Cotto e Frullato Z The Crystal Gear, dal web al cinema

Abbiamo visto in anteprima e apprezzato il film di Cotto e Frullato, la pazza web serie che combina azione, machismo e tanti assurdi frullati. A seguire un'intervista al protagonista Maurizio Merluzzo e il regista Paolo Cellammare.

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a cura di Andrea Balena

Che succederebbe se nei normali programmi culinari il piatto finemente preparato alla fine venisse frullato? Per quanto possa sembrare assurda, sappiate che un intero show sul web è basato su questa folle idea: Cotto e Frullato. A posteriori si è rivelata un'idea vincente per il regista e autore Paolo Cellammare, il quale ha creato una webserie assolutamente fuori di testa, in cui la pratica della "frullanza" è solo la punta dell'iceberg di un prodotto più variegato, che fa dall'azione testosteronica e citazioni pop i suoi cavalli di battaglia.

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A presentare c'è sempre lui, l'inimitabile e carismatico Maurizio Merluzzo, un giovane doppiatore che grazie a questa incredibile esperienza ha mostrato il suo volto al grande pubblico e ottenuto una notorietà di cui probabilmente è il primo ad essere sorpreso. Grazie alla sua naturalezza, il suo spiccato senso dell'umorismo e soprattutto il fisico palestrato, Maurizio è divenuto l'icona del programma. Fra morti fittizie, resurrezioni e centinaia di citazioni, lo show ha trovato il suo culmine con la fine della prima stagione, tramite un finale a sorpresa dirompente ed esplosivo.

Il regista Paolo e Maurizio hanno deciso di alzare la posta in gioco con Cotto e Frullato Z, la seconda stagione dello show, che lascia la location culinaria per diventare un thriller, con molti più personaggi in azione e persino un villain psicopatico a fronteggiare il muscoloso protagonista. Dopo appena cinque episodi, il team di Cotto e Frullato ha deciso di fare il grande salto: dare una conclusione all'appassionante e pazza storia dello Chef Maurizio con un film, tra l'altro finanziato tramite crowdfunding. Grazie all'aiuto di molti fan ha finalmente visto la luce Cotto e Frullato Z: The Crystal Gear, e sin dal trailer promette di abbandonare ogni elemento amatoriale e diventare un prodotto cinematografico a tutto tondo. Le avventure dello Chef più simpatico e macho del web italiano stanno per volgere alla loro epica conclusione.

Noi di Tom's Hardware siamo stati all'anteprima assoluta del film, tenutasi a Bari lo scorso 12 giugno all'AncheCinema Royal, dove i fan dello show hanno potuto incontrare dal vivo il loro beniamino e la mente dietro la macchina da presa. E la visione ci ha pienamente soddisfatti.

Non ci aspettavamo di certo un blockbuster d'azione hollywoodiano, tuttavia il risultato finale, ottenuto dopo un anno e mezzo di lavorazione, non sfigura di fronte a una normale produzione italiana. Merito innanzitutto della regia di Cellammare, capace di saltare dai momenti più "televisivi" delle ricette alle più elaborate e coreografate scene d'azione, supervisionate da un gruppo di stuntman professionista (D-Unit).

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La sceneggiatura del film racchiude gli ultimi tre episodi dello show, e riprende dal momento in cui lo stesso Maurizio si ritrova intrappolato nella macchina della realtà simulata di Nino Seiseisei, il suo acerrimo nemico. Intrappolato in uno spazio digitale e costretto a sfornare ricette sempre nuove per accontentare l'audience del programma, lo Chef deve trovare una via di fuga al più presto per vendicarsi finalmente di tutti i torti subiti dallo squilibrato ex-amico.

Il canovaccio della webserie si è ben adattato al formato cinematografico, mantenendo in primis le citazioni all'immaginario degli anni '80, in particolare per quanto riguarda la composizione visiva di alcune scene. Non mancherà infatti di vedere Maurizio tirare pugni multipli ad alta velocità come se fosse Kenshiro o in un iconico "Hasta la vista, baby" proveniente da Terminator 2 - Il giorno del giudizio.

Non raccontiamo altro per non rovinare la visione, ma The Crystal Gear si rivela una degna conclusione per l'epopea della webserie, non si limita ad essere il compitino per i fan ed anzi si espande e raggiunge nuove vette qualitative cinematografiche. Il lavoro del duo può essere accostato all'ondata di recenti film italiani con registi trentenni cresciuti a pane, videogiochi e cartoni animati diventando un prodotto indipendente di cui tutti gli spettatori possono goderne la visione".

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Approfittando dell'evento, siamo riusciti a strappare qualche domanda ai due protagonisti di questa avventura, amici ormai da una vita: Maurizio Merluzzo e Paolo Cellammare!

Innanzitutto complimenti per il film! Come ci si sente a vedere per la prima volta il vostro lavoro sul grande schermo?

maurizio merluzzoPaolo lo ha già visto un milione di volte mentre lo montava, io invece per la prima volta. Ero curioso di vedere alcune cose che ricordavo di aver fatto e altrettanto curioso per cose che non ricordavo di aver fatto. È stato un mix di tante cose e in verità lo devo ancora metabolizzare, perché mi sono "visto" al cinema. In passato mi è capitato solo di "sentirmi", ma mai vedermi in carne e ossa sul grande schermo. Ed è una sensazione molto bella anche per la presenza del pubblico in sala. Noi stavamo seduti dietro a tutti ed è stato bellissimo vedere le loro reazioni.

paolo cellamareSentire le loro risate per una cosa che tu hai sentito tante volte è come se ti riportasse indietro e riaccendesse quell'emozione originale. È una cosa mistica.

Cotto e Frullato è nato come parodia degli show culinari, per poi espandersi in una storia più complessa e persino con una propria mitologia. Chi di voi ha deciso questa svolta totale nel prodotto?

paolo cellamareIn realtà era una cosa che avevo in mente fin dall'inizio. Su Youtube mi colpì molto una serie chiamata Il corso di cazzotti del Dr. Johnson e un'altra che si chiama Pure Pwnage, una serie statunitense nata addirittura prima di YouTube, che racconta di questo ragazzo che giocava ai videogiochi per poi virare completamente al fantascientifico. Mi piaceva l'idea di cambiare completamente genere, quindi abbiamo creato Cotto e Frullato già con l'idea di virare su qualcosa di totalmente inaspettato.

maurizio merluzzoMolte idee si sono ovviamente modificate e aggiunte in corso d'opera, come ad esempio l'introduzione del villain Nino Seiseisei, che era sempre il nostro amico Matteo a commentare dalla prima puntata della prima stagione.

paolo cellamareMatteo ci disse "Non potete avere solo commenti positivi, per essere fighi ne dovete avere anche di negativi, allora li scriverò io", firmandosi con il nick di Nino Seiseisei. Da lì ha continuato a fomentare sotto ogni episodio e alla fine decidemmo di rendere un personaggio ricorrente il nostro hater.

Il citazionismo di film d'azione, anime e videogiochi è una componente molto apprezzata della web serie (e anche del film). Quali sono i vostri preferiti in assoluto? Cosa fa parte del vostro bagaglio personale?

maurizio merluzzoSicuramente in questo film si possono notare tantissime citazioni a prodotti giapponesi come Le Bizzarre Avventure di JoJo, Kenshiro e a videogiochi come Metal Gear. Sicuramente da parte di Paolo ci sono scelte registiche derivate da autori particolari.

paolo cellamareCi sono un paio di cose che ho preso da Werner Herzog per delle inquadrature particolari e persino da Akira Kurosawa. Ci sono molte influenze cinematografiche, ma il vero imprinting di noi della generazione degli anni '80 sono i videogiochi e i cartoni animati per la narrazione visiva. Questa ondata al cinema della nostra generazione da Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) in poi deve molto a queste influenze.

Il film credo risulti il primo finanziato tramite crowdfunding che abbiamo avuto in Italia. Com'è stato usare questo metodo particolare e tanto rischioso? Come avete gestito la distribuzione limitata nazionale?

maurizio merluzzoNon credo sia il primo ma sicuramente quello che ha raccolto la cifra più alta in Italia, cosa di cui siamo molto orgogliosi, un'impresa veramente difficile e soprattutto che ha portato a un'impresa molto più difficile: realizzare un film con un budget infinitesimale rispetto a uno con una produzione alle spalle. Infatti ha dovuto richiedere un ulteriore sacrificio economico di tasca nostra. Ancora più difficile è stato portarlo in sala, perché i giovani al giorno d'oggi mi sembrano opporre più resistenza all'esperienza da sala, forse perché hanno mille modi per avere intrattenimento senza scomodarsi però si perdono la magia del cinema così. Per me è l'unico luogo che ti permette di scollegare dai social, i cellulari e il web, il modo migliore per vedere un film. Sono onorato di fare un tour per l'Italia e vederlo insieme ai fan.

Come è cambiata la vostra vita, sia personale che professionale, durante e dopo Cotto e Frullato?

paolo cellamareIncredibilmente è cambiata molto. Ci ha aperto molte strade, ci ha fatto conoscere e ha fatto conoscere il nostro lavoro ma soprattutto ci ha insegnato molte cose. È stata una scusa per mettersi alla prova e superare i propri limiti, mettendoci in gioco. Con la voglia di fare sempre meglio, di alzare sempre l'asticella, siamo arrivati a fare un film! Chi l'avrebbe mai detto?

maurizio merluzzoNoi siamo partiti da fare delle ricette da frullare, mai avremmo pensato di arrivare a questo punto sinceramente Siamo molto orgogliosi di questo.

Anni fa avete fatto un'operazione molto ardita: avete simulato la morte del Merluzzo fittizio dello show, facendo credere ai più che anche la persona vera fosse coinvolta, salvo poi introdurre una versione alternativa. Cosa avete ricavato da questa strana esperienza?

maurizio merluzzo(ridendo) Che ho litigato con mia madre!

paolo cellamareScherzi a parte, notavamo che molti ragazzini tendevano a confondere nei commenti YouTube con la realtà e tuttora ce ne sono. In origine non era previsto che morisse, ma doveva tornare in quella successiva ingessato. Ma sai cosa? Abbiamo deciso di esagerare e di farlo morire alla sola sesta puntata, chi mai se lo aspetterebbe? Così abbiamo messo in campo una morte simulata anche sui social per circa una settimana. Io mi sono divertito a farlo, la madre di Maurizio meno ma il risultato è stato strano per la community, tanto da crearci un tormentone sopra.

Per concludere, uno sguardo al futuro: ora che il progetto di Cotto e Frullato è idealmente finito, lavorerete insieme su nuovi progetti?

maurizio merluzzoIo e Paolo abbiamo una società audiovisiva, la The Best Blend, che ha prodotto il film. Ora siamo concentrati sulla distribuzione del film e le tante tappe del tour in giro per l'Italia. Insomma, per ora il film ha una sua vita. Poi magari dormiremo per un mese e mezzo per lo sforzo. Ma sicuramente ci metteremo a tavolino per nuove idee, anche se per ora nulla di definito.

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Auguriamo il successo e un futuro professionalmente appagante per questa coppia di amici appassionati che sta finalmente coronando il sogno di entrare nel mondo cinematografico con le proprie sole forze. Se siete fan dello show e abitate nei pressi delle tappe del tour, il consiglio è di correre a vederlo.