Grandi Eventi DC: Guerra di Dei (1991)

Siamo nel 1991 e l'evento DC Guerra di Dei, con protagonista con Wonder Woman, chiude la gestione di George Pérez.

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a cura di Domenico Bottalico

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Nel 1991 la DC si concede un secondo evento, più auto-contenuto, che esce in contemporanea al convulso e controverso Armageddon 2001 ma i cui avvenimenti si svolgono tecnicamente prima, ed ha come protagonista Wonder Woman. Uscito fra il settembre ed il dicembre del 1991, Guerra di Dei aveva la struttura classica del grande evento con 4 albi da 40 pagine a cui si collegavano una miriade di albi tie-in delle vari serie regolari, che avrebbero coinvolto così tutto l'Universo DC, e in maniera ovviamente più stretta la serie regolare di Wonder Woman.

Guerra di Dei fu scritta da George Pérez, già autore e matita della serie regolare di Wonder Woman, che per l'occasione realizzò anche gli schizzi delle tavole dei 4 albi completati poi da diversi disegnatori ed inchiostratori fra cui Russell Braun, Cynthia Martin, Romeo Tanghal, Jill Thompson ed un giovanissimo Phil Jimenez.

Per la genesi di Guerra di Dei dobbiamo tornare indietro al 1988 quando Pérez propose una prima stesura della storia che doveva essere di fatto un arco narrativo della serie regolare durante la sua gestione. Pérez, già noto per i suoi ritardi, non riuscì a rimaneggiare la storia che rimase chiusa in un cassetto finché non venne ripescata per il 50° anniversario della Principessa Amazzone; all'autore fu chiesto quindi di ampliarla e collegarla al resto dell'Universo DC con la presenza degli altri eroi e villain.

Grandi Eventi DC: Guerra di Dei (1991)

Guerra di Dei: inganno, morte e resurrezione

In Wonder Woman #50 (inedito in Italia) le Amazzoni avevano annunciato la loro presenza al mondo e nell'arco narrativo successivo (Wonder Woman #51-57) Circe aveva cercato di screditarle architettando una serie di furti e omicidi che puntavano ad alcune di loro come sospettate. Il risultato era stata una isteria di massa in cui la Regina Hyppolita era scomparsa, Phillipus era stata ferita da un colpo di arma da fuoco e Hellene era morta. In più era stato ordinato a Steve Trevor di iniziare le manovre per un attacco all'isola.

In questo clima di tensione prendono il via le vicende di Guerra di Dei. In tutto il mondo antiche divinità si risvegliano creando caos e scompiglio, la loro è una lotta per la supremazia e per riplasmare il mondo a loro immagine e somiglianza: divinità egizie, babilonesi, africane, norrene, thanagariane e tantissime altre si scontrano creando non pochi problemi nella maggiori città del mondo ma anche a quegli eroi i cui poteri avevano origini divine. Lo scontro più acceso è ovviamente sul Nuovo Olimpo dove il pantheon greco e quello romano, del tutto speculari, si danno battaglia.

In questo incredibile scenario Shazam! (allora ancora Captain Marvel) dopo il rifiuto del figlio di Vulcano, viene scelto con l'inganno come campione del pantheon romano. È proprio a lui che Wonder Woman è costretta inizialmente a contrapporsi. Dietro questo risveglio delle divinità c'è Circe che dalla sua isola ha dato il via a questa incredibile serie di eventi per sconfiggere Gea, la Dea della Terra, e liberarsi dalla profezia che vedeva il suo destino legato a quello di Wonder Woman stessa.

È una battaglia in cui gli eroi non possono fare molto, impegnati ad arginare i danni causati dalle battaglie o impotenti di fronte alla magia stessa, e infatti Circe sembra avere la meglio portando la battaglia fino a Themyscira e sferrando un colpo mortale a Wonder Woman che inizia a ritrasformarsi in argilla! Con il Nuovo Olimpo che si materializza nei cieli della Terra, gli eroi tentano disperatamente di convincere le divinità dell'inganno perpetrato da Circe. Sarà proprio Gea, con le ultime forze rimaste, a guidare la controffensiva ma non prima di aver riportato in vita Wonder Woman.

La battaglia quindi si sposta nella Tomba di Crono dove Wonder Woman, con l'aiuto di Donna Troy e del suo costume, riesce a reindirizzare contro Circe le sue stesse energie distruttive facendola invecchiare e morire. La vittoria è ad un passo, l'ultimo ostacolo è rappresentato dalla altrettanto rediviva Ecate, la dea della magia, che cercherà di prendere possesso di Wonder Woman la quale riuscirà a liberarsi solo grazie al suo prezioso Lazo della Verità.

La Guerra di Dei è finita, le perdite fra le divinità sono state ingenti, ma finalmente Wonder Woman e la regina Hyppolita possono riabbracciarsi, su Wonder Woman #62, e chiarire con il mondo patriarcale quello che è successo aprendo così una nuova era di collaborazione e pace.

Guerra di Dei: troppo audace, troppo convulso

Le premesse di Guerra di Dei sono decisamente intriganti ma troppo audaci per potersi concretizzare in maniera positiva. Lo dimostra l'esecuzione lapalissianamente convulsa e dovuta a più fattori imputabili sia all'autore che al team editoriale.

L'evento fatica a farsi leggere: è estremamente prolisso anche a causa di una prosa ostica, e a tratti ridondante, appesantita da un uso delle didascalie apologetico. La struttura dell'evento, considerando semplicemente lo svolgimento del plot, appare mal congegnata risultando farraginosa. I 4 albi che costituiscono l'evento principale sembrano infatti per larga parte servire solo da semplice raccordo fra i vari avvenimenti, che rappresentano gli snodi principali della trama, e che invece vengono "relegati" su Wonder Woman #58-62 e che risultano quindi imprescindibili per la comprensione complessiva delle vicende di tutti i personaggi coinvolti.

Il racconto stesso è inoltre quasi indecifrabile se non si è letto la serie regolare anche in meri termini di ritmo e impostazione. Tanti filoni narrativi, intrecciati come le trame della mitologia classica a cui l'autore si ispirava, che non vengono dipanati a dovere e vengono chiusi in fretta e furia a partire dalla metà del terzo albo e dove gli altri eroi sono voci fuori dal coro incapaci di un qualsivoglia ruolo attivo.

Negli albi principali rimangono le scene di lotta, poco dinamiche e spesso relegate ad un paio di riquadri nella tavola, e l'evidente sensazione che Wonder Woman sia più una spettatrice che una protagonista dell'evento. Rimanendo in tema di battaglie, anche quella finale, così come la risoluzione dell'evento, pongono il lettore di fronte a pagine ostiche in cui è necessaria una attenzione e una "sospensione dell'incredulità" notevoli per mantenere un filo logico.

Il Pérez scrittore era in evidente affanno e giunto oramai alla fine della sua gestione, ci ritorneremo nel prossimo paragrafo, aveva accusato la fatica di un ruolo che aveva sperimentato ma sempre con al suo fianco figure esperte, Len Wein una su tutte. Il risultato è evidente: una trama che non decolla mai e la sensazione di dover inserire ad un certo punto un po' tutto dalla Justice Society of America chiusa nel suo loop temporale a combattere un ragnarok perenne passando per Pariah, figura tragica di Crisi sulle Terre Infinite, fino a Darkseid e al Quarto Mondo di Kirby.

Seppure capace di mettere in bella mostra le sua abilità di character designer anche dal punto di vista grafico Guerra di Dei non si dimostra una lettura all'altezza delle aspettative. L'impossibilità di replicare con i suoi soli layout la complessità barocca del tratto di Pérez, rendono Guerra di Dei un evento che graficamente sembra appartene al decennio precedente. I disegnatori che si avvicendano infatti sono costretti da un lato dalla impostazione della tavola carica spesso di troppi riquadri dall'altro dalla necessità di mantenere un tratto pulito ed una impostazione che non allontani l'evento dalla stessa impronta grafica che le avventure di Wonder Woman avevano da qualche anno ormai. Il risultato è poco personale e poco dinamico.

Guerra di Dei non è un evento imprescindibile alla luce del fatto che la sua conclusione non porta conseguenze di grossa portata né per Wonder Woman né per il resto dell'Universo DC. Quella degli anni 80 rimane comunque una Wonder Woman fondamentale ed entrata nell'immaginario collettivo, basti vedere il film del 2017 con Gal Gadot, e per questo la gestione di George Pérez merita un approfondimento. Meglio quindi buttarsi sulla lettura dei primi 24 numeri della serie regolare stampati da Planeta DeAgostini sia in 4 brossurati (Classici DC Wonder Woman) che in due cartonati (Wonder Woman di George Pérez) per entrambi dovrete però rivolgervi al mercato dell'usato. In alternativa potete acquistare i primi due omnibus in lingua originale che trovate QUI e QUI.

George Pérez, la DC e il futuro di Wonder Woman

Inutile dirlo: la ricezione di Guerra di Dei non fu quella sperata. Il 1991, almeno dal punto di vista degli eventi, fu un anno non proprio fortunato per la DC. Sin da quando George Pérez aveva preso le redini della testata dedicata a Wonder Woman con il rilancio avvenuto dopo Crisi sulle Terre Infinite, la serie si era pesantemente rifatta alla mitologia greco-romana piegandola ovviamente alle esigenze di un fumetto ma cercando sempre di dare un tono fresco ed epico alla nuova Wonder Woman rivisitandone le origini e rinnovando la sua galleria, mai troppo ricca, di nemici in cui ora trovavano spazio tante divinità capaci di essere sconfitte ma mai in maniera definitiva dalla Principessa Amazzone.

In questa operazione si innestava benissimo il tratto sempre più barocco del Pérez disegnatore mentre la prosa si faceva aulica sposando il carattere "divino" delle tribolazioni di Wonder Woman che intanto aveva fatto ufficialmente il suo ingresso nel mondo nell'evento Legends. La formula esotica e inusuale ebbe un ottimo riscontro di critica e pubblico e all'autore, forte di un supporto editoriale particolarmente forte, venivano perdonati ritardi e incomprensioni. Nel 1991 però ci fu il divorzio fra Pérez e la DC proprio a causa di Guerra di Dei.

Il disegnatore, senza lo stesso supporto ricevuto in precedenza, vide l'evento scendere sempre più in basso nelle priorità della DC: da celebrazione per il 50° anniversario del personaggio a vero e proprio incubo. I quattro albi dell'evento uscirono solo per il circuito delle librerie, lasciando sguarniti gli espositori di edicole e supermercati ancora importanti per il mercato dell'epoca, inoltre praticamente nessuno degli altri team creativi delle testate coinvolte nell'evento fu avvisato per tempo causando malumori e scompiglio con albi rimaneggiati all'ultimo momento e trame riviste in fretta e furia.

Da un lato si dice che la DC non fosse convinta della possibilità che un personaggio femminile potesse reggere da sola sulle sue spalle il peso di un evento che coinvolgesse tutta la linea e per questo gli sforzi editoriali furono tutti dirottati su Armageddon 2001. Dall'altro lato i più maligni dicono che la dirigenza non avesse gradito la scelta di George Pérez di accettare un importante lavoro per la concorrenza che sarebbe uscito in contemporanea a Guerra di Dei, e con ben altra ricezione, ovvero Infinity Gauntlet.

Sta di fatto che Pérez non disegnò Guerra di Dei né riuscì a completare Infinity Gauntlet. Dopo Guerra di Dei, la serie regolare di Wonder Woman cambiò team creativo e passo nelle mani di Willain Messner-Loebs e Jill Thompson che iniziarono la loro run con il matrimonio fra Steve Trevor ed Etta Candy, già pensato da Pérez ma a cui fu chiesto di non inserirlo alla fine dell'evento come originariamente previsto, e che culminò con il famoso arco narrativo in cui Wonder Woman viene sostituita da Artemis aprendo la strada poi per l'arrivo di John Byrne.

Guerra di Dei: le edizioni italiane

Guerra di Dei ha beneficiato di una sola edizione italiana. Si tratta della quinta uscita della collana DC Sagas edita da Planeta DeAgostini. L'editore italo-spagnolo raccolse in volume soltanto i quattro numeri che componevano la miniserie principale tralasciando qualsiasi tipo di tie-in o numero della serie regolare di Wonder Woman, scelta interlocutoria visto che, come detto poco sopra, molti avvenimenti avvengono proprio in quei numeri. Discreti traduzione ed adattamento ma qualche balloon invertito e qualche leggerezza in fase di revisione della traduzione rendendo la lettura, già non semplicissima, faticosa a causa della prosa aulica e delle molte didascalie. Da segnalare anche la resa grafica non impeccabile del volume.

Va meglio qualora volessimo acquistare e leggere l'evento in inglese. La DC ha infatti ristampato nel 2016 Guerra di Dei in un volume che raccoglie sia i quattro albi della miniserie principale ma anche i numeri #58-62 di Wonder Woman rigorosamente impaginati in ordine di lettura.

Difficile fare una scelta. Se volete avere tutti gli eventi DC, ma Wonder Woman non è il vostro personaggio preferito, procedete pure al recupero del volume italiano; se volete invece avere una miglior comprensione dell'evento procedete all'acquisto del volume in inglese  ammesso e concesso che, come detto, l'evento è strettamente connesso alle vicende della serie regolare inedita per la maggior parte in Italia e raccolta in volume negli Stati Uniti solo recentissimamente.

Potete recuperare Guerra di Dei in italiano cliccando QUI.