L'influenza di William Gibson

I tre romanzi che compongono la trilogia dello sprawl sono fondamentali per comprendere la fantascienza moderna.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Incredibile ma vero, non si è mai tratto un film da "Nuromante", anche se i tentativi non sono mancati. Comunque il regista Vincenzo Natali (The Cube), un habitué del genere cyberpunk, sta portando avanti un suo progetto, e potrebbe essere la volta buona.

A oggi comunque sono due i film tratti dall'opera di William Gibson: il più famoso è Johnny Mnemonic; probabilmente non è un capolavoro ma è senz'altro meritevole di essere visto almeno una volta, se non altro per la messa in scena che ricalca piuttosto bene le ambientazioni barocche dell'autore.

L'altro è New Rose Hotel (Abel Ferrara, 1998): un lungometraggio non particolarmente apprezzato dalla critica né dal pubblico, ma Ferrara non è certo noto per essere un regista che piace a tutti. 

L'input sensoriale di Case si deformò a causa della velocità. La sua bocca si riempì di un doloroso sapore di azzurro. I suoi occhi erano uova di cristallo instabile, che vibravano secondo una frequenza il cui nome era la pioggia e il lontano fragore dei treni, dalla quale d'un tratto sbocciò una foresta ronzante di spine di vetro sottili come capelli. Le spine si scissero, si bisecarono, si scissero un'altra volta, crescendo a un ritmo esponenziale sotto la cupola dell'ice della Tessier-Ashpool.

Neuromante

Ci sono però poi tantissime altre opere d'ingegno che devono molto, a volte tutto, all'autore di Neuromante. Abbiamo citato in apertura Strange Days (Kathryn Bigelow, 1995), Nirvana (Gabriele Salvatores, 1997) e naturalmente The Matrix (F.lli Wachowski, 1999). Aggiungiamo solo un altro titolo d'interesse, l'anime Ghost In The Shell del 1995, ma la lista potrebbe allungarsi ancora prendendo in considerazione titoli minori.

Il cyberpunk di Gibson si ritrova poi naturalmente in tanti altri romanzi, a cominciare da quelli dell'amico e collega Bruce Sterling - che è senz'altro stato capace di dare la propria impronta personale a ogni frase che ha scritto. Ci sono poi giochi di ruolo, giochi da tavolo, e naturalmente videogiochi: a questo proposito vale la pena di citare che in Deus-Ex - in Human Revolution c'è persino un piccolo tributo a Molly Million.

-- Non sono Invernomuto. -- Allora, cosa sei? -- Bevve direttamente dalla mignon, senza sentire niente. -- Io sono la matrice, Case.

Neuromante

Va poi sottolineato come l'influenza culturale di Gibson vada ben oltre il genere, almeno in parte perché è un grande autore che ha lavorato molto sugli scenari distopici (40 film Sci-Fi basati su un futuro angosciante); possiamo ritrovare qualcosa di lui in film come "I figli degli Uomini", "Equilibrium", "Elysium", "Essi Vivono", "Gattaca" e tanti altri.