La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Lorenzo Mattotti esordisce a Cannes

Il grande fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti si appresta a debuttare a Cannes con La famosa invasione degli orsi in Sicilia, lungometraggio d'animazione basato sull'omonimo racconto di Dino Buzzati.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Dino Buzzati e Lorenzo Mattotti, un binomio notevole per spessore culturale e fascino, che sancisce l'incontro tra l'autore di Il Deserto Dei Tartari e il fumettista e illustratore già vicino a personaggi come Lou Reed e Michelangelo Antonioni, che esordirà come autore a Cannes con un lungometraggio animato, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, basato proprio su un racconto del primo. Online per l'occasione è apparso anche il primo trailer.

Mattotti, che non è nuovo del Festival transalpino per cui già in passato ha disegnato le locandine, parteciperà nella sezione Un certain regard, per poi volare ad Annecy dove parteciperà all'omonimo Festival d’animazione. La famosa invasione degli orsi in Sicilia infine arriverà nelle sale, dapprima in Francia, a partire dal 9 ottobre, e poi anche in Italia, ma con date ancora da fissare.

La storia narrerà delle difficoltà che in contreranno alcuni orsi, scesi nelle terre degli esseri umani dalle montagne della Sicilia, al fine di ritrovare il figlio del loro re, rapito da alcuni cacciatori. Notevole appare anche la scelta dei doppiatori, tra i quali ci saranno gli attori Toni Servillo e Antonio Albanese e lo scrittore Andrea Camilleri.

Chi conosce Mattotti sa che il suo stile è assai particolare, per pulizia ed essenzialità del tratto, poeticità delle immagini e uso del colore. Adattare tale approccio a un nuovo media costituisce dunque una sfida assai interessante.

"Non volevo fare un film che scimmiottasse lo stile di Buzzati (lo scrittore era anche un fine disegnatore NdR); il film doveva trovare la sua voce unica", ha spiegato Mattotti in un'intervista concessa a Variety. "Dal punto di vista grafico, volevo evitare pastelli e tecniche che evocassero la pagina cartacea, perché volevo che il film fosse arioso e legato alla natura. I materiali usati sulla pagina potrebbero rendere il film claustrofobico, mentre io volevo che le immagini respirassero.

Sapevo anche che il film doveva essere una sinfonia di colori. Ho detto alla nostra squadra di non temere il colore, perché il colore è energia e vita! La storia è divisa in diverse situazioni distinte, quindi abbiamo colto l'occasione per caratterizzare ciascuna con uno stile diverso".

Il trailer distribuito da Pathé appare stimolante in questo senso, offrendo immagini molto belle, che ricordano vagamente anche lo stile del miglior Miyazaki, più che altro per lo stile surreale di alcune scene e l'alto tasso di bellezza dei paesaggi e poeticità di alcune situazioni.

Non conoscete Lorenzo Mattotti? La Divina Commedia è sicuramente tra i suoi lavori più riusciti e possenti.