Lutto nel mondo del fantasy italiano: è morto lo scrittore Valerio Evangelisti

Si è purtroppo spento a 69 anni Valerio Evangelisti, uno dei nomi più celebri del panorama fantasy italiano.

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a cura di Luca Carbonaro

Una triste notizia ha sconvolto il mondo della letteratura nostrana. È morto a 69 anni lo scrittore Valerio Evangelisti, uno dei più importanti nomi del fantasy italiano, genere che ha saputo fare suo mescolando con sapienza tinte horror.

È morto lo scrittore Valerio Evangelisti

L'annuncio è arrivato con un comunicato da Potere al Popolo, formazione politica nella quale militava da tempo e per cui si era candidato al consiglio comunale di Bologna alle ultime elezioni. Di recente era anche intervenuto durante l'assemblea Disarmiamo la guerra, portando avanti con coerenza le sue idee.

Nato a Bologna il 20 giugno 1952, Valerio Evangelisti è stato scrittore, narratore storico, fumettista e saggista. La sua opera più celebre rimane senza dubbio Nicolas Eymerich, inquisitore, romanzo che gli valse il Premio Urania nel 1993 e diede via alla saga dedicata al suo personaggio più noto, l'inquisitore domenicano Nicolas Eymerich.

L'opera divenne un bestseller nonchè il fascicolo di Urania più venduto dell'anno: un qualcosa di mai accaduto prima per uno scrittore italiano. Tra le sue opere più note figurano anche Magus. Il romanzo di Nostradamus, trilogia di scritti incentrati sulla figura del celebre maestro indovino, e diversi cicli di romanzi storici e di avventura come il Ciclo dei Pirati Tortuga e il Ciclo de Il sole dell'avvenire con braccianti e contadini romagnoli.

Evangelisti, infine, è stato anche fondatore e direttore del portale Carmillaonline. Negli ultimi anni era tornato a scrivere di Eymerich con due nuovi romanzi, Eymerich risorge e Il fantasma di Eymerich. Purtroppo nel 2009 aveva subito l'asportazione di un polmone a causa di un tumore al sistema linfatico che era in ogni caso riuscito a sconfiggere.

La notizia della scomparsa di Valerio è stata accolta da numerosi messaggi di cordoglio sui social, testimonianza del fatto di come il suo contributo nel mondo della letteratura nostrana, e non solo, rimarrà indelebile.