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Marauders 1: Vivere e Morire a Krakoa, recensione

Marauders 1: Vivere e Morire a Krakoa, Panini Marvel pubblica in volume il primo arco arco narrativo della squadra mutante di Kitty Pryde.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Marauders: Panini pubblica in volume il primo arco arco narativo della squadra mutante di Kitty Pryde

La rivoluzione mutante di Hickman non si è consumata solamente sulle pagine di X-Men, ma ha visto un fiorire di testate parallele che hanno dato alla nuova dimensione dei Figli dell’Atomo ulteriore spessore. Gli eventi che hanno condotto i mutanti a divenire la specie dominante del pianeta, raccolti in House of X/Powers of X e Pax Krakoa, hanno consentito di ribaltare il ruolo di sottomissione e segregazione vissuta dai pupilli di Xavier nel corso degli anni, ma ascendere al ruolo di potenza dominante sullo scacchiere internazionale richiede la presenza di stratagemmi che posso discostarsi dalla nomea di eroi solitamente associata agli X-Men. Un’esigenza che viene incarnata da una squadra che fa dell’affinità a un approccio più diretto e, se necessario, violento, ruolo che ricade sui Marauders, le cui prime avventure sono ora raccolte nel volume Marauders 1: Vivere e morire a Krakoa.

Già protagonisti di una seri di spillati, i mutanti guidati da una tutt’altro che docile Katherine Pryde sono ora al centro del nuovo volume-raccolta di Panini Marvel, che include il primo anno di storie dei questi pirati mutanti. Un bel tomo che, va precisato, raccoglie i primi dodici numeri della numerazione americana, che corrispondo ai primi nove spillati della pubblicazione italiana. Una precisazione necessaria, considerato come la trama di Duggan si sviluppi in questi numeri all’interno di quello che possiamo considerare un primo arco narrativo, centrale non solamente per l’evoluzione degli eventi del nuovo assetto politico mutante, ma per le traversie di un personaggio in particolare: Kitty Pryde.

Marauders 1: l'altro lato dell'utopia krakoana

I lettori di più vecchia data, hanno ancora in mente l’evoluzione della giovane mutante, passata dall’essere la tenera idealista di Claremont alla guida di una nuova generazione di X-Men. Personaggio che ha rappresentato spesso l’ago della bussola morale di Ciclope e compagni, Kitty Pryde in Marauders viene ritratta in un modo affascinante e apparentemente lontano da quelle che sono le sue caratteristiche. Duggan, in realtà, ci offre una sorta di Kitty atipica perché incapace di accedere a quelle che sono le nuove possibilità dei mutanti: attraversare i giunti krakoani e resuscitare. Una condizione che la porta a sviluppare una personalità caustica, una corazza se vogliamo, che la rende al contempo perfetta come guida di una squadra di avventurieri, braccio armato di una frangia mutante che fa riferimento a un’altra figura femminile forte di casa Marvel: Emma Frost.

Nella nuova vita mutante, infatti, personaggi equivoci come Emma Frost e Sebastian Shaw diventano centrali nella gestione di operazioni poco lecite, necessarie per mantenere il contatto con ambienti criminali che possono avere una loro utilità. Marauders 1, sotto questo punto di vista, consente di andare oltre il velo di utopica potenza di Krakoa, lasciando trapelare come nelle stanze del potere mutante siano realmente gestiti certi affari. Soprattutto, è in questa serie che si ravvedono i veri intenti di personaggi dal passato tutt’altro che immacolato, come Shaw, che sembrano avere accolto l’invito di Xavier e Magneto a un nuovo inizio come l’occasione per dare vita a una propria agenda, non obbligatoriamente legata al benessere mutante.

Duggan ha la possibilità di affrontare questo interessante punto di vista imbastendo un lungo arco narrativo che vede in Kitty Pryde il suo perno emotivo. La atipicità della nuova vita mutante della ex-Shadowcat viene reso mirabilmente tramite i dialoghi in cui la mutante lascia emergere la propria ostilità alla sua precedente visione di guida morale integerrima, tradendo una voglia di muoversi liberamente priva di vincoli imposti da altri. Una visione che pare metaforicamente contrastate con la sua impossibilità di utilizzare i giunti krakoani o godere dei Protocolli di Resurrezione.

Da eroi a pirati per il futuro di Krakoa

Duggan sfrutta questi aspetti per introdurci al nuovo mondo segreto degli X-Men, rendendo Marauders la serie in cui possiamo andare oltre la maschera apparentemente ipocrita vista in X-Men, legando questa visione meschina e cinica alla vicenda personale di Kitty. Il modo in cui viene costruita la costruzione del potere ‘occulto’ del governo mutante, l’importanza della Corporation Infernale e la crescita di Kitty fanno parte di una narrazione avvincente e dai toni spesso graffianti, che coincidono con un’evoluzione della mutante che sembra completarsi con la sua resurrezione, quasi che la sua rinascita sia un ritorno alle sue origini. Passaggio sancito anche graficamente, con una Kitty ritratta dal ‘nostro’ Matteo Lolli che sembra sfoggiare una capigliatura che richiama alla sua folta chioma di ricci tipici del suo periodo adolescenziale. Un ritorno alle sue origini che potrebbe indicare non solo una completezza della sua anima, precedentemente frammentata, ma anche una nuova esistenza per la Regina Rossa.

Come da tradizione, Panini Comics raccoglie il primo arco narrativo di Marauders in un volume cartonato di buona fattura, con una grafica che mantiene il concept dei precedenti volumi dedicati al nuovo corso mutante. A campeggiare sulla copertina è l’illustrazione che accoglieva i lettori nel primo numero degli spillati, realizzata da Russel Dauterman e Matthew Wilson, cui si unisce una ricca gallery con le copertine dell'edizione spillata d'oltreoceano. Con Marauders, cui si è unito nello stesso periodo anche il primo volume raccolta di New Mutants, continua la raccolta di Panini Comics della nuova era mutante realizzata da Jonathan Hickman.

Voto Recensione di Marauders 1: Vivere e Morire a Krakoa



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Kitty Pryde è resa magnificamente da Duggan

  • - Inserito al meglio nella nuova continuity mutante

  • - Duggan ritra al meglio il lato meno nobile di Krakoa

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Come da tradizione, Panini Comics raccoglie il primo arco narrativo di Marauders in un volume cartonato di buona fattura, con una grafica che mantiene il concept dei precedenti volumi dedicati al nuovo corso mutante. A campeggiare sulla copertina è l’illustrazione che accoglieva i lettori nel primo numero degli spillati, realizzata da Russel Dauterman e Matthew Wilson.  Con Marauders, cui si è unito nello stesso periodo anche il primo volume raccolta di New Mutants, continua la raccolta di Panini Comics della nuova era mutante realizzata da Jonathan Hickman

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