L'erede di Disney si indigna per come l'azienda tratta i lavoratori

Un'erede di Disney è corsa su internet per lamentarsi di come, in tempo di crisi, i dirigenti dell'azienda continuino a intascare miliardi.

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a cura di Walter Ferri

In questo periodo di crisi sanitaria ed economica, The Walt Disney Company ha cercato di tamponare le emorragie finanziarie tagliando le paghe di (almeno) 100.000 lavoratori. La regista Abigail Disney, erede di Disney, ha espresso il suo malcontento su Twitter, lamentando che nonostante l'azienda stia chiedendo ai suoi dipendenti di tirare la cinghia i dirigenti continuano a ricevere milioni di dollari di bonus.

Sospendendo lo stipendio ai lavoratori e recidendo i contratti con le agenzie itinerarie, il mastodonte dell'intrattenimento riesce a tamponare $500 milioni di perdite al mese, tenendo conto dei soli hotel e parchi di divertimento. Nel frattempo gli ex-dipendenti si trovano a vivere situazioni molto diverse. Privati del sostegno economico-lavorativo, devono appoggiarsi all'assistenza sociale dei Paesi in cui vivono, con risultati eterogenei.

Stando alle fonti di Abigail, nipote del co-fondatore Roy Disney, i dirigenti starebbero per incassare $1,5 miliardi di dividendi vari. Una somma mastodontica, sopratutto in tempi di ristrettezze, che scuote la regista al punto da spingerla a esternare le sue opinioni sulla direzione presa dall'azienda fondata dalla sua famiglia.

«Quella somma pagherebbe tre mesi di salari per i lavoratori che sono in prima linea e sta finendo in mano a persone che per anni hanno accumulato un'egregia mole di bonus. I dividenti non sono il male assoluto, visto il numero di persone dallo stipendio fisso che vi fanno affidamento. Ma l'80% delle quote va ugualmente al 10% di quelli più benestanti. Pagate le persone che rendono vera la magia, dimostrando loro il rispetto e la dignità che si sono più che guadagnati. Questa azienda deve fare di meglio».

A onor del vero, l'ex-dirigente Bob Iger e il suo successore, Bob Chapek, hanno fatto tagli milionari alle rispettive paghe, ma questo sembrerebbe essere insufficiente. Abigail, che non occupa nessun ruolo nell'impresa con cui condivide il nome, fa notare come gli stipendi dei piani alti siano solamente una "goccia nell'oceano", se si considerano i loro introiti totali. Bob Iger, che nel 2019 ha guadagnato $47 milioni, ha immolato alla crisi la relativamente modesta cifra di $3 milioni.

Le iniquità derivanti dai bonus stanno sempre più balzando all'occhio dell'opinione pubblica. Recentemente ha destato scalpore la situazione degli sviluppatori videoludici di Gearbox Software, i quali sono stati "premiati" per i loro successi professionali con delle quote di molto inferiori a quelle che erano state a loro promesse.