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Il cerchio magico: quando l'ansia diventa una bella storia

La recensione de Il cerchio magico, il nuovo graphic novel di Carlotta Scalabrini che racconta il viaggio nella psicologia dei giovani in tutte le sue sfumature.

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a cura di Francesca Sirtori

In sintesi

La recensione de Il cerchio magico, il nuovo graphic novel di Carlotta Scalabrini che racconta il viaggio nella psicologia dei giovani in tutte le sue sfumature.

Ansia. Una parola così breve, ma dal significato così potente. Spesso pronunciata ripetutamente e senza attribuirle il vero valore che ha nei confronti delle persone che ne soffrono davvero. E tra queste, non dobbiamo escludere i più giovani, una categoria fragile, da proteggere, esposta anch'essa alle intemperie della quotidianità. Il fatto di essere bambini o adolescenti rende la vita forse più colorata, talvolta spensierata, ma non sempre accade, e lo racconta, o meglio illustra nel vero senso della parola, Carlotta Scalabrini nel suo nuovo graphic novel, Il cerchio magico. Si tratta di una nuova uscita della collana BaBAO livello 3, dedicata ai giovani lettori delle pubblicazioni firmate dall'editore BAO Publishing e disponibile dal 6 maggio, una storia dedicata proprio agli adolescenti e consigliata dai 12 anni in su. Com'è andata la nostra lettura nel graphic novel di esordio di questa autrice? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.

Il cerchio magico, adolescenza e "piccoli" problemi (non di cuore)

Non sono i classici "piccoli problemi di cuore", quelli di cui parliamo in questa vicenda che vede protagonisti i giovani ragazzi in via di sviluppo, in un'età decisamente delicata e di transizione. Olivia è una ragazzina che fa parte di questa fascia di età: va a scuola, ha un'amica e un fratello che le vogliono bene, ma ogni volta che c'è un compito in classe o un'uscita di gruppo qualcosa la blocca, la fa sentire male, vorrebbe nascondersi e sprofondare, senza capire davvero la motivazione di questa sua reazione.

La chiama semplicemente "paura", ma forse è un termine troppo superficiale per descrivere questa sua situazione psicofisica. Decide di combattere questa battaglia personale e silenziosa in cui nessuno sembra poterla capire, tantomeno saperla aiutare, dove il diario segreto è la sua unica valvola di sfogo, come spesso accade per i ragazzi di questa età (per chi ancora non si affida, in toto o in parte, al più immediato, impattante e sicuramente meno privato mondo dei social network, per condividere le proprie emozioni ed esperienze quotidiane).

Non tutto è perduto però; quando a scuola arriva un ragazzo tenebroso, dal simbolico nome Nero, il mondo attorno a lei sembra cambiare. Lui le fa scoprire capacità innate, che nemmeno sapeva di possedere: Olivia si rende conto di essere una strega, e che controllando i suoi poteri e la sua sensibilità potrebbe perfino affrontare un pericolo enorme: l’ombra terribile che minaccia Valle Volpetta. Ma di cosa si tratta? Cos'è in realtà questo pericolo che rischia di abbattersi sul mondo della ragazzina? Prima di tutto però, Olivia deve combattere un'altra insidia: quella che si annida nella sua testa e le scompiglia la vita in qualsiasi occasione, rendendo terribile e invivibile i momenti che dovrebbero essere invece gioiosi e conviviali.

La paura non ha età

Il cerchio magico racconta in un centinaio di pagine, illustrate con tratti semplici e dallo stile decisamente adatto a un pubblico di bambini e giovani adolescenti, come le preoccupazioni siano (spesso erroneamente) attribuite solo a persone di un'età più "avanzata" rispetto a questi lettori. Il debutto dell’illustratrice Carlotta Scalabrini al fumetto è infatti dettato da questo libro che parla di sentimenti, spesso negativi e difficili da risolvere, oltre ad attacchi di panico. L'autrice parla di quanto non sia così facile crescere, ma anche di come sia possibile accettare e convivere con le proprie fragilità che a volte sembrano insormontabili, con l'intervento dei genitori, non sempre però positivo.

Può accadere infatti che questi ultimi non siano sempre in grado di riconoscere fin dagli esordi le problematiche psicologiche dei propri figli, tentando di esacerbarle, o quantomeno lenirle nel migliore dei modi, appena compaiono i sintomi di ansia e panico. Probabilmente vige ancora oggi lo stereotipo che affibbia queste patologie solo a un mondo più adulto, "vissuto", che ha avuto modo di accumulare diverse esperienze negative nel proprio passato e teme che si possano ripresentare nel presente. Ci sono invece paure legate all'ignoto, a situazioni che fanno capolino nella nostra testa senza nemmeno averle ancora vissute, ma il cui solo pensiero fa impazzire chi le prova. E tutto questo non ha età.

Grazie, mamma. Bel consiglio. “più coraggiosa"... facile! Se bastasse premere un pulsante per azzerare i miei pensieri, crede che non lo farei?

Tra tabù e mondi dimenticati

Un tema forse ancora difficile da capire, da assimilare e da sdoganare, quasi come se fosse un pericoloso tabù. Purtroppo però, come qualsiasi trauma e, dopotutto, patologia che tende a incistarsi nella psiche di chi la prova, l'ansia e le paure immaginarie rischiano di diventare un problema sempre più grosso da gestire, sia per chi le prova, sia per chi circonda il paziente. Dunque perché segnare la vita di un giovane, quando dovrebbe essere il più possibile rosea, leggera e divertente? Lo raccontano anche recenti serie TV, sempre di origine italiana, tra cui Zero su Netflix, ma anche la celebre The End Of The F***ing Worlddi come la realtà per i giovani rischi di essere spesso difficile e obblighi loro a crescere in maniera brusca e repentina, bruciando tappe che non consentono di approcciarsi gradualmente al mondo, come dovrebbe essere.

Il graphic novel si rivela però interessante anche a un pubblico di lettori più adulti, non solo per scoprire in modo facile e immediato come possa rivelarsi il mondo della psicologia adolescenziale, tra paure e incubi a occhi aperti, ma anche per rivivere un mondo tecnologico ormai sparito: dall'uso del servizio di instant messaging MSN al buon vecchio Nokia 3310 per una partita a Snake, fino a citazioni di brani dei Blink-182 che hanno compiuto oltre vent'anni. Tanti piccoli rimandi a un mondo adolescenziale forse un po' distante da quello di oggi, ma che permette anche a un pubblico di giovani genitori di ritrovarsi e di comprendere ancora meglio le situazioni descritte.

Voto Recensione di Il cerchio magico



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • graphic novel veloce e dal buon ritmo narrativo

  • linguaggio semplice e impattante

  • immagini immediate e ben rappresentative delle problematiche discusse

Contro

  • il target principale dei lettori è giovanile, ma è ampliabile anche agli adulti

  • riferimenti culturali non di facile immedesimazione per un adolescente contemporaneo

Commento

Il cerchio magico è una storia che si legge in pochissimo tempo, grazie alle illustrazioni impattanti e ai dialoghi scorrevoli, brevi e chiari che ci conducono per mano nella "doppia vita" di Olivia, mostrando la realtà per come appare e per come viene filtrata dai suoi occhi e dalle sue paure, tanto immotivate quanto incatenanti. Adatto sia a giovani lettori, che a un pubblico più adulto grazie a riferimenti culturali di un'epoca ormai scomparsa, il graphic novel in questione si rivela un ottimo manuale di psicologia "semplificato" per addentrarci nel mondo complesso e soffocante delle paure dei più piccoli.

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Il cerchio magico