Mercato Fumetti USA - crescono graphic novel e manga

Continua a cambiare il mercato dei fumetti USA. In forte crescita il comparto graphic novel e soprattutto quello dei manga.

Avatar di Domenico Bottalico

a cura di Domenico Bottalico

-

NPD Bookscan ha condotto la sua usuale ricerca trimestrale riguardo le tendenze del mercato dei fumetti USA evidenziando per il periodo che va da luglio a settembre 2020 una tendenza che più volte anticipata sembra ormai aver preso una inerzia impossibile da fermare.

Nello specifico si evidenzia come fra luglio a settembre 2020 siano stati venduti circa 4 milioni di graphic novel, formato cartaceo, nelle librerie di varia. Si tratta di un balzo notevole rispetto ai 2.8 milioni fatti registrare nel precedente trimestre dell'anno (da aprile a giugno). A contribuire a questo importante incremento è il comparto manga a cui si attribuisce circa i tre quarti della crescita della vendita nelle librerie.

Fumetti USA e manga

Il mercato dei manga negli USA oramai è in una fase ascendente e di crescita esponenziale. Rispetto al 2019 viene fatta registrare una crescita di circa il 25% contro un declino del comparto dei supereroi di circa l'11%. Negli ultimi 5 anni la crescita è stata dell'8% sul mercato totale.

Fumetti USA dopo la pandemia

Il comparto graphic novel ha avuto un aumento di circa il 42% a fronte di una risalita del 6.4% di tutto il mercato dei libri stampati, dato incoraggiante se si tiene presente che di mezzo c'è stata la chiusura forzata causata dall'emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Coronavirus. Per ritrovare dati simili nel mercato dei libri e dei fumetti USA dobbiamo tornare indietro al 2005 (sempre nel trimestre che va da luglio a settembre) quando venne pubblicato Harry Potter e il Principe Mezzo-Sangue.

Fumetti USA, DC cambia rotta

Questo crescita del comparto graphic novel ovviamente sta costringendo le due major del fumetto USA, DC e Marvel, a cambiare drasticamente il modo di pensare e pubblicare i loro prodotti.

Il primo a parlare apertamente della situazione è stato Jim Lee, publisher e chief creator officer della DC, il quale in una lunga intervista ha parlato fra le altre cose di un riduzione della proposta editoriale e di una maggiore digitalizzazione.

Lee specifica che è già in atto una riduzione della proposta editoriale quantificata intorno al 20/25% delle pubblicazioni.

Si tratta di tutti quei fumetti che non riuscivano a raggiungere un punto di pareggio tale [per la DC questo significa solitamente che l'albo non riusciva a mantenersi intorno alle 25.000 copie - NdA] da avere alcun tipo di margina. Dobbiamo ottimizzare i guadagni ed allineare le serie al marchio del franchise che rappresentano e che abbiamo sviluppato assicurandoci così che ogni fumetto che abbiamo pubblicato venga pubblicato con una motivazione specifica.

Parlando del futuro infine Jim Lee parla di internazionalizzazione e digitalizzazione.

Ci saranno più contenuti internazionali e più contenuti digitali. Far crescere il nostro business - fisico o digitale che sia - significa pensare globalmente. Ci concentreremo su questo. Si tratta di prendere i nostri contenuti e tradurli per altri mercati ma anche collaborare con autori e disegnatori in diverse parti del mondo per creare storie che risultino autentiche in quei mercati creando così nuove interazioni e nuove digressioni della nostra mitologia.

Per il digitale aumenteremo i contenuti. Le cose che funzionano bene in digitale funzionano bene anche poi stampate. Prendi Injustice ad esempio: quando uscì il fumetto in digitale la prima volta superò Batman. Ci ha portato molti lettori e ristampato ha venduto benissimo. 

Injustice in questo senso è il nostro modello per la produzione dei nuovi contenuti digitali: quelli che andranno meglio saranno ristampati. Il digitale inoltre ti permettere di raggiungere un pubblico più vasto e più facilmente soprattutto in un momento storico come questo.

Acquista Dark Nights: Metal.