Grandi Eventi DC: Genesi (1997)

Genesi, l'evento DC del 1997, ruota intorno al ritorno di John Byrne alla DC e alle origini dell'Universo DC stesso.

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a cura di Domenico Bottalico

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Genesi è l'evento DC del 1997, un anno di transizione per la DC. L'ultima Notte e soprattutto Kingdom Come avevano contribuito a stemperare da un lato certi eccessi tipici degli anni 90 (che avevano giocoforza investito anche la casa editrice seppur senza arrivare agli estremi della neonata Image Comics) e dall'altro avevano iniziato a scavare nel suo cinquantennale tessuto narrativo in tentando di trovare terreno solido per una continuity che, seppur azzerata un decennio prima con Crisi sulle Terre Infinite, aveva subito pesanti scossoni di assestamento con eventi apprezzabili (Legends e Invasione!) ma anche con operazioni più complesse e non sempre fortunate (Armageddon 2001 e Ora Zero).

In questo senso il 1997 fu un anno di transizione perché la tensione nella proposta editoriale DC si concretizzava in maniera evidente in una spinta verso un ritorno ai concept originali per i personaggi e a trame più lineari ma dal forte impatto emotivo da un lato e in una gestione e in un inevitabile riassorbimento proprio di quegli eccessi narrativi e creativi degli anni 90 ancora vivi e vitali in molti angoli dell'Universo DC. L'esempio più lampante a tal proposito fu l'ultimo tentativo di riportare le vendite delle testate supermaniane ai fasti dei primi anni 90 con un ultimo colpo sensazionalistico ovvero con la trasformazione di Superman nel così detto Superman Elettrico tanto pagando dazio alla Silver Age quanto estremizzandone uno spunto ingenuamente divertente.

In questo clima editoriale si inserisce la figura di John Byrne a cui viene affiancato Ron Wagner ai disegni per Genesi, miniserie di 4 numeri uscita a cadenza settimanale nell'ottobre del 1997 e volta a capitalizzare il buon lavoro svolto dall'autore prima su Wonder Woman e poi Jack Kirby's Fourth World. L'obbiettivo era quello di fornire un nuovo status quo per l'intero Universo DC basato su quelle atmosfere eroico-classicheggianti che avevano attirato l'attenzione del pubblico dopo gli eccessi fantascientifici degli anni precedenti e, creativamente parlando, fornire una solida base ad una nuova generazione di autori dalla quale ripartire.

Grandi Eventi DC: Genesi (1997)

Genesi: le origini dell'Universo DC

In tutti gli angoli dell'Universo DC molti eroi e villain improvvisamente esperiscono un "malfunzionamento" dei propri poteri. Non può trattarsi di un caso visto che questo strano episodio avviene contemporaneamente per tutti e coinvolge alieni, Lanterne Verdi e possessori di artefatti speciali come Starman per esempio. Non sono gli unici ad aver avvertito questo disturbo, anche i Nuovi Dei sul loro "neonato" pianeta (Nuova Genesi e Apokolips si erano clamorosamente fusi poco tempo prima) sono preoccupati.

Allarmati gli eroi si riuniscono nel rinnovato quartier generale della JLA dove la dottoressa Kitty Faulkner li avverte che, proprio nel momento del "malfunzionamento", c'è stata una fluttuazione infinitesimale nello spettro delle radiazioni cosmiche come una sorta di effetto risonanza di una radiazione che aveva già investito il nostro pianeta circa 40.000 anni fa. Ovviamente bisogna indagare ma mentre gli eroi cercano di organizzarsi una gigantesca flotta di navi si ammassa nell'orbita terrestre.

Non poteva esserci momento peggiore per un tentativo di invasione. Mentre sulla Terra cresce la tensione, alimentata dalla paura che gli eroi abbiano perso i propri poteri, inizia l'invasione che si rivela essere perpetrata da Darkseid e dalla sue forze provenienti da Apokolips. Gli eroi arginano gli assalti come meglio possono mentre nel quartier generale della JLA arrivano Altopadre, Takion (la personificazione della Fonte) e Orion.

È proprio Altopadre a rivelare che la fluttuazione proviene direttamente dal Muro della Fonte. Un gruppo di eroi decide quindi di recarsi ai confini dell'universo con lui per osservare personalmente i danni alla prometeica e misteriosa costruzione: lo spettacolo che gli eroi si trovano dinnanzi è però tanto magnifico quanto terribile perché il Muro si sta spaccando liberando una quantità di energia spropositata. Tutto fa capo all'Onda Divina, una potente onda di energia che sprigionatasi quando il Secondo Mondo, quello degli Antichi Dei, si disintegrò investendo il cosmo. Da quell'Onda Divina nacquero i pantheon delle varie divinità terrestri e non solo, dei e semidei e infine i supereroi e le forze misteriose da cui attingono i loro poteri come la Forza della Velocità.

Inizia così una corsa, disperata, contro il tempo: penetrare nel Muro della Fonte per cercare di ripararlo. Ma Darkseid non è dello stesso avviso perché vorrebbe far sprigionare nuovamente l'onda per catturarne gran parte dell'energia creativa ma distruttrice. Tuttavia Darkseid non è l'unica divinità che vorrebbe appropriarsi di tutto quel potere, lo scontro generato si risolverà in un singolo istante che distruggerà e rigenererà il cosmo, ma a quale prezzo?

Il ritorno di John Byrne alla DC

Dopo essere passato dalla Marvel alla DC e aver contribuito a forgiare il mito di Superman per i lettori di una nuova generazione dopo l'evento Crisi sulle Terre Infinite, John Byrne lasciò la serie e la DC dopo soli due anni nel 1988, si dice a causa di mai precisati dissidi con la dirigenza circa lo sfruttamento del personaggio in altri media. Il suo ritorno alla Marvel fu proficuo producendo, dal 1988 al 1990 fra le altre, run importanti per West Coast Avengers, She-Hulk e Namor, ma come molti autori della sua generazione l'avvento degli anni 90 portò anche il desiderio di esplorare lidi meno legati alla logica corporativa che stava lentamente ma inesorabilmente prendendo il sopravvento.

L'autore ritorna quindi alla DC nel 1995 dove gli viene affidato il rilancio di Wonder Woman con un ritorno a quelle atmosfere mitico-mitologiche ma mediate da una ambientazione urbana e nuovi personaggi di supporto, sarà proprio lui a dare in natali a Cassie Sandsmark ovvero la nuova Wonder Girl. Byrne apre la sua gestione di Wonder Woman (pressoché inedita in Italia) con Darkseid che invade Themyscira falcidiando le Amazzoni. Si scopre ben presto che il signore di Apokolips mirava al potere degli dei del pantheon greco recuperando così una suggestione riguardante le loro origini che aveva lanciato addirittura nel celebrativo Action Comics #600 (data di copertina maggio 1988).

Alla fine del 1996 poi l'autore prende le redini di New Gods (Vol. 4) rilanciando la serie con un nuovo numero #1 con il titolo Jack Kirby's Fourth World. È singolare come il ritorno in DC di Byrne sia contrassegnato da un lavoro sulle creazioni di Jack Kirby (l'autore si occuperà anche di OMAC e Demon fra gli altri) di cui nel lontano 1981 aveva aspramente criticato le esternazioni riguardanti la paternità, e i compensi, dei personaggi creati per la Marvel definendosi un "orgoglioso uomo azienda" ma divenendo anche oggetto di parodie più o meno feroci da parte di alcuni suoi colleghi.

Fatto sta che quando Byrne riprende in mano le redini dei Nuovi Dei la situazione è alquanto nebulosa. La miglior interpretazione dei personaggi era stata senz'altro quella di Jim Starlin e Mike Mignola nell'ottimo Odissea Cosmica (1988) il cui finale aperto non era stato sfruttato dalla serie varata successivamente (New Gods Vol. 3) scritta da Mark Evanier e disegnata da Paris Cullins uscita fra il 1989 e il 1991 che aveva invece preferito recuperare altre suggestioni del corpus di storie kirbyano.

L'unico spunto davvero degno di nota, e ripreso poi  in News Gods Vol. 4 di Tom Peyer, Rachel Pollack e Luke Ross, era quello legato alla corruzione della Fonte in seguito all'omicidio di Darkseid per mano di Orion (recuperando ancora una volta un spunto originale di Kirby) che aveva portato dapprima alla creazione di Takion (personificazione della Fonte stessa tramite un ospite umano) e poi all'inizio di Jack Kirby's Fourth World aveva fatto riunire, per mano di Altopadre, Nuova Genesi e Apokolips nel tentativo di fermare ancora una volta i piani di Darkseid che si stava preparando ad un non meglio specificato evento di portata cosmica, Genesi appunto, le cui conseguenze sarebbero state il perno del secondo anno di storie di Jack Kirby's Fourth World.

Da Invasione! a Genesi: dalle origini alla rinascita

Genesi rientra senza ombra di dubbio nel novero dei Grandi Eventi DC più oscuri e "dimenticati" dai fan. I motivi sono molteplici, alcuni lapalissiani come una prova tutt'altro che brillante di John Byrne ai testi che cerca di trovare una voce simile al lirico immanente di Kirby, altri più profondi e legati a scelte editoriali dettate probabilmente da una certa urgenza più che da una vera e propria programmazione a lungo-medio termine.

Lontano dalla immediatezza e dalla puntualità dei testi e delle trame ad ampio respiro che ne avevano contrassegnato la carriera, il Byrne che ritorna in DC a metà anni 90 è più audace ma meno conciso come testimonia la complessa ed intricata run su Wonder Woman prima e la scelta di cimentarsi con il Quarto Mondo di Jack Kirby, per riportarlo ai fasti originali ma anche narrativamente al centro dell'Universo DC, poi. Ed è in questo senso forse che Genesi risulta ostico e poco pregnante.

Quello che sarà solo un evento di passaggio e propedeutico, come dimostrerà la conclusione di Jack Kirby's Fourth World, viene piegato e rimaneggiato il più possibile affinché investa tutto l'Universo DC risultando in questo senso anti-climatico sia per la sua sbrigativa risoluzione che in termini di conseguenze. C'è un filo conduttore che unisce Invasione!, l'evento del 1989, e Genesi ed è la ricerca di una spiegazione dell'origine dei fantastici abitanti dell'Universo DC.

Invasione!, aveva introdotto il concetto di metaumano e metagene per indicare da un lato gli individui dotati di superpoteri e dall’altro per spiegare la loro presenza. Un gene, opportunamente sollecitato da fattori come stress, eventi traumatici o fenomeni naturali molto forti, è infatti il responsabile della manifestazione dei poteri all’interno dell’Universo DC. Si tratta di una spiegazione (pseudo)scientifica molto precisa e lontana per concetto ed applicazione dalle tragedie/causalità che donano invece i poteri agli eroi della Marvel. In Genesi invece il concetto di Onda Divina è una spiegazione tutta cosmico-mitologica in una sorta di cosmogonia imperitura e capace di rinnovarsi da sola ciclicamente.

Se la prima spiegazione intercettava il sentimento più pragmatico di fine anni 80 ed inizio anni 90, la seconda cercava di attingere invece dalle radici più classiche su cui era fondato l'Universo DC e a cui stava ritornando esplorando un (super)eroismo più classico e diretto come già citato in apertura. Se di contro il concetto di metagene maturerà divenendo canone, quello di Onda Divina verrà presto "dimenticato" forse perché troppo ostico da implementare organicamente.

Gli spunti di John Byrne sono decisamente interessanti (da dove derivano le Forze all'interno dell'Universo DC? spunto ripreso solo recentemente da Scott Snyder prima sulla sua Justice League e poi in Batman: Death Metal) ma non bastano a legittimare uno svolgimento e una trama che sin dalla primissima battuta, pur con una portata cosmica e pur coinvolgendo una miriade di personaggi, rendono Genesi un evento tutto plot driven. Si punta infatti al cuore narrativo dei Nuovi Dei (il conflitto fra Apokolips e Nuova Genesi e la brama di controllo di Darkseid su tutto il creato) anziché coinvolgere e attaccare direttamente le basi dell'Universo DC come ad esempio l'idea di Multiverso (filo conduttore che univa Crisi sulle Terre Infinite, Legends, Armageddon 2001, Ora Zero e L'Ultima Notte) tralasciando anche qualsiasi velleità di approfondimento sui personaggi.

Editorialmente Genesi è molto lontano dal centrare il bersaglio. È evidente come gli editor (Rosenblatt e Kupperberg in questo caso) avessero intuito ma non avessero ancora del tutto metabolizzato quello scarto creativo che si sarebbe concretizzato di lì ad appena un anno dapprima con la JLA di Grant Morrison (grandi archi narrativi plot driven dalla portata sempre più grande) e dall'altro in un recupero di caratterizzazioni dirette e di quella legacy che affondava le sue radici nella Golden e Silver Age intravista in serie come Starman di James Robinson e che avrebbe trovato in Geoff Johns prima un grande interprete e poi un vero e proprio demiurgo.

Ron Wagner: fra urgenza e ritorno al classico

Essendo John Byrne già impegnato, oltre ai testi, anche nel disegnare mensilmente Jack Kirby's Fourth World, l'incombenza di disegnare Genesi venne affidata al più "moderno" e rapido Ron Wagner. Disegnatore atipico ma esperto, Wagner si era guadagnato una certa fama anche per i molti contrasti e le censure che il Comics Code Authority aveva provato ad applicare alle sue tavole di Morbius, the Living Vampire (Marvel) a causa dell'uso esplicito della sessualità in molte scene.

Idealmente lo stile di Wagner è una evoluzione della lezione impartita dal primo Byrne. Unendo l'urgenza tipica del tratto dei primi anni 90, Wagner utilizza un tratto spigoloso e sintetico dove le chine diventano strumento fondamentale per cesellare anatomie ed espressioni. A differenza però dei suoi colleghi più "estremi" molto in voga in quegli anni, anche se il trend si stava andando velocemente esaurendo, la ricerca non è votata ad una rielaborazione grafica ma ad un ideale ritorno all'iconico aspetto classicheggiante dei personaggi.

Al netto della indubbia verbosità della sceneggiatura di Byrne (uno dei tratti distintivi del Byrne maturo), Wagner riesce a narrare molto bene per immagini pur dovendo, in moltissimi frangenti, soffermarsi su piani ravvicinati e primi piani. Le sequenze d'azione, poche e concise, vengono rese con l'utilizzo di riquadri orizzontali in una alternanza con la coordinata verticale che anticipa di qualche anno l'esplosione dello stile widescreen.

In questo senso non mancano soluzioni con figure sbordate o splash page, graficamente il vero tratto distintivo dei comics degli anni 90, la cui funzione non è però meramente estetica ed illustrativa ma serve ad allargare la portata della narrazione riuscendo, con una buona attenzione per il dettaglio quasi asfissiante, a rappresentare la prometeica imponenza dell'ambientazione della vicenda, vedasi il Muro della Fonte, soprattutto a partire dalla seconda metà del terzo albo.

Genesi: le edizioni italiane

Genesi è stato uno dei Grandi Eventi DC passato davvero inosservato nel nostro paese. Arrivò ad agosto del 1998 in Italia e i fattori che contribuirono alla scarsa attenzione del pubblico nostrano furono molteplici: la già citata lucidità della trama, la presenza della nuova e arrembante JLA di Grant Morrison ma soprattutto il fatto che entrambe le serie strettamente connesse all'evento (Wonder Woman e Jack Kirby's Fourth World) rimasero di fatto inedite rendendo impossibile cogliere in pieno tutti i riferimenti e la portata del plot.

Play Press propose quindi Genesi in un volume brossurato monografico all'interno della collana Play Press Presenta. Il volume presentava solo i 4 numeri della mini serie principale senza tie-in. La loro mancanza era sopperita da un corposissimo apparato redazionale con diversi riassunti degli albi e spiegazione dei riferimenti. Questo sforzo in termini redazionali però non compensò una delle edizioni più povere mai viste di un albo DC in Italia: la resa di stampa è sfocata e approssimativa, la cura editoriale assolutamente insufficiente con adattamenti fantasiosi e privi di riscontro rispetto alle passate pubblicazioni (Alto Padre diventa Grande Padre per esempio).

Planeta DeAgostini ha poi riproposto Genesi all'interno della ristampa, non completa, di Jack Kirby's Fourth World nella collana Classici DC dal titolo Il Quarto Mondo di John Byrne. Attualmente questa è l'edizione migliore da recuperare per poter leggere l'evento pur trattandosi di una pubblicazione affetta dai rinomati problemi di scarsa cura editoriale dell'editore italo-iberico (in questo caso specifico uno dei lettering peggiori mai visti in Italia oltre ai soliti problemi di traduzione).

Per quanto riguarda invece le edizioni in lingua originale, Genesi non è stato mai raccolto in volume e solo recentemente è stato inserito nell'omnibus Fourth World by John Byrne che potete acquistare su Amazon.