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Dragonero - Il Ribelle: Il nido delle viverne, recensione

Ian Aranill e i suo compagni sono alla ricerca di una nuova arma da utilizzare contro l'Impero, che li porta a rivedere il volo delle viverne.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Ian Aranill e i suo compagni sono alla ricerca di una nuova arma da utilizzare contro l'Impero, che li porta a rivedere il volo delle viverne.

Tutte le ribellioni della narrativa hanno un tratto essenziale che le unisce: la mancanza di risorse. Una caratteristica, ovvia, se ci pensiamo, visto che questi oppositori solitamente si trovano a contrastare un potere più forte, che si tratti dell’Impero Galattico di Star Wars o l’Unione Cardassiana vista in Star Trek. Una regola che vale anche per i ribelli guidati da Ian Aranill, che negli ultimi numeri di Dragonero – Il Ribelle sono alla costante ricerca di nuovi modi di compensare il profondo divario di risorse che li separa dal più organizzato esercito erondariano. Una constanza che emerge anche in Il volo delle viverne, il nuovo numero di Dragonero – Il Ribelle.

Come accade da sempre all’interno della cronologia di Dragonero, l’affidarsi a tratti narrativi rodati da parte di Vietti ed Enoch è solo il primo passo per sviluppare in modo unico la visione del loro mondo. La caratterizzazione della Ribellione come una forza bellica sempre sull’orlo della sconfitta passa da diversi dettagli, che specialmente negli ultimi numeri (come L’inaccessibile fortezza) ha iniziato a far pesare il suo fardello sulla milizia comandata da Ian. Non dimentichiamo l’attimo di debolezza mostrata dall’ex-scout  nello scorso numero, ma la lotta contro Leario e il regime teocratico che domina l’Erondar non ammette tempi morti.

Il nido delle viverne, alla ricerca di nuovi alleati contro l'Impero

Soprattutto, richiede che i ribelli trovino nuovi modi per ottenere dei punti di forza con cui contrastare le armate imperiali. La distruzione di Tectuendàrt, la base dei tecnocrati, vista in Scacco alla Torre ha privato il trono erondariano della supremazia tecnologica, compreso il controllo dei cieli. In mancanza di tecnocrati, infatti, non è più possibile costruire dirigibili e nuvolanti. Erano questi incredibili mezzi aerei a consentire a Leario di imporre il potere imperiale dall’altro, visto il corpo dei Dragonieri non esiste più, dopo che le Regine Nere, durante il loro attacco all’Erondar, avevano distrutto l’Accademia di Roccabruna, dove questi rettili volanti venivano allevati.

Durante la distruzione di Roccabruna si erano perse anche le tracce della Grande Madra, la regina delle viverne, utilizzata per generare nuove viverne. Quando cominciano a spargersi voci che in realtà la Grande Madre potrebbe essere ancora viva, Ausofer non esita a inviare Ian e si suoi ribellli sulle tracce di questa maestosa creatura. Lo scopo è di riportare in vita il corpo dei Dragonieri, che potrebbero garantire ai Ribelli una notevole supremazia nella loro lotta.

Come ben sanno i ribelli, per allevare le viverne da guerra a Roccabruna la Grande Madre era sedata e veniva riverita da un gruppo di fedeli servitori, guidati da Thauras, uomo che aveva dedicato la sua intera esistenza alla cura della Grande Madre. Non sorprende quindi i Ribelli scoprire che le voci che vedono ancora viva questa vogliono che sia cavalcata da un uomo che pare in simbiosi con essa. Motivo più che sufficiente per spingere Ina, Myrva e Gmor a mettersi sulle tracce della Grande Madre, viaggiando verso il nido delle viverne selvatiche.

Partendo da questo spunto, Enoch coglie l’occasione di questa missione di ricerca per portarci nuovamente a volare con queste maestose creature. La presenza delle viverne diventa nuovamente rivelatrice di quanto gli equilibri dell’Erondar siano cambiati, in un modo che non sembra colpire solamente la ribellione. La perdita di Tectuendàrt ha profondamente colpito le armate erondariane, che hanno perduto un asset militare importante, sostituito dall’altrettanto temibile potere esercitato da Leario e dalla sua Dama delle Lacrime.

Cogliere queste debolezze diventa fondamentale per i ribelli, che devono disperatamente cercare dei punti di forza, ma soprattutto nuovi alleati. In L’inaccessibile fortezza i ribelli hanno cercato di cementare nuovi rapporti con i nani, ma già in altre occasioni, come Ricercati!, abbiamo notato come la situazione di guerra civile nell’impero erondariano non renda facile per Ian e compagni reclutare nuove leve e sostegno altrove. In Il volo delle viverne, Enoch lascia che questa ritrosie emerga inizialmente anche con Thauras, poco propenso a mettere a rischio la sua amata Grande Madre, ma dopo che Ian gli mostra cosa sia divenuto l’Erondar sotto il dominio di Leario, diventa difficile per Thauras non comprendere come le viverne siano destinate a divenire parte di questa lotta.

Una comprensione che passa anche da uno scontro con un dirigibile imperiale, in cui la potenza e la ferocia delle viverne e della Grande Madre mostrano la loro efficacia in battaglia, rendendo chiaro perché i ribelli siano partiti alla ricerca di queste preziose creature.

Enoch non si limita a raccontare questa nuova impresa dei Ribelli, ma inserisce in Il volo delle viverne anche aspetti della vita di corte che sembrano essere forieri di futuri sviluppi che consentiranno anche all’apparentemente debole Nahim di trovare un ruolo centrale nel futuro dell’Erondar. Quale sarà, al momento non è ancora chiaro, ma i giochi di potere che animano la corte imperiale prendono sempre più forma nelle pagine di Dragonero – Il Ribelle.

Il dominio dei cieli per la Ribellione

Salvatore Porcaro ha il compito di dare vita alla storia di Enoch, incarico svolto magnificamente. Il suo stile mostra un utilizzo del nero particolare, più marcato rispetto ad altri disegnatori della collana, ma che mostra una vitalità unica, dando vita a particolari giochi di luce che animano le tavole, valorizzando le ambientazioni e conferendo alle viverne una vitalità perfetta.

Sensazione confermata dalla splendida copertina firmata, come sempre, dal duo Pagliarani-Francescutto. Pagliarani riesce a cogliere come sempre la perfetta dinamica muscolare dei soggetti, valorizzando la ferina forza delle viverne, mostrando in contrapposizione la disperata tensione di Ian ghermito da uno rettili volanti. Altrettanto ben definito l’altro volatile, colto magnificamente in una posa statica che omaggia la natura della creatura. Su tutto, Francescutto posa la sua colorazione, perfetta nel caratterizzare le due creature con sfumature e ombre impeccabili.

Terminata la lettura de Il volo delle viverne, il prossimo appuntamento con Ian e i suoi ribelli è per marzo, con una storia che promette di colpire duramente la Ribellione: Il sacrifico di Yannah.

Dall’ombra insorgiamo. Nel silenzio colpiamo.

Voto Recensione di Dragonero - Il Ribelle: Il volo delle viverne



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Rispetto della continuity

  • - Trama appassionante

  • - Porcare disegna magnificamente le viverne

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Il volo delle Viverne vede Ian e i suoi compagni cercare di assicurarsi un vantaggio militare per contrastare l'impero erondariano. Vecchie conoscenze torneranno in scena e nuovi intrighi di palazzo emergono.

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