Madk 1, una storia dalle tinte oscure e sadiche: la recensione

La casa editrice J-POP porta in Italia MADK, scritto e disegnato da Ryo Suzuri, lo storico character designer della serie Monster Hunter.

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a cura di Beatrice Villa

La casa editrice J-POP porta in Italia una storia che esplora i più tormentati desideri umani. MADK, nome completo Motsu Akuma to Danshi Kokosei (Il Demone Evanescente e il Ragazzo delle Superiori) nasce inizialmente come dojinshi, il primo scritto e disegnato da Ryo Suzuri, lo storico character designer della serie Monster Hunter.

MADK 1 è il primo volume di un BL dai toni cupi, oscuri, che vi porterà all’intero di una storia infernale tra erotismo estremo e magia nera.

“Io sono l’arciduca J del mondo dei demoni. Mi congratulo con te per avermi evocato alla tua giovane età. Da adesso sei di mia proprietà e una mia responsabilità. Giuro solennemente di educarti come un demone e di adorarti per l’eternità.”

MADK 1: benvenuti all’Inferno

Protagonista della storia è Makoto, un giovane che viene definito un "deviato" a causa delle sue inclinazioni anormali e che ha sempre sofferto da solo. Un giorno decide di evocare un demone affinché esaudisca il suo ultimo desiderio: Makoto è disposto a tutto, anche a vendere la propria anima in cambio del piacere che solo un demone può donargli. Makoto in realtà non si aspetta che succeda veramente qualcosa, ma quando l’incantesimo va a buon fine si ritrova davanti a un demone, niente meno che l'Arciduca del Mondo dei Demoni, J, dall’aspetto maestoso e bello, uno degli esseri più potenti dell’Inferno.

Makoto finalmente può realizzare il suo più intimo desiderio, quello di mangiare carne umana (anche se in verità di umano J non ha proprio nulla). Giorno dopo giorno Makoto mangia a sazietà, fino a quando non raggiunge l’estasi completa entrando in intimità con J. Il ragazzo è pronto a morire, ma non si aspetta di certo che J lo porti con sé, intenzionato a farlo diventare un demone.

Da questo momento Makoto entra in un mondo fatto di perversioni, erotismo portato all’estremo, dove ogni desidero carnale e inumano è realizzato e dove non ci sono limiti a ciò che si può volere. La morale non esiste: tutto è permesso.

MADK 1: ciò che è veramente in gioco

Makoto presenta molte caratteristiche di comportamento deviato pur non rientrano nelle definizioni più comuni di sociopatia e psicopatia. Nella sua stanza abbandonano libri riguardanti omicidi bizzarri e storie di cannibali, e sembra provare piacere solo da questi pensieri oscuri. Allo stesso tempo è in conflitto con se stesso: sa che ciò che vuole va contro la morale, ciò che è tollerato dalla società. Si sente in colpa, è spaventato dal pensiero di potere fare male a qualcuno. Raccoglie animali morti e li tiene nascosti, sa che chi lo circonda lo considera un mostro, peggio di un criminale. Ciò che desidera è semplicemente essere accettato per quello che, nonostante sappia benissimo che tutto ciò che vorrebbe, questi suoi desideri indicibili e terribili, sono anormali, almeno nel mondo degli umani.

Quando il demone asseconda il suo capriccio sessuale che altri considererebbero disgustoso e gli permette di mangiare il proprio corpo, Makoto è in estasi. È consapevole che se facesse quello che sta facendo a un altro essere umano sarebbe accusato di omicidio, eppure non può che esserne attratto. Prova un piacere talmente grande che è pronto a morire. Perché? Non ha una risposta e probabilmente nessuno può dagliela a parte J.

Quello che è certo è che tutto ciò che è, quello che vuole, ciò che desidera, è considerato perfettamente normale nel mondo demoniaco. E J lo capisce fin da subito. Asseconda i desideri di Makoto con un piano in mente: trasformare il ragazzo in un demone. Perché J desidera qualcosa da lui. Qualcosa che in questo volume inizia a prendere forma ma non è ancora completo.

Makoto diventa il suo giocattolo, il "suo bambino" come lo definisce J. Il demone ha grandi aspettative per il ragazzo che piano piano comprende come funziona il mondo dei demoni, come comportarsi e soprattutto il potere enorme che le parole possiedono. Pronunciare il nome di un demone di rango superiore equivale alla morte. Ma quando Makoto comprende che solo rimanendo tranquillo, impedendo all’ansia e alla paura di sopraffarlo, può acquisire un potere temuto da molti, allora le carte in gioco iniziano a cambiare, e forse solo lui ha la capacità di sconvolgere J e di superarlo.

MADK 1: una storia forte, dalle tinte oscure e macabre

Leggendo MADK 1 si è pronti a entrare in un mondo distorto e a tratti surreale dove atti sessuali, violenti e perversi tra eteromorfi, nei quali i due sembrano divorarsi a vicenda, sono considerati normali. Ci troviamo davanti scene disturbanti come quella in cui la testa di Makoto è attaccata a forza al corpo di un cane in attesa dell’arrivo del corpo umano, costringendolo così a vivere una semi vita in quella strana forma animale, o scene raccapriccianti di cannibalismo che riescono a scuoterci, a provocare sentimenti contrastanti e a richiamare alla mente l’atmosfera di Alice nel paese delle meraviglie, solo più dark e orrifica. È una fantasmagoria dove atti crudeli, cruenti al di là di qualsiasi pensiero razionale e umano, si mischiano in un gioco fatto di vizi e di passioni perverse.

Il disegno di Ryo Suzuri è accattivante e a tratti ipnotico, quando la durezza e la ferocia di alcune scene superano la razionalità. Usa magistralmente il nero e le sfumature, soprattutto per esprimere i sentimenti e le angosce dei personaggi, dove il colore si fa via via più scuro quando la luce sembra abbandonare il cuore di Makoto. Le espressioni dei personaggi sono vivide e reali, riesce a passare da uno stato di pena,  tormento e ansia a uno di gioia ma anche di divertimento in modo lineare e spontaneo.

I personaggi, soprattutto dal punto di vista psicologico sono ben caratterizzati. L’autore riesce a descrivere con estrema cura e realtà l’oscurità dell’animo umano, i desideri proibiti che Makoto nasconde nel cuore. Di J sappiamo ancora poco, ed è anche difficile da targettizzare in qualche modo. A prima vista può sembrare un bonaccione, un demone gentile, forse anche un po’ innocente, ma sotto la superficie nasconde un lato sadico e nero. Soprattutto quando si approccia a Makoto i tratti del viso si addolciscono ma è solo una facciata: nel suo cuore non sembra entrare nessun sentimento umano e non esita a tormentare il ragazzo in ogni modo possibile. È temuto e rispettato, ed è affascinante vedere come possa facilmente abbandonare quella sua innocenza per mettere in scena atti di sadismo e di perversione inimmaginabili come se fossero la cosa più normale del mondo e, in effetti, è proprio questo ciò che rende così diversi i demoni dagli umani e di certo è anche per questo motivo che Makoto è stato scelto da J.

L’autore Ryo Suzuri

Conosciuto anche con il nome Sumiyoshi Ryou , Ryo Suzuri è nato a Tohoku è cresciuto nel Kanto e attualmente risiede a Nara. Dopo essersi laureato al Game Graphic College nel 2007, ha ottenuto un lavoro con Capcom Co., Ltd. come modellatore 3D.

Ha lavorato per il franchise di Monster Hunter, in particolare in Monster Hunter 3 ha partecipato alla progettazione di alcuni NPC, armi e armature; è stato il responsabile del design di nuovi mostri e della modellazione 3D in Monster Hunter 4 e in Monster Hunter X è stato incaricato della supervisione generale di tutti i nuovi design, della modellazione e dei mostri. È diventato freelance nel 2015. Attualmente disegna illustrazioni e manga, principalmente per mostre personali e di gruppo.