Gantz, l'anime: recensione della nuova edizione home video

Anime Factory e Yamato Video riportano sugli scaffali Gantz, la serie tratta dall'omonimo manga di Hiroya Oku.

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

Arrivato a metà del 2000, ad opera di Hiroya Oku che lo scrisse e lo disegnò, Gantz è sempre stato uno di quei prodotti di culto che non hanno mancato di appassionare, e spesso anche tediare, i suoi lettori. Complice uno script partito decisamente col botto, e una trama composta da un numero ineguagliabile di personaggi scritti e sfaccettati con grandissima cura, il lavoro di Oku è stato traviato negli anni da lungaggini e ritardi, tali che per concludere i 37 tankobon l'autore ci ha messo la bellezza di 13 anni!

Fondendo fantascienza, sprazzi di cyberpunk e un gusto per il realismo dei corpi, e soprattutto della violenza, Gantz si è ben presto imposto all'attenzione di moltissimi lettori, che hanno seguito le gesta dei “gantzers” in quella che è una storia a base di alieni, ben presto sfociata in una trama cervellotica e ricca di misteri,

Arrivato qualche anno più tardi, l'anime di Gantz, prodotto dagli arcinoti studio Gonzo, ha subito più o meno la stessa sorte della sua controparte cartacea, non per l'attesa, sicuramente per il contenuto. Arrivato in Italia grazie a Yamato Video già nei primi 2000, l'anime di Gantz, infatti, si discosta fortemente dall'opera originale e, pur partendo dagli stessi presupposti, finisce per diventare un prodotto completamente a sé, come spesso accade a quelle produzioni “one shot”, ovvero da una stagione e via, che si trovano a dover cercare i compromesso tra le necessità di messa in onda e i tempi biblici dell'autore originale.

E così, pur essendo identificato come uno dei prodotti fondamentali della cultura televisiva nipponica di inizio millennio, Gantz si è scontrato con lo scontento dei fan del prodotto originale, aprendo un dibattito, per altro ancora vivo in certi luoghi della rete, in merito al suo senso ultimo, ed alla sua oggettiva bontà.

Al di la della discussione in atto tra i fan di Oku, Yamato Video e Anime Factory, nel loro eccellente lavoro di archeologia televisiva attuato già da qualche tempo, riportano all'attenzione del pubblico italiano l'anime di Gantz (per altro di recente apparso su Netflix), con un'edizione completa della serie su DVD, ed arricchita da una folta schiera di chicche, tra contenuti extra e non solo.

La trama

L'anime di Gantz, chiariamolo innanzitutto, non copre per intero le vicende della serie manga, ma si sofferma sul primo arco narrativo, quello che fa fondamentalmente da base per l'addestramento dei protagonisti (i gantzers), in quella che è una battaglia finale che, lo sapranno bene i fan, ha rimescolato le carte in tavola in prossimità della fine dell'opera.

Ancora una volta, però, è necessario un appunto, perché il finale dell'arco narrativo qui in forma anime è del tutto diverso da quello originale, ed è stato riscritto per adattarsi alla creazione della serie, evidentemente impostata come una stagione unica e fine a sé stessa, motivo per cui le conclusioni, per altro, risulteranno ai più molto lacunose.

Concluse le premesse, la storia di Gantz è quella di Kei Kurono, e del suo compagno di scuola Masaru Kato, con cui nel tempo aveva perso i contatti. Nel tentativo di salvare un barbone da una caduta sulle rotaie della metro, i due finiscono vittime di un incidente che, purtroppo, li ucciderà sul colpo. Effettivamente morti, e con la percezione di esserlo, i due si risveglieranno tuttavia in un piccolo appartamento di Tokyo, al cui centro c'è una strana ed enorme sfera nera, chiamata per l'appunto “Gantz”.

Questa, comunicando ai presenti solo in Leet, annuncia a Kei e Masaru di essere stati scelti per salvare il mondo dagli alieni, ma non prima di aver radunato nell'appartamento altri “giocatori”, tutti vittime di morti violente. Lo scopo di Gantz è quello di fermare l'invasione aliena, di creature che tutti i giorni infestano il nostro mondo, ma che non possono essere viste, ed il premio per chi meglio si spenderà nella mattanza, sarà un punteggio con cui poter riscattare da Gantz una nuova vita, e la libertà stessa dalla sfera nera che, in qualunque momento, può strappare i partecipanti alla loro vita per una nuova missione.

Seppur oggi un po' datato dal punto di vista grafico (erano quelli i primi anni della fusione tra animazione di stampo tradizionale con l'inserimento di elementi 3D e spiccatemente in computer grafica), Gantz è tutto sommato un prodotto godibile, denso d'azione e soprattutto di violenza e contenuti sessuali espliciti. Al netto di questo il suo pregio è certamente la complessa evoluzione psicologica di molti dei personaggio che, da iniziali comprimari, diverranno fondamentali nello sviluppo dell'intera vicenda.

Data la natura del “gioco” proposto dall'anime, la storia di Gantz si spende continuamente di crimini, morti e abusi, a cui i personaggi reagiscono con grande umanità ed empatia (ovviamente non tutti), approfondendo quella che è una psicologia che è molto più complessa di quanto la media anime non abbia proposto negli ultimi anni.

Ottimi i disegni, e molto buoni gli sfondi, anche se purtroppo non riescono ad essere all'altezza le animazioni che, se ieri potevano sembrare in qualche modo gradevoli, oggi appaiono più che mai lente e datate. Per fortuna non manca qualche guizzo, ma siamo di molto lontani a quello che dovrebbe essere l'ideale per una serie del genere.

La confezione

Questa nuova edizione di Gantz si presenta, già solo con la confezione, come un prodotto di buona qualità. Le due custodie da tre dischi l'una (con tray centrale) sono protette da uno slipcase in cartoone rigido, con una copertina essenziale ma perfettamente in linea sia con il materiale promozionale originale, che con quelle che sono le copertine delle singole custodie (per altro double face), tutte dedicate ai personaggi principali della serie. La confezione è semplice, pulita ed elegante, e mette ben in mostra quella che è la peculiarità centrale di questa edizione, ovvero un gran numero di extra, contenuti per altro non solo su disco, ma anche all'interno di due booklet (uno per confezione) da ben 32 pagine.

I dischi

Sebbene sia un prodotto quanto mai datato, Gantz si presenta ancora piuttosto bene dal punto di vista visivo, risultando, per altro, persino leggermente migliore di quanto non si sia recentemente visto su Netflix. Con un formato video in 16:9 anamorfico, che accentua la profondità dell'immagine, il risultato è quello di un prodotto, tutto sommato, decisamente gradevole da vedere, complice una risoluzione tutto sommato buona, per quanto manchi qualunque specifica da parte del produttore.

Un confronto con le più recenti edizioni oltreoceano a 480i, ci ha permesso comunque di verificare una miglior qualità dell'immagine dell'edizione nostrana, facendoci presupporre per una risoluzione quanto meno simile al 720p. Strano, in ogni caso, che non sia stato comunicato alcun dato in merito. L'immagine comunque è pulita e luminosa, e non presenta particolari difetti derivanti dal materiale originale. I colori sono generalmente molto buoni, ed anche quando le immagini sembrano appesantite da una sorta di grana, sappiate che questa fa comunque parte del prodotto originale, e non rappresenta un difetto dovuto alla rimasterizzazione per l'edizione nostrana. In sostanza un buon lavoro, senza particolari infamie considerato il formato in DVD.

L'Audio

Dal punto di vista audio è deludente constatare come, a differenza di molte edizioni internazionali, Gantz offra un semplice audio 2.0 (che sarebbe poi quello del prodotto originale) anziché il più moderno 5.1, adottato da molte delle riedizioni oltreoceano sin dal 2011, e sempre in riferimento al formato DVD. In ogni caso, l'audio 2.0, disponibile sia in italiano che nell'originale giapponese, riesce a restituire bene l'intero spettro acustico, senza troppi problemi, e con leggeri problemi di pulizia solo nella sovrapposizione di musica e voce in alcune scene d'azione.

Questo, tuttavia, è un difetto molto, ma molto raro, e non mina l'esperienza generale della visione. Semmai, se proprio vogliamo essere onesti, è proprio l'adattamento italiano ad essere a tratti imbarazzante, tale da consigliarvi la fruizione del prodotto in lingua originale con sottotitoli. Come se non bastasse una prova attoriale veramente sciatta e senza mordente, al confronto con l'originale è evidente che molte frasi sono state riadattate in malo modo rispetto al significato originale, minando un po' il senso di alcune situazioni. Un peccato a dir poco, ma per fortuna, come detto, si può godere della produzione in lingua originale.

Extra

Dal punto di vista degli extra, questo boxset di Gants si propone come un acquisto a dir poco fondamentale per i fan! Su tutto in ognuna delle custodie è incluso un booklet da 32, contenente non solo dei riassunti dei singoli episodi, con tanto di immagini a corredo, ma anche un gustoso set di approfondimenti, alcuni relativi ai personaggi, altri agli alieni. Non mancano poi immagini, pin up relativi le belle protagoniste femminili, e tutta una serie di interviste scritte a vari componenti della produzione, tra cui il regista Ichiro Itano, e lo sceneggiatore Masashi Sogo.

Oltre alla componente fisica, sui dischi son anche presenti interviste, tra cui una ricca conversazione con Hiroya Oku (autore del manga), una conferenza in due parti con tutto il cast originale, ed un interessante making of dedicato squisitamente ai fondali 3D. Un ottimo pacchetto insomma, di molto superiore a tanti prodotti simili che, di norma, si limitano purtroppo ai soli trailer (che pure sono presenti in questa edizione).