoman in Anno Uno (Batman Vol. 1 #404, data di copertina febbraio 1987): Frank Miller e David Mazzucchelli rivoluzionano Selina che da femme fatale e raffinata protagonista dell'alta società gothamita diventa abitante, e testimone, delle brutture della parte peggiore della città. Anche la sua professione è equivoca: è una dominatrix e, seppur mai confermato ufficialmente, sembra essere a tutti gli effetti una prostituta. Ispirata dall'arrivo di Batman in città, Selina abbandona insieme alla piccola Holly Robinson le grinfie del suo protettore Stan per intraprendere una più fruttuosa carriera di ladra.

Il cambiamento è radicale e il nuovo background del personaggio è più drammatico di quello delle versioni precedenti tanto da essere espanso in una miniserie omonima del 1989 firmata da Mindy Newell e J.J. Birch in cui viene narrato il passato di Selina, la lenta ma inesorabile trasformazione in Catwoman e soprattutto viene introdotta sua sorella Maggie, una suora. Proprio in questa miniserie apprendiamo che la piccola Selina è finita in un orfanotrofio dopo il suicidio della madre e la morte per alcolismo del padre e che è stata addestrata al combattimento da Ted Grant ovvero il Wildcat della Justice Society of America.

Catwoman inizia quindi ad apparire regolarmente nelle testate batmaniane e, con l'enorme popolarità guadagnata dal personaggio grazie all'interpretazione di Michelle Pfeiffer in Batman Returns, si guadagna una propria serie regolare che parte nel 1993 caratterizzata dalle matite di Jim Balent che rivisita il look della felina fatale donandole il peculiare costume viola. Le trame sono varie e non tutte brillantissime: da furti spettacolari a missioni internazionali come mercenaria prezzolata, bisogna attendere circa una ventina di numeri per avere trama più concrete ovvero con l'arrivo ai testi di Chuck Dixon. È però Devin Grayson a confezionare forse il miglior arco narrativo della serie intitolato I'll Take Manhattan (Catwoman Vol. 2 #66-70 data di copertina marzo-agosto 1999) in cui Catwoman cerca la scalata a CEO delle Rudolf Industries, un conglomerato newyorkese con legami con la Mafia.

Negli anni '90 Catwoman diventa parte integrante dei grandi archi narrativi batmaniani degli anni '90, da Contagio a Terra di Nessuno, mentre la sua serie regolare terminerà con il #94. Dopo essere stata esposta al gas dello Spaventapasseri, Selina mostra gravi disturbi di personalità (crederà di essere sua sorella Maggie) scomparendo improvvisamente forse uccisa da Deathstroke. Curiosità: con l'evento Ora Zero vengono retroattivamente modifiche le origini di Selina eliminando i riferimenti alla prostituzione di Anno Uno. Nel mezzo però Catwoman era stata protagonista di due capisaldi batmaniani ovvero Il Lungo Halloween e Vittoria Oscura il cui apprezzatissimo team creativo composto da Jeph Loeb e Tim Sale sviluppa una suggestione legata al personaggio: possibile che Selina Kyle sia la figlia di Carmine Falcone, uno dei boss della malavita di Gotham?

Catwoman: Vacanze Romane (Catwoman: When in Rome in originale) miniserie di 6 numeri viene pubblicata nel 2004 mentre Ed Brubaker e il leggendario Darwyn Cooke avevano iniziato a ricostruire, partendo dalla conclusione della serie regolare, un nuovo entusiasmante status quo per Catwoman. Nelle storie di appendice di Detective Comics #759-762 la ritroviamo a Gotham con il mitico detective privato Slam Bradley sulle sue tracce, il perché Selina sia tornata in città e soprattutto dove sia stata viene svelato nel one-shot Catwoman: Selina's Big Score (data di copertina settembre 2002) in cui viene ricostruito un colpo, fallito, in Marocco.

Con un nuovo look, e il pubblico nuovamente interessato al personaggio, DC vara una nuova serie regolare dai toni noir e raffinati con protagonista Catwoman. Selina si stabilisce nell'East End ritrovando la vecchia amica Holly Robinson ma anche inimicandosi alcuni pericolosi residenti come Maschera Nera con cui inizierà una lunga battaglia. Questa serie durerà ben 83 numeri ed i suoi avvenimenti si intrecceranno con quelli di Hush, in cui Batman rivelerà la sua identità a Selina per la prima volta in era post-Crisi, Crisi di Identità e Crisi di Coscienza (l'arco narrativo ad esso collegato di JLA) in cui si scopre che la redenzione di Catwoman potrebbe essere stato il frutto di un intervento magico di Zatanna. Con l'East End assediato da villain e malavitosi, Selina è costretta dapprima a fingere la sua morte, con l'aiuto di Clayface, e poi a dare un segnale forte ai suoi avversari uccidendo Maschera Nera.

Questo avviene in concomitanza con l'evento Crisi Infinita dopo il quale ritroveremo Selina radicalmente cambiata. Sotto il marchio Un Anno Dopo (tutte le testate DC dopo quell'evento saltarono un anno di storie raccontato nella serie settimanale 52) ritroviamo Holly Robinson nei panni di Catwoman e Selina madre di una bambina di nome Helena. Dopo aver salvato Holly, accusata dell'omicidio di Maschera Nera, e essersi infiltrata fra le Amazzoni di Bana-Mighdall su richiesta di Batman, Selina decide di dare in adozione Helena (di cui non viene rivelato il padre) e di farsi cancellare la memoria da Zatanna. Tuttavia la maga le confessa che può cancellare solo il ricordo della figlia ma non il suo rinnovato percorso di redenzione.

I sentimenti di Selina nei confronti di Batman iniziano a riaffiorare e ad approfittarne è Hush il quale la cattura e le asporta il cuore recuperato, e rimesso al suo posto, non senza fatica da Batman, Dr. Mid-nite e Mr Terrific nell'arco narrativo Il Cuore di Hush (Detective Comics #846-850, data di copertina settembre 2008-gennaio 2009). Successivamente si allineerà con le Gotham City Sirens e, dopo aver preso sotto la sua ala protettrice la giovane Kitrina, figlia di Alberto Falcone, come Catgirl, Catwoman si schiererà definitivamente al fianco di Batman e della sua Batman Incorporated.

Il reboot New 52 ci riconsegna una Catwoman nei suoi primi anni di attività e che ovviamente non conosce l'identità segreta di Batman. Questo però non le impedisce di intrattenere una relazione con il Cavaliere Oscuro, una particolarmente bollente visto che la nuova serie parte proprio con la prima scena di sesso in assoluto fra i due. Durante i New 52, Catwoman entrerà a far parte anche della Justice League of America, la squadra governativa costruita da Amanda Waller, mentre sulla Terra parallela Earth-2, Selina e Bruce hanno dato alla luce Helena ovvero Robin diventata poi la Cacciatrice in un evidente richiamo alle storie Silver Age. Le origini di questa Catwoman sono evidentemente ispirate a quelle viste in Batman Returns così come raccontato in Catwoman Vol. 4 #0. 

Più interessante è sicuramente la parte finale dell'era New 52 per il personaggio cioè quando ai testi arriva Genevieve Valentine e alle matite l'italiano David Messina. Lasciatasi alle spalle la sessualizzazione dei numeri precedenti baciata dalle sinuose matite di Guillem March, il team creativo riprende la narrazione sfruttando le rivelazioni di Batman Eternal in cui viene confermato che Selina è effettivamente la figlia del boss Rex Calabrese. In Catwoman Vol. 4 #35-46 Selina diventa prende il controllo delle attività criminali della famiglia Calabrese divenendone la Madrina e lasciando il titolo di Catwoman a Eiko Hasigawa, giovane membro di una famiglia rivale, con la quale sembra intraprendere anche una relazione che però non verrà mai approfondita perché una abile manovra dei suoi rivali toglierà a Selina il ruolo di Madrina costringendola a riprendere il manto di Catwoman.

Questo avviene in concomitanza con il rilancio Rebirth. Ritroviamo Catwoman come parte integrante e fondamentale delle trame intessute da Tom King per la sua controversa gestione di Batman che, nella loro profonda analisi psicologica del Cavaliere Oscuro, mettono in primo piano la turbolenta relazione fra i due. Queste trame culmineranno poi con l'annunciato matrimonio mai celebrato che darà il via alla nuova serie regolare con protagonista la felina fatale che lascerà Gotham per Villa Hermosa (California) salvo poi ritornare a Gotham per l'arco narrativo La Città di Bane. Questa serie è attualmente ancora in corso di pubblicazione.

Le nuove origini di Catwoman riprendono quelle di Anno Uno: Selina ha perso i genitori molto piccola ed è stata ospite dell'orfanotrofio Thomas and Martha Wayne Home For the Boys and Girls of Gotham. Quando incontriamo la felina fatale per la prima volta su Batman Vol. 3 #9 è accusata dell'omicidio dei 237 terroristi che hanno distrutto proprio quella struttura. Indagando sul caso Batman scopre che in realtà l'omicidio non è stato commesso da Selina ma da Holly Robinson che si rivelerà poi manipolata da Bane.

In Batman Vol. 3 Annual #2 (data di copertina gennaio 2018) Bruce e Selina ricordano il loro primo incontro. Bruce sostiene che sia stato su uno yacht durante un colpo, Selina invece ricorda il loro primo incontro per le strade dell'East End come visto in Anno Uno. L'albo poi si chiude con una sequenza in prolessi con i due sposati e invecchiati insieme in un evidente richiamo alle storie della Silver Age. Questo filone narrativo è stato poi ripreso dall'autore nella serie in 12 albi Batman/Catwoman.

Joelle Jones ha disegnato sia l'abito da sposa di Selina che il nuovo costume indossato da Catwoman nella sua attuale serie regolare. Inoltre è stata la prima autrice in assoluto a scrivere e disegnare Catwoman.

Dopo gli eventi di La Città di Bane, Batman e Catwoman promettono di non incontrarsi per un anno. I due infatti si incontrato solo agli inizi di Fear State, attualmente in corso di pubblicazione sul mensile Batman di Panini DC Italia, mentre nel'arco narrativo precedente, Joker War, Catwoman aveva cercato di preservare la fortuna di Bruce Wayne spostandola in un luogo sicuro ma senza successo.

Catwoman: i fumetti essenziali

Come detto in apertura, Catwoman fa la sua prima apparizione come The Cat in Batman #1, albo storico che è stato ristampato in svariate occasioni da diverse case editrici e in diversi formati. Se voleste recuperarlo il consiglio è quello di tuffarvi nel volume Il Grande Libro di Catwoman edito da Panini DC Italia che trovate su Amazon. Si tratta di un ottimo volume antologico soprattutto per la scelta delle apparizioni Pre-Crisi (ma non solo) della felina fatale inserite che forniscono una discreta panoramica sulle sue versioni Golden e Silver Age.

Anno Uno di Frank Miller & David Mazzucchelli

È davvero quanto Anno Uno, caposaldo della letteratura batmaniana e della letteratura a fumetti mondiale, funga da racconto di origini ancora incredibilmente valido e attuale non solo per il Cavaliere Oscuro ma anche per una serie di personaggi importantissimi del suo universo narrativo fra cui anche Catwoman. C'è da sottolineare come proprio Selina Kyle sia uno dei personaggi che viene maggiormente investito e per certi versi stravolto dall'approccio grim'n'gritty di Frank Miller che la sradica dagli ambienti dell'alta società tipici della Golden Age e catapultandola nella parte peggiore della città e con un mestiere decisamente particolare con cui si guadagna da vivere.

Non si tratta di un vezzo dell'autore. Se Batman e Gordon sono idealmente risvolti di una stessa medaglia, Selina rappresenta lo sguardo della persona "comune" sulle vicende. Quello della dominatrix è una metafora, dirompente, del ruolo che Selina Kyle ha in Anno Uno. La sopravvivenza nella giungla urbana di Gotham è fatta di compromessi ma anche di assertiva attenzione a quello che succede intorno a sé stessi e agli altri. Selina non lavora sulla strada, lavora con la strada: colleziona voci e dicerie, estorce segreti e pondera il da farsi. In una città dominata dalla corruzione quindi Selina rappresenta colei la quale non vive passivamente la situazione mentre il suo alter-ego Catwoman è lo strumento per affermare un proprio individualismo, tipicamente ottantiano, ma in cui è impossibile non rintracciare quelle pulsioni a-là Robin Hood che invece Batman si era, sin dalla primissima pagina del racconto, lasciato decisamente alle spalle.

David Mazzucchelli ripensa radicalmente il look di Selina Kyle ancora prima che quello di Catwoman. Capelli corti, carnagione olivastra, fisico longilineo e scattante: si tratta senz'altro di un canone femminile tipicamente anni '80 e lontano da quello tipico della femme fatale a cui, per decenni, aveva aderito il personaggio.

Vacanze Romane di Jeph Loeb & Tim Sale

Dopo averla introdotta in maniera spettacolare ne Il Lungo Halloween e averla ripresa in Vittoria Oscura, l'apprezzatissimo team creativo composto da Jeph Loeb e Tim Sale torna sulla proverbiale "scena del crimine" dando seguito a quello che narrativamente avevano solo lasciato intendere precedentemente: Selina Kyle è davvero la figlia di Carmine Falcone? Selina quindi si imbarca in una ricerca che, insieme a l'Enigmista, la porta alle origini della famiglia mafiosa di Gotham e soprattutto a Roma! L'ambientazione ovviamente non può che incuriosire soprattutto noi lettori italiani per una storia che effettivamente non delude.

Si tratta infatti di un noir con venature hard boiled, raffinatissimo e sensuale ricco di azione e colpi di scena che portano Catwoman ad essere accusata dell'omicidio del "Capo di Capi" dei Falcone italiani (il virgolettato è legato alla dicitura che si trova negli albi originali ricchi di un italiano davvero maccheroni e molto "guido") in una difficoltosa ricostruzione di un passato sepolto fra usanze mafiose dimenticate e gli immancabili giochi di potere per la scalata al vertice della cosca.

Da notare l'eccellente prova Dave Stewart che, su una progressiva stilizzazione dello stile di Tim Sale, dona con i suoi acquerelli una profondità e atmosfera sospesa nel tempo alla storia quasi a voler rimarcare una differenza fra Vecchio e nuovo Mondo, fra la Mafia di Gotham e quella romana. Per questi motivi Vacanze Romane è forse il graphic novel definitivo su Catwoman.

Vacanze Romane è stato proposto in diversi formati da diversi editori della DC in Italia nel corso degli ultimi anni. Effettivamente manca ancora una ristampa da parte di Panini DC Italia che potrebbe non tardare ad arrivare in concomitanza di The Batman.

Selina's Big Score & Detective Comics #759-762 di Ed Brubaker, Darwyn Cooke e AA.VV.

L'aver lanciato una serie regolare dedicata al personaggio nel 1993 fu un fatto eccezionale non solo per la DC ma anche per tutto il panorama fumettistico che, ancora dominato da un pubblico composto da lettori per lo più di sesso maschile, preferiva soprattutto in quegli anni ipersessualizzare le eroine. Fra alti e bassi la serie durò ben 94 numeri e, come detto qualche paragrafo più su, si concluse con l'apparente morte di Catwoman. Su queste premesse Ed Brubaker e il grande Darwyn Cooke rilanciarono la felina fatale nel nuovo millennio... guardando al passato.

Selina Kyle vuole ricostruirsi una vita e accetta di partecipare ad una grandiosa rapina. Un colpo in Marocco che fallisce (Catwoman: Selina's Big Score) costringendola a rientrare a Gotham dove però sulle sue tracce c'è il detective privato Slam Bradley (Detective Comics #759-762). Se il primo è a tutti gli effetti un graphic novel, le seconde sono storie di appendice che preparano il terreno al lancio di una nuova serie regolare: le influenze sono ancora una volta il noir, il crime e l'hard boiled con evidentissimi riferimenti al Parker di Richard Stark (particolarmente caro proprio a Darwyn Cooke autore di una eccellente riduzione a fumetti dei romanzi). Si tratta di una manciata di storie intriganti per costruzione e narrazione, impreziosite dalle caratteristiche matite di Cooke, ma non solo, e che costituiscono un eccellente starting point per qualsiasi tipo di lettore.

Trovate queste storie nel primo volume della riproposta integrale del ciclo di Ed Brubaker attualmente in corso di pubblicazione da parte di Panini DC Italia.

Catwoman di Ed Brubaker & AA.VV.

Nella storia dei comics supereroistici è difficile indicare una ed una sola gestione fondamentale di ogni personaggio: tanti autori, una storia quasi centenaria per DC in particolare, diverse sensibilità, diversi stili grafici e non solo. Catwoman è l'eccezione che conferma la regola. Non bisogna infatti indugiare nell'indicare la lunga gestione firmata da Ed Brubaker come quella definitiva sul personaggio.

Brubaker ha la possibilità di ricostruire il personaggio unendo quindi l'anima più crime con le radici da antieroina che si erano timidamente mostrate negli anni '70. Come tutte le grandi gestioni che si rispettino poi, l'autore costruisce intorno al personaggio un microcosmo credibile e vitale, recuperando personaggio come la sorella Maggie o Holly Robinson, ma soprattutto dando a Catwoman una vera e proprio nemesi in Maschera Nera.

Ci sono storie plot drive, altre character driven. La Catwoman di Ed Brubaker rientra decisamente in questa seconda categoria dando tridimensionalità a Selina in una girandola di avvenimenti che, apparentemente simili e legati al controllo dell'East End di Gotham soprattutto, nascondono in realtà sottili riflessioni sulla natura umana. Azzardando un paragone la Catwoman di Ed Brubaker è paragonabile al cult televisivo The Wire.

Come detto poco sopra, Panini DC Italia ha iniziato la riproposta integrale del ciclo firmato da Ed Brubaker già pubblicato, seppur in maniera frammentaria e in diversi formati, dai precedenti editori DC italiani.

Hush di Jeph Loeb & Jim Lee

In quella che è la storia moderna più famosa in assoluto di Batman, Catwoman gioca un inedito ruolo che ne influenzerà tutta o quasi la successiva vita editoriale. Hush di Jeph Loeb e Jim Lee rimane ancora oggi delle migliori storie per affacciarsi al mondo del Cavaliere Oscuro e più in generale dei comics e per la prima volta nell'era moderna il Cavaliere Oscuro decide di rivelare i suoi sentimenti e la sua identità a Catwoman. Narrativamente è uno snodo importante della trama e che per certi versi tradisce la struttura stessa del lungo arco narrativo tutta incentrata sulla detection e proprio sulla scoperta dell'identità segreta di Batman.

Se narrativamente Loeb è bravissimo a riassorbire questa contraddizione, spostando con solerzia Catwoman dalla parte dei buoni rendendola bersaglio di Hush, è impossibile non notare anche il carattere estremamente romantico con cui la relazione subisce una brusca accelerata per poi subire, a sorpresa, un altrettanto brusco stop alla fine dell'arco narrativo stesso. Lo scrittore cambia tutto per non cambiare nulla in definitiva eppure riesce a gettare un seme che verrà colto in maniera diversa e da diversi scrittori negli anni successivi.

È interessante infine notare come Loeb porti a compimento quel corteggiamento accennato ne Il Lungo Halloween e Vittoria Oscura inoltre in Hush gioca sapientemente anche con la tradizione: lo scontro nella Batcaverna fra Robin e Catwoman è un evidente omaggio ai primi incontri fra il Cavaliere Oscuro e la felina fatale in cui Robin veniva spesso ostacolato nella cattura della ladra proprio dal suo mentore affascinato dalla femme fatale.

Ci sono diverse storie che meritano una menzione d'onore. Andando in ordine cronologico, partendo dalla Bronze Age, è interessante recuperare il lungo arco narrativo che parte da Batman Vol. 1 #308 e culmina con Batman Vol. 1 #323 (albo intitolato enfaticamente Shadow of the Cat): a differenza di quanto accaduto in precedenza Selina è intenzionata per la prima volta davvero a lasciarsi alle spalle la sua vita criminale inoltre la relazione con Bruce Wayne viene estesa a più di un semplice flirt di un singolo albo. Tutto questo mette in difficoltà Batman che si ritrova a dover indagare su una serie di rapine che sembrano recare la inequivocabile firma di Catwoman. Per la prima volta inoltre proprio Catwoman assume i connotati di quello che circa un decennio più tardi verrà definito antieroe. Trovate queste storie in Batman Classic 2 - 5 editi da RW Lion.

Per ampliare quanto letto in Anno Uno è d'uopo recuperare la già citata miniserie di 4 numeri del 1989 firmata da Mindy Newell e J.J. Birch che venne pubblicata in Italia in appendice al mensile Green Arrow della Play Press nei numeri 8-11 (data di copertina novembre 1990-febbraio 1991). Per quanto riguarda la storica serie disegnata da Jim Balent invece, uno degli archi narrativi migliori è sicuramente quello scritto da Chuck Dixon che si snoda in Catwoman Vol. 2 #15-19 (data di copertina marzo-luglio 1995) in cui Catwoman, dopo un colpo fallito, viene catturata e costretta ad una serie di missioni oltreoceano da una misteriosa agenzia governativa. Anche questa manciata di albi è edita in Italia: trovate i primi 4 albi in appendice al quindicinale Batman della Play Press e più precisamente nei numeri 3, 5, 6/7 mentre l'ultimo albo inaugurò il mensile flipbook Catwoman/Wonder Woman varato sempre da Play Press nell'aprile del 1996.

Facendo un salto importante, in epoca più recente, è interessante recuperare le già citate Il Cuore di Hush (la trovate in volume edita da RW Lion) e l'ultima parte della serie New 52 che RW Lion propose in volumi brossurati. A dispetto della sua convoluta genesi, che passa come detto poco sopra per il lungo corteggiamento e il matrimonio fallito con Bruce Wayne, la serie regolare Catwoman attualmente in corso di pubblicazione per Panini DC Italia, è un'ottima lettura e, a patto che conosciate anche a grandi linee le premesse, anche un discreto starting point.

Catwoman negli altri media

Catwoman sarà l'unica conturbante villain di Batman, la serie TV degli anni '60, rappresentando una nemica insidiosa per il Cavaliere Oscuro di Adam West che mancherà di far trasparire dal piccolo schermo l'attrazione fatale per la felina. Ad interpretarla saranno Julie Newmar nelle prime due stagioni e Eartha Kitt nella terza. Proprio alla Newmar inoltre si deve il design nero del costume che inizialmente doveva essere più simile a quello visto nei fumetti tradizionalmente verde e viola. Il costume era inoltre realizzato in lurex. Ci sarà anche una terza attrice che presterà il volto alla felina fatale, nel film del 1966 infatti sarà Lee Meriwether ad interpretarla.

Quello di Catwoman in Batman è uno degli esempi più fulgidi di come la televisione dell'epoca funzionasse in maniera radicalmente diversa rispetto ad oggi sia a livello professionale che narrativamente. In questo senso il come o perché le attrici si avvicendarono non è stato mai di fatto rivelato inoltre il personaggio non ha né una backstory né un alter-ego civile sullo schermo: Catwoman è cristallizzata nella sua identità criminale o nel suo alias Miss Kitka e di Selina Kyle non c'è traccia.

Catwoman compare, interpretata da Maggie Baird, durante alcune sequenze in analessi nella oscura serie TV Birds of Prey del 2002. Tornerà poi in televisione come uno dei personaggi principali della serie TV Gotham. Sarà interpretata prima da Camren Bicondova e poi, in versione adulta, da Lili Simmons. 

Al cinema invece Catwoman tornerà nel 1992 nel cult Batman Returns con l'iconica interpretazione di Michelle Pfeiffer. Tuttavia l'attrice non fu la prima scelta per il ruolo inizialmente fu scelta Annette Bening ma l'attrice rimase incinta poco prima dell'inizio delle riprese. Fu quindi Sean Young ad autoproporsi (con una prorompente audizione fatta con un costume confezionatosi a mano) memore anche del ruolo di Vicky Vale perso a causa della frattura di una clavicola, e dopo aver valutato fra le altre Nicole Kidman, Madonna, Jennifer Beals, Lorraine Bracco e Demi Moore alla fine la scelta ricadde su Michelle Pfeiffer. L'attrice mostrò subito grande familiarità con il personaggio e convinse Burton soprattutto per la sua fisicità compresa quella con la frusta essendosi allenata con vari campioni di kickboxing e con vari domatori esperti.

Le origini cinematografiche della Catwoman di Tim Burton sono parzialmente ispirate a quelle Golden Age ma comunque profondamente rimaneggiate. Selina Kyle è la sbadata segretaria di Max Shreck che scopre per puro caso i piani criminali del magnate il quale decide di liberarsene spingendola giù da una finestra. La ragazza sopravvivrà, o verrà rianimata, da un gruppo di gatti randagi facendo emergere una personalità aggressiva, spregiudicata e conturbante tanto da fabbricarsi un costume e adottare una nuova identità con cui vendicarsi.

La Pfeiffer si immedesimò così tanto nella parte di Catwoman che non esitò a mettersi in bocca un vero uccellino nella scena a metà film che la vede protagonista con il Pinguino. Per l'attrice furono realizzate circa 60 tute di latex su misura dal costo di circa 1000 dollari l'una assolutamente impossibili da indossare: la Pfeiffer infatti doveva cospargersi completamente di talco per riuscire ad indossare la tuta da cui poi veniva aspirata l'aria per risultare aderente. Una volta indossata poi la tuta veniva dipinta con una speciale vernice a base siliconica per donarle la sua caratteristica lucentezza. Il cappuccio era stretto e soffocante, inoltre l'attrice, una volta indossata la tuta, non poteva espletare i suoi bisogno costringendola a tenere il costume anche fino a 14 ore al giorno durante le riprese.

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L'unica scena non girata completamente dall'attrice fu la scena finale (quella in cui Catwoman si rivolge al Batsegnale) questo perché si decise di aggiungere la scena dopo la fine delle riprese (al suo posto nel costume c'è la sua controfigura).

L'aggiunta della scena fu dettata dal fatto che il personaggio aveva ottenuto responsi estremamente positivi nelle proiezioni in anteprima tanto da convincere Warner Bros. a dare via libera non solo ad un terzo film su Batman ma anche ad uno spin-off su Catwoman. Burton avrebbe dovuto supervisionare il progetto con la Pfeiffer che sarebbe tornata come protagonista. Il film avrebbe avuto un tono più leggero e le sue vicende si sarebbero svolte subito dopo la fine di quelle di Batman Returns con Selina in cerca di pace e tranquillità in un resort nel mezzo del deserto insieme ad altri eroi ed eroine.

Daniel Waters consegnò la bozza della sceneggiatura il 6 giugno del 1995, il giorno dell'uscita di Batman Forever. La scarso riscontro di critica e pubblico sul terzo capitolo fece rapidamente rivedere i piani per il franchise batmaniano al cinema. Lo spin-off su Catwoman subì vari rimaneggiamenti, perse Michelle Pfeiffer come protagonista (sostituita ad un certo punto da Ashley Judd) finendo poi nel dimenticatoio. Parte di quello script fu utilizzato poi per il disastroso film omonimo del 2004 con Halle Berry.

Catwoman, la pellicola del 2004, con Halle Berry è considerato unanimemente il peggior cinecomics di sempre. I motivi sono molteplici: dalla sceneggiatura rimaneggiata più e più volte sin dal 1995 ad una produzione frettolosa per rispettare una uscita obbligata (il film sostituì il reboot supermaniano del 2004 cancellato) fino all'aspetto più grottescamente evidente cioè non è ispirato in alcun modo al materiale originale. Grottesco perché il regista Pitof ammise pubblicamente di non volersi ispirare né ai fumetti né alle precedenti versioni del personaggio sia televisive che cinematografiche.

Il risultato fu un flop al botteghino (un guadagno di soli 82 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 100 milioni di dollari esclusa la promozione, incassò che comunque fu sufficiente a far segnare il miglior incasso di sempre per un cinecomics con una protagonista femminile fino al 2017 quando fu scalzato da Wonder Woman) e un personaggio, quello della protagonista Patience Phillips, che passerà completamente sottotraccia.

Nel film Patience, timida ricercatrice, viene uccisa dal suo capo Laurel Hedare (Sharon Stone) dopo aver scoperto che l'ultimo prodotto dell'omonima azienda farmaceutica è dannoso per l'uomo. Patience, come la Pfeiffer prima di lei, verrà salvata dal tempestivo intervento del gatto Midnight, messaggero del dio egizio Bast, il quale le conferirà poteri felini e l'immancabile iniezione di autostima per poter adottare l'identità della vigilante Catwoman e dare la caccia alla Hedare.

Fu Christopher Nolan nell'ultimo capitolo della sua trilogia, Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno, a reintrodurre Catwoman al cinema scegliendo la sofisticata Anne Hathaway per il ruolo di Selina Kyle (fra le altre attrici in lizza ci furono anche Natalie Portman, Keira Knightley, Kate Mara, Gemma Arterton, Blake Lively e Lady Gaga). Pur non brillando per caratterizzazione né per tempo sullo schermo, la Catwoman della Hathaway è una raffinata ladra dal look tecnologico (le orecchie del suo costume sono dei visori) evidentemente ispirata alla sua controparte fumettistica che si lascia alle spalle il ruolo di femme fatale optando invece per quello di alleata (seppur riluttante all'inizio del film) ancora prima che di interesse amoroso rivelato solo nel suggestivo finale.

Come detto in apertura invece nel nuovo The Batman ad interpretare Selina Kyle sarà Zoë Kravitz. Fra le altre attrici in lizza per il ruolo ci sono state anche Zazie Beetz, Alicia Vikander, Ana de Armas, Ella Balinska e Eiza González.

Catwoman ovviamente compare nella maggior parte degli adattamenti animati dedicati a Batman e in numerosi film animati ambientati nell'Universo DC. Il suo esordio animato è datato 1968 in The Batman/Superman Hour doppiata da Jane Webb con un look simile a quello dei fumetti ma più stilizzato. In The New Adventures of Batman invece la felina fatale, doppiata da Melendy Britt, adotterà un inedito costume giallo e arancione con testa di gatto sul petto.

Influenzata da Batman Returns sarà ovviamente la Catwoman di Batman The Animated Series doppiata da Adrienne Barbeau. Il costume è una rivisitazione dark déco di quello realizzato per la Pfeiffer mentre interessante è la caratterizzazione di questa felina fatale animata: pur non godendo di un vero e proprio retelling delle sue origini, Selina Kyle è descritta come una personalitò mondana che si occupa di diritti degli animali. Il look del personaggio verrà poi radicalmente rivisitato, non in maniera brillante bisogna ammetterlo, per The New Batman Adventures. 

Piccola curiosità: sempre sulla scia del successo della versione cinematografica e grazie all'ottimo riscontro nelle prime apparizioni nella serie animata fu messo in cantiere uno spin-off animato su Catwoman (insieme ad uno su Nightwing) che però non fu mai realizzato.

Fra le versioni animate di maggior rilievo da segnalare quella di Gina Gershon in The Batman (la serie animata del 2004) e quella di Sanaa Lathan in Harley Quinn. Da segnalare anche che in Batman: The Brave and the Bold (la serie animata del 2008) il personaggio, doppiato da Nika Futterman, tornerà al suo look Golden Age.

Moltissime attrici illustri hanno prestato la voce a Catwoman nei film animati. Eliza Dushku in Batman: Year One e nel corto DC Showcase: Catwoman; Jennifer Carpenter in Gotham by Gaslight; Jennifer Morrison in Batman: Hush. Lo scorso 8 febbraio è uscito (per il momento solo negli Stati Uniti) Catwoman: Hunted, il primo film animato con protagonista la felina fatale doppiata da una suadente Elizabeth Gillies. Infine piccola curiosità: in Lego Batman Il Film, Catwoman è doppiata proprio da Zoë Kravitz.

Interessante è anche la storia videoludica di Catwoman. Andando a ritroso è un personaggio giocabile in Lego Batman: The Video Game, Lego Batman 2: DC Super Heroes, Lego Batman 3: Beyond Gotham, Lego DC Super-Villains; in DC vs Mortal Kombat, Injustice e Injustice 2; compare in Batman: The Telltale Series e ovviamente nella serie Arkham (doppiata da Grey DeLisle) a partire dal secondo capitolo diventando un personaggio giocabile in Batman: Arkham Knight e nel successivo DLC dedicato Catwoman's Revenge.

Tuttavia il primissimo esordio videoludico del personaggio è del 1993 come boss nel picchiaduro a scorrimento Batman Returns. Un ruolo che riprenderà in moltissimi videogiochi fra cui game Batman: The Animated Series (1993 - Game Boy), The Adventures of Batman & Robin (solo nella versione SNES) e Batman: The Brave and the Bold – The Videogame (Nintendo WII e DS).

Oltre al videogioco tie-in del film con Halle Berry uscito per Gameboy Advance, Gamecube e Playstation 2 fra le altre piattaforme, nel 1999 Catwoman ha goduto di un videogioco a lei completamente dedicato e ispirato alla serie a fumetti degli anni '90 disegnata da Jim Balent per Gameboy Color.

Eccovi un longplay:

Catwoman in The Batman

Zoë Kravitz interpreterà Selina Kyle, la ladra nota come Catwoman.

L'attrice si è espressa così sul personaggio e sulla sua interpretazione:

Questa in un certo senso è anche la storia delle origini di Selina, è una storia che ci fa capire chi è, e credo che ci sia molto spazio di manovra per farla crescere e trasformarla in una femme fatale definitiva. Abbiamo osservato il comportamento di gatti e leoni durante i loro combattimenti e abbiamo cercato di impostare delle movenze credibili per una combattente della mia taglia. Batman è molto più grande e più forte di me. La mia abilità ovviamente non poteva essere la forza bruta, allora dovevo essere veloce e imprevedibile. Quindi abbiamo fatto parecchio lavoro in palestra per implementare diversi stili di arti marziali e mischiarli ad una sorta di danza ispirata ai movimenti dei felini. Ovviamente sento molto la rilevanza di un personaggio come lei, cosa rappresenti per la gente. Ma quello che era realmente importante era focalizzarsi sulla storia che stiamo raccontando in questo momento, e dare vita a una figura profondamente umana. Volevo che risultasse un individuo autentico in una situazione reale, in una vera città, intenta a sopravvivere reagendo al proprio dolore, alla sua storia. Quindi mi sono davvero concentrata su questa storia, su questo particolare momento della vita di questa donna. Credo tutto ruotasse attorno alla ricerca di un modo di rappresentarla, che facesse emergere un’esperienza emotiva personale che rendesse sensato il suo essere Selina Kyle, ma che al contempo fosse una storia originale. Eppure, che riuscisse a creare un legame con i fumetti.

Così come il per il Pinguino di Colin Farell e per il Dipartimento di Polizia di Gotham, anche per la Catwoman di Zoë Kravitz si vocifera di un possibile spin-off televisivo per HBO Max. Per il momento tuttavia non si hanno notizie ufficiali in merito.