Obi-Wan Kenobi Episodio 4: citazioni e riferimenti

Tutte le citazioni e i riferimenti di Obi-Wan Kenobi episodio 4

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a cura di Manuel Enrico

Obi-Wan Kenobi ha superato il giro di boa di metà serie, sancito oggi dall’uscita della quarta parte della missione di salvataggio intrapresa dal maestro Jedi interpretato da Ewan McGregor. Nonostante i pareri divisivi su questa nuova incarnazione del franchise di Star Wars, già in occasione dei precedenti episodi abbiamo comunque ritrovato il fascino della saga nella forma di easter egg che hanno legato Obi-Wan Kenobi alla Trilogia Prequel, ma la nostra ricerca di citazioni e riferimenti in Obi-Wan Kenobi Episodio 4 ha rivelato come ci sia anche un occhio di riguardo ad altri media in cui è stato declinato il Canon.

Non va dimenticato che, specie in tempi recenti, videogiochi, fumetti e serie animate hanno avuto il compito di approfondire quel lasso di tempo oggi noto come Ascesa dell’Impero, ossia gli anni che intercorrono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza, periodo della continuity in cui si svolge anche questa nuova avventura del vecchio Ben. Prima di rivelarvi quali sono i riferimenti e le citazioni in Obi-Wan Kenobi Episodio 4, rinnoviamo il consiglio di vedere prima la quarta parte della serie, onde evitare il rischio spoiler.

Attenzione: quanto segue contiene spoiler sui primi due episodi di Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan Kenobi episodio 4 citazioni e riferimenti

Dai videogiochi alla serie tv

Vedendo il quarto episodio di Obi-Wan Kenobi, la sensazione è che la sceneggiatura abbia tenuto conto non solo di alcuni momenti fondamentali della saga cinematografica, ma anche al mondo dei videogiochi, in particolare al recente Star Wars Jedi: Fallen Order. Una necessità, in un certo senso, considerato che proprio in questo titolo, ambientato sempre nel periodo dell’Ascesa dell’Impero si assiste in modo evidente al ruolo dell’Inquisitorium e degli Inquisitori.

Non è un caso, infatti, che dopo esser guarito dalle ferite subite nel precedente episodio grazie all’immersione in una vasca di bacta (presenza familiare dai tempi de L’Impero colpisce ancora), Obi-Wan decida di lanciarsi all’inseguimento di Reeva, che ha rapito la piccola Leia sperando di usarla come esca per attrarre il Jedi.

Aiutato dai membri del Cammino, i dissidenti che aiutano i Jedi a scappare alla caccia degli inquisitori, Obi-Wan si dirige verso Nur, pianeta in cui è sita la base dell’Inquisitorium. Già vista nei precedenti episodi, questa installazione compare in Star Wars Jedi: Fallen Order, durante il capitolo finale del gioco. E proprio come il protagonista del videogioco, Cal Kestis, anche Obi-Wan penetra nella base dell’Inquisitorium passando da un condotto sottomarino. Occasione perfetta per utilizzare un respiratore subacqueo, come quello usato in La Minaccia Fantasma per raggiungere Gunga City.

Dentro la pancia del mostro

L’episodio è quindi ambientato quasi interamente nella base dell’Inquisitorium. Per chi ha giocato a Star Wars Jedi: The Fallen Order, questo significa ritrovare facilmente non solo ambientazioni già viste, come la stanza degli interrogatori, ma anche ravvedere in alcune scene delle soluzioni narrative già utilizzate nel gioco, come in occasione della rottura di una finestra per far allagare un corridoio, in modo da fuggire agli inseguitori imperiali.

All’interno della base dell’Inquisitorium, Obi-Wan fa però anche una tragica scoperta: i Jedi catturati sono conservati anche una volta uccisi. In una sorta di camera funebre, infatti, sono conservati decine di Jedi, tra cui un giovanissimo allievo, come quelli visti in L’attacco dei Cloni o nella scena iniziale del primo episodio di Obi-Wan Kenobi, e delle vecchie conoscenze dei fan della saga. Se ci rimane il dubbio che uno dei volti visti di sfuggita in uno di questi contenitori sia il già citato Quinlan Vos, più certa è la natura del maestro Coleman Kcaj, un Ongree che era membro del Consiglio Jedi e che già nella serie a fumetti Darth Vader era stato citato come uno dei bersagli dell’Inquisitorium.

Nessun dubbio invece che il Jedi cosiano inquadrato in modo evidente sia il Maestro Tera Sinube, comparso in The Clone Wars, in cui veniva spiegato come fosse un mentore particolarmente amato dai più giovani allievi del Tempio Jedi.

La presenza di questi Jedi conservati, tra l’altro, spiega anche un passaggio sino ad ora mai approfondito di Star Wars Rebels. In un episodio, Kanan e Ezra venivano infatti ingannati nel credere che una maestra, Luminara Unduli, fosse ancora viva, spingendoli a tentare una disperata missione di salvataggio. Possiamo quindi supporre che il cadavere della Jedi fosse stato conservato nei meandri della Fortezza Inquisitorium

Segnali dal futuro

Per quanto i maggiori riferimenti siano legati alla Trilogia Prequel (La Minaccia Fantasma, L’Attacco dei Cloni, La Vendetta dei Sith), la quarta puntata di Obi-Wan Kenobi sembra volere inserire alcuni riferimenti anche alla Trilogia Originale (Una Nuova Speranza, L’Impero Colpisce Ancora, Il Ritorno dello Jedi). Non solo tramite la presenza di dispostivi visti in quelle pellicole, come droidi sonda e gli immancabili comlink, ma anche sul piano narrativo.

L’intera puntata sembra voler creare un parallelo con la missione di salvataggio che vedrà nuovamente Leia come damsel in mistress. Dalla scena della tortura ai dialoghi, la sensazione è che la sceneggiatura di questo episodio miri a creare un presupposto emotivo che avvicini la Leia infantile a quella matura, mostrando le radici della sua futura ferrea volontà.

Più evidente è la presenza di una vecchia conoscenza dei futuri ribelli, ossia lo speedere T-47, utilizzato dai piloti del Cammino per dare supporto a Obi-Wan, Tala e Leia durante la fuga. Si tratta del modello che, tramite un apposito equipaggiamento, abbiamo visto abbattere i camminatori imperiali durante la Battaglia di Hoth in L’Impero Colpisce Ancora.

Il Cammino verso la Ribellione

In passato abbiamo avuto modo di vedere spesso in opere del Canon dei passaggi che sembrano condurrre alla nascita dell’Alleanza Ribelle. Anche Obi-Wan Kenobi partecipa a questo processo, tramite la presenza degli operativi del Cammino, che proprio in questo salvataggio su Nur sembrano compiere uno step decisivo nel passare da semplici clandestini a una proto-ribellione, ruolo che sembra venire chiarito da Tala, quando senza remore avvisa i suoi compagni che:

“Siete dei soldati ora”

Questo potrebbe essere uno dei momenti essenziali per la nascita della futura Alleanza Ribelle

Obi-Wan Kenobi Episodio 4

Inutile negarlo, sino a questo quarto capitolo, Obi-Wan Kenobi ha lasciato diverse perplessità. LE potenzialità per dare vita a una storia che affrontasse al meglio uno dei momenti di maggior rilevanza nella continuity della saga era molte, complice la presenza di un atteso ritorno come quello di Obi-Wan. Peccato che la realizzazione della serie stia mostrando parecchie lacune, soprattutto sul piano narrativo, dove il timore di vedere emergere continue discrepanze tra quanto mostrato e gli eventi già raccontati nella Trilogia Originale si fa sempre più consistente. Una paura che potrà essere vanificata solamente con gli ultimi due episodi.

Difficilmente sarà cancellata la mancanza di carattere di Reeva, un villain che sino a ora non ha saputo imporsi come una figura temibile e di spessore. La recitazione di Moses Ingram acuisce le pecche di un personaggio che sembra più macchiettistico che ispirato, privo di un carisma che dovrebbe rappresentare un contrasto alla recitazione convincente di McGregor, non immune da alcuni piccoli cedimenti in alcuni passaggi.

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