Kill Boksoon, recensione: la Corea insegue John Wick

Netflix e la Corea strizzano l'occhio a John Wick con il nuovo film d'azione pieno di combattimenti Kill Boksoon.

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a cura di Francesca Borrello

Se ormai non è una novità che Netflix e le altre piattaforme hanno notevolmente espanso il proprio catalogo dei k-drama, lo è forse un po’ di più il genere del nuovo titolo del colosso dello streaming americano, Kill Boksoon. Abituati per lo più a commedie romantiche in cui i sentimenti fanno da padrone, a questo giro ci troviamo di fronte ad un film d’azione, pieno di sicari e combattimenti in stile John Wick d’oltre Oceano.

Se Gil Bok-soon (Jeon Do-yeon) di giorno è una madre single con una figlia nel bel mezzo dell’adolescenza e i conseguenti problemi che ne derivano, di notte si trasforma nel miglior sicario della M.K. ENT, una nota agenzia di killer. Nonostante sia ben pagata e sia davvero brava in ciò che fa, Bok-soon comincia ad avere dei ripensamenti sulle proprie scelte lavorative, soprattutto a causa delle difficoltà nei rapporti con la figlia GIl Jae-young (Kim Si-A). Tuttavia, non è così semplice presentare le proprie dimissioni da un lavoro di questo tipo: Bok-soon si troverà infatti a dover combattere fino all’ultimo sangue (e all’ultimo uomo) pur di riuscire a salvarsi e a vivere una vita normale.

Kill Boksoon: la Corea insegue John Wick

Carico d’azione, l’idea di fondo di Kill Boksoon si basa principalmente sulle chiacchierate tra il regista Byun Sung-hyun e l’attrice protagonista Jeon Do-yeon, che nel 2007 è stata premiata come miglior attrice al 60° Festival di Cannes diventando così la prima coreana a ricevere questo premio. Secondo il regista Byun, l’ispirazione per il personaggio di Gil Bok-soon è stata tratta da Jeon e la figlia quattordicenne: durante le loro conversazioni infatti, sembra essersi fatta molto evidente la dualità della persona di Jeon, tra il suo lavoro di attrice e il ruolo di madre.

Sostituendo la carriera nel cinema con quella di un’assassina letale, si è venuta così a creare una tensione contraddittoria che spesso risulta anche ironica, regalando al film alcuni momenti di leggerezza che vanno ben a bilanciare la storia carica di combattimenti. Anche se il film rientra nella categoria azione però, si discosta in modo concreto e consapevole da ciò che è il tipico film di questo genere. Non completamente un John Wick asiatico quindi, dato che il ritratto stereotipato del killer professionista viene un po’ stravolto dando maggior rilievo al lato emozionale ed introspettivo in tipico stile coreano.

I vari personaggi che Bok-soon trova sulla propria strada non sono altro che la rappresentazione di valori universali, come per esempio l’importanza della propria famiglia e la crescita personale, i conflitti e anche la fedeltà verso i propri ideali. Inoltre, il regista Byun Sung-huyn ha voluto costruire le scene d’azione in modo tale da far emergere le varie sfaccettature dei personaggi con cui Bok-soon lotta, dopo aver osservato i propri attori in ogni situazione, dalle risate ai sorrisi, persino alle battute spontanee.

Pur non essendo una storia molto verosimile, Kill Boksoon è un film che punta ad intrattenere il proprio pubblico per una serata, strizzando più volte l’occhio al cinema americano pur mantenendo la propria identità coreana. Se quindi volete addentrarvi nei k-drama ma non siete totalmente fan delle commedie romantiche, Kill Boksoon vi aspetta in streaming su Netflix.