Lupin III - The First, la recensione dell'edizione limitata Blu-Ray

Il film d'animazione Lupin III - The First ha avuto un percorso abbastanza travagliato, ma ora è arrivato anche in Italia con un'edizione limitata.

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a cura di Giovanni Arestia

Il film d'animazione Lupin III - The First ha avuto un percorso abbastanza travagliato sia per quanto riguarda la produzione che per l'arrivo al cinema. Infatti la pellicola doveva arrivare al cinema a fine febbraio grazie ad Anime Factory, etichetta di Koch Media specializzata nell'edizione italiana di opere multimediali orientali. Il film del ladro gentiluomo, però, è stata una delle prime pellicole a subire il lockdown e dopo una serie di rinvii, la distribuzione è avvenuta direttamente in streaming, su Amazon Prime Video dal 15 settembre. Il 29 ottobre Lupin III - The First è arrivato in edizione limitata Blu-Ray e DVD ed ecco a voi la nostra recensione.

Lupin III - The First è il primo esordio in computer grafica 3D per il ladro gentiluomo ed è un salto qualitativo e tecnologico importante che a suo tempo venne approvato e incoraggiato anche dal celebre autore del manga Monkey Punch venuto a mancare nell'aprile dello scorso anno. Il regista del film d'animazione è Takashi Yamazaki, famoso per aver diretto nel 2014 la prima versione 3D di Doraemon e lo scorso anno anche Dragon Quest: Your Story.

Lupin III - The First: una storia inedita ambientata negli anni '60

La storia di Lupin III - The First è ambientata a Parigi negli anni '60. Qui il celebre protagonista, che prende spunto da Arsène Lupin dell'autore Maurice Leblanc, fa di tutto per rubare il diario dell'archeologo Bresson per poter così impossessarsi di un immenso tesoro di nome Eclipse, uno cimelio non rubato da suo nonno Arsenio I. Tale oggetto, però, è anche ricercato dalla giovane e colta Laetitita, da Fujiko e da una pericolosa organizzazione nazista.

Dopo aver scoperto di avere molti aspetti in comune con Laetitia, Lupin decide di proseguire la ricerca dell'Eclipse insieme alla ragazza oltre agli inseparabili Jigen e Goemon. In una storia fatta di doppi giochi, colpi di scena e paesaggi inerenti proprio al diario, l'avventura porta i protagonisti e gli antagonisti in giro per il mondo fino a scoprire la vera natura dell'Eclipse.

Tra narrazione e nuova tecnologia: innovazione e tradizione

Il film si pone a metà tra un'opera di avventura in stile Indiana Jones e il celebre Lupin III - Il Castello di Cagliostro, ma tutto in grafica 3D che spesso e volentieri risulta alquanto bistrattato quando si parla di opere tratte da un manga o dagli anime. Il lavoro fatto è abbastanza convincente e a tratti inaspettatamente sorprendente. Lupin è quello classico con l'iconica giacca rossa con l'aggiunta di elementi tratti dalle prime avventure e altri più moderni. Il suo carattere resta sempre quello scanzonato, ironico e che ha accompagnato intere generazioni per anni.

Siamo dinnanzi a un antieroe dai comportamenti umani, ma dalle abilità di fuga e rapine immense. Lupin III - The First, quindi, è un film che sfrutta molto il fan service e cerca di far tornare in auge la passione ai più nostalgici e far conoscere il celebre personaggio ai più giovani. Questo perché lo spirito di Lupin, della sua banda, ma anche degli elementi attorno a loro come la 500 gialla, sono sempre gli stessi, riprodotti con grande precisione dallo staff tecnico con una meticolosa ricerca di ogni espressione, movenza e dettaglio artistico ed espressivo. La computer grafica, infatti, spesso tende a mostrare un estremo realismo che lascia lo spettatore a bocca aperta.

Il meglio viene mostrato con gli inseguimenti e la fuga in auto che restituiscono le vere emozioni delle vecchie serie animate unendole al realismo e al dettaglio della tecnologia moderna. Per quanto riguarda i personaggi, per il processo di definizione del pattern è stato relativamente semplice, ma per alcuni pare addirittura che abbiano ricevuto un giovamento incredibile come per Jigen e Zenigata che adesso presentano dei dettagli più marcati e un carattere meno improntato sui classici cliché.

Il personaggio un po' meno convincente, purtroppo, è quello di Fujiko Mine per la quale il procedimento è stato molto più complesso per via delle varie immagini che negli anni sono state date all'affascinante ladra. Discorso diverso per le ambientazioni per la quale sono state realizzate delle minuziose e dettagliate ricerche storiche con tanto di intervento di uno staff di animatori francesi che hanno ricreato l'aspetto di alcuni luoghi del tempo come le autostrade che ancora non avevano la linea di mezzeria.

Il doppiaggio italiano e l'edizione speciale Blu-Ray di Koch Media

Da elogiare anche il lavoro dei doppiatori italiani tra cui Stefano Onofri nel ruolo di Lupin, Alessandra Korompay nel ruolo di Fujiko, Joy Saltarelli che a sorpresa diventa Laetitia, Alessandro D’Errico che interpreta Jigen, Antonio Palumbo è Goemon e Rodolfo Bianchi è nuovamente Zenigata.

Per quanto riguarda l'edizione speciale Blu-Ray portata in Italia da Anime Factory e Koch Media, questa risulta molto curata soprattutto nei particolari materiali. La confezione di vendita presenta una sovraccoperta in cartone rigido di buona qualità con una stampa molto curata sul fronte e i dettagli sul film sul retro. All'interno di questa è presente la classica custodia blu dei Blu-Ray al cui interno sono presenti un interessante Booklet in cui sono raccontati alcuni dettagli realizzativi del film con interviste al regista, schede personaggi e note di produzione e sei carte in cartoncino che raffigurano Lupin in due diverse versioni, Jigen, Fujiko, Goemon e Zenigata (purtroppo manca proprio il personaggio di Laetitia che nel film ha, invece, una sua notevole importanza).

Il Booklet e le carte sono realizzate in maniera egregia, in particolare la grammatura del cartoncino delle carte e la loro dimensione tutt'altro che contenuta le rendono molto appetibili ai veri fan del brand e un valore aggiunto all'intero packaging. Nota dolente, invece, una volta inserito il CD nel lettore: a parte il film, ci sono davvero pochi contenuti Extra. Infatti questi si limitano unicamente a un breve docu-filmato sul doppiaggio dal titolo In Sala Doppiaggio con Stefano Onofri, Alessandra Korompay e Rodolfo Bianchi, alle sequenze di titoli italiani e textless, al teaser, all'Original Preview e al trailer cinematografico. Nulla, quindi, sulla realizzazione artistica o sul dietro le quinte dei disegni. Un vero peccato.

Menzione speciale per la qualità video e audio che si pongono su una risoluzione fissa a 1080p a 24 frame per secondo e un codec di 5.1 DTS-HD Master Audio perfettamente godibile con un impianto surround casalingo, ma anche con qualunque impianto televisivo. Aggiunta interessante del doppiaggio originale in giapponese con la stessa qualità audio del doppiaggio italiano, tuttavia i sottotitoli sono unicamente in italiano.

Conclusioni

In conclusione questa edizione speciale in Blu-Ray di Lupin III - The First mette in mostra un film realizzato soprattutto per i fan storici in cui i novizi possono apprezzare i dettagli estetici, ma potrebbero avere un po' di confusione sull'aspetto introspettivo e psicologico del personaggio principale e dei suoi comprimari. La storia è intrigante, sebbene non originale e forse fin troppo derivativa dal passato del brand e da altri prodotti cinematografici. Il contenuto della confezione di vendita dell'edizione italiana di Koch Media è ricca tra Booklet e carte celebrative, peccato la scarsità dei contenuti extra rilevanti che si limitano unicamente al curioso docu-filmato sul doppiaggio italiano.