Pandemic: Zona Rossa – Europa, la recensione

Pandemic: Zona Rossa – Europa è un gioco da tavolo cooperativo in cui i giocatori dovranno viaggiare per l'Europa per debellare tre terribili malattie.

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a cura di Davide Vincenzi

Pandemic: Zona Rossa – Europa è un gioco da tavolo cooperativo per 2-4 giocatori (ma giocabile anche in solitario grazie a delle regole speciali scaricabili dal sito dell’editore) dagli otto anni in su pubblicato nel nostro Paese dalla casa editrice Asmodee Italia. Spin-off del celebre e pluripremiato gioco in scatola Pandemic, Pandemic: Zona Rossa – Europa vede i giocatori impersonare un team di medici in una lotta contro il tempo, per debellare tre terribili malattie che stanno imperversando nel Vecchio Continenente.

Pandemic: Zona Rossa – Europa può tranquillamente essere considerato una versione light del suo genitore, poiché a parte qualche piccola differenza che ne alleggerisce i tempi di gioco, solo 30 minuti circa a partita, e lo rende leggermente più semplice (ma ugualmente “mortale”), le meccaniche di base e l’esperienza di gioco risultano immutate, solamente più in piccolo.

Pandemic: Zona Rossa – Europa, approntare una partita

La fase di preparazione di una partita di Pandemic: Zona Rossa – Europa è piuttosto semplice è veloce e non occupa più di un paio di minuti.

Aperto il tabellone rappresentante l’Europa con le sue città principali, per prima cosa si dovranno porre i segnalini dei giocatori nella città di Ginevra, l’unica contenente il laboratorio in cui si potrà sintetizzare le cure per le malattie dilaganti e punto di partenza dei giocatori. Andranno poi posti sui relativi tracciati anche i segnalini Focolaio e Livello di Contaminazione.

Quindi, si dovrà procedere alla costruzione dei due mazzi di gioco: Contaminazione e Giocatore. Nel primo caso si tratterà semplicemente di mescolare tra loro tutte le carte Contaminazione e poi di pescarne sei: le città riportate su queste carte inizieranno il gioco già afflitte dalle malattie, rappresentate da dei cubetti di plastica colorata.

Per creare il mazzo Giocatore, invece, si dovranno mescolare le carte Città e le carte Evento, dopodiché ogni giocatore pescherà due carte a formare la sua mano iniziale (tre carte se ci sono solo due giocatori) e le posizionerà davanti scoperte davanti a sé. A questo punto, il mazzo Giocatore dovrà essere suddiviso in tre mazzetti di dimensioni più o meno congrue, nei quali andranno inserite una carta Epidemia ognuno. Nel caso si giocasse ai livelli più alti di difficoltà, nei mazzetti andranno inserite anche una o due carte Mutazione. Questi mazzetti andranno poi sovrapposti l’uno sull’altro a formare il mazzo Giocatore che si utilizzerà durante la partita.

Ogni giocatore sceglierà (o pescherà a caso) uno dei quattro personaggi disponibili, prenderà la relativa carta e una carta Consultazione. Questi personaggi sono: la specialista in quarantena, lo specialista in contenimento, la virologa e il pilota. Ciascuno di essi possiede una o due abilità speciali che, a seconda del caso, possono essere utilizzate come azione o gratuitamente e che, attivate nel modo o nel momento giusto, possono influenzare notevolmente l’andamento della partita.

Pandemic: Zona Rossa – Europa, il flusso di gioco

Lo scopo del gioco in Pandemic: Zona Rossa – Europa è quello di contrastare il diffondersi per l’Europa di tre terribili malattie e al contempo di trovarne la cura. I giocatori avranno tanti modi per perdere la partita, ma uno solo per vincere: sintetizzare la cura di tutte e tre le malattie prima che sia troppo tardi.

Ogni partita a Pandemic: Zona Rossa – Europa è costituita da un numero non definito di turni in cui ciascun giocatore agisce singolarmente. Durante il proprio turno, un giocatore potrà compiere fino a quattro azioni, con la possibilità di effettuare più volte la stessa azione.

Le azioni a disposizione sono:

  • Spostarsi tra due città collegate da una via di passaggio;
  • Scartare una carta città dalla mano per volare direttamente sulla città indicata dalla carta;
  • Scartare la carta che riporta il nome della città in cui si trova il giocatore per volare il qualsiasi altra città del tabellone di gioco;
  • Ridurre di uno il livello di contaminazione della città in cui si trova il giocatore;
  • In caso nella città in cui si trova il giocatore sia presente un altro giocatore, dare o prendere una carta che riporti il nome della città in cui si trovano;
  • Solo nella città di Ginevra: scartare quattro carte dello stesso colore per creare la cura della malattia di quel colore.

Inoltre, ad aumentare il ventaglio delle opzioni disponibili, vi è anche la possibilità di attivare una carta Evento che permette, volendo, di agire anche fuori dal proprio turno: questo rende possibile influenzare l’andamento delle azioni altrui, ad esempio concedendo azioni extra. Giocare una carta Evento non costa azioni. Dopo aver compiuto le proprie azioni, il giocatore dovrà pescare due carte Giocatore per rimpolpare la propria mano, tenendo conto del limite di mano di sei carte.

Se da una parte questo amplia le capacità di azione del giocatore, dall’altra erode in maniera sistematica il tempo a disposizione. Infatti, se ci si dovesse trovare nella situazione di non poter più pescare carte dal mazzo Giocatore la partita sarà persa. Inoltre, vi è sempre la malefica possibilità di pescare una delle tre carte Epidemia presenti nel mazzo.

Queste, oltre a non a portare carte in mano al giocatore, causano un peggioramento generale della situazione sul tabellone di gioco. Esse obbligano infatti a pescare una carta Contaminazione e a porre sulla città indicata tre cubetti Malattia, oltre a innalzare il livello di allerta Contaminazione e ad aumentare notevolmente il rischio dello scoppio di un Focolaio di quella malattia, meccanica di cui parleremo tra poco.

Dopo aver pescato le carte per la propria mano, il giocatore di turno dovrà poi pescare pescare un numero di carte Contaminazione pari a quelle indicate dal livello di allerta Contaminazione  e andare a porre un cubetto Malattia sulle città indicate. Poiché da regolamento non è possibile che su una singola città siano presenti più di tre cubetti della stessa malattia, qualora se ne dovesse aggiungere uno o più, si avrà invece la nascita di un focolaio. Ciò comporta il dover porre un cubetto di quella malattia su ogni città collegata a quella in cui il focolaio è scoppiato, cosa che potrebbe far nascere nuovi focolai in quelle città e a cascata in quelle loro attigue e così via.

Inoltre, ciò farà muovere il segnalino Focolaio sul suo tracciato. Una volta giunto al limite, la partita sarà persa.  Se ciò non bastasse, c’è tenere presente anche il fatto che terminare la riserva di cubetti di un determinato colore comporta la sconfitta: la malattia si è diffusa troppo ed è divenuta incontenibile. Se ignorati, i focolai potrebbero porre velocemente fine alla partita e sono per tanto a tutti gli effetti uno degli elementi principali da tenere sotto controllo da parte di tutti i partecipanti.

Se ciò non bastasse, in di Pandemic: Zona Rossa – Europa c’è la possibilità di introdurre nel mazzo Giocatore anche le carte Mutazione, che se pescate con i loro effetti innalzeranno non di poco il livello di difficoltà.

Pandemic: Zona Rossa – Europa, print & play e altre modalità di gioco

Come ulteriore bonus, dalla pagina dedicata a Pandemic: Zona Rossa – Europa sul sito di Asmodee Italia è possibile scaricare gratuitamente la versione Print & Play del prodotto, oltre a una modalità di gioco che consente di unire questo titolo a quello precedente, Pandemic: Zona Rossa – Nord America, per un’esperienza di gioco più complessa e articolata che prevede l’uso di entrambe le plance. Inoltre, è presente anche una modalità in cui è possibile mischiare alcuni elementi dei due giochi, giocando su un solo tabellone, per una maggiore varietà di eventi e possibilità.

Per trovare le indicazioni per giocare in modalità solitario, invece, ci si dovrà rivolgere al sito di Z-Man Games, lo studio ideatore del gioco, e scaricarle gratuitamente in lingua inglese.

Pandemic: Zona Rossa – Europa, i materiali

Dal punto di vista editoriale, Pandemic: Zona Rossa – Europa si attesta su livelli più che buoni. La scatola si presenta robusta, di piccole dimensioni e dal peso piuttosto contenuto, cosa che non mancherà di rendere felice chi ama portare con sé i propri giochi quando effettua qualche viaggio. Il libretto del regolamento, composto da otto pagine spillate in carta patinata, illustra in modo più che esauriente le regole del gioco senza lasciar spazio a dubbi di alcun tipo

Ottimo anche il tabellone di gioco, di dimensioni ridotte è comunque in grado di contenere in modo funzionale tutto ciò che serve per giocare, oltre a essere accattivante alla vista e robusto al tatto. Le carte, invece, sono di qualità media; considerando che il gioco prevede che debbano essere mischiate spesso, consigliamo di ricorrere alle bustine protettive per evitare che si danneggino. In buona plastica, invece, i segnalini di gioco, comprendenti i cubetti malattia, i segnalini cura della malattia, i segnalini contaminazione e focolaio e le pedine dei personaggi. Quest’ultime risultano un po’ anonime.

Dal punto di vista artistico siamo rimasti piacevolmente soddisfatti: considerato le ridotte dimensioni di tutti gli accessori di gioco, era difficile riuscire a fare di meglio. Questo vale soprattutto per le carte Contaminazione e Azione che riportano dei piccoli stralci della mappa di gioco. Questo, insieme ad un codice a colori, facilita la localizzazione delle città sulla plancia di gioco durante le partite.

Conclusioni

Pandemic: Zona Rossa – Europa è un buon prodotto, in grado di mantenere quanto promesso: partite veloci sempre ricche della giusta dose di tensione. Facile da imparare, potrebbe risultare alquanto sfidante da domare, soprattutto per chi non ha mai affrontato prima un titolo della serie Pandemic. Fondamentali per la vittoria, saranno una forte capacità di collaborazione e un elevato grado di affiatamento: anche una sola mossa mal calibrata può determinare una brusca impennata della difficoltà o persino una sonora sconfitta.

Ciò, però, potrebbe portare a un paio di situazioni che spesso capitano nel mondo del gioco da tavolo: la paralisi da analisi e l’imporsi sugli altri di un giocatore alpha. A ciò non vi è un vero e proprio rimedio, essendo cose legate direttamente ai giocatori e poco o nulla dipendenti dal gioco in sé, ma è comunque un fattore da tenere in considerazione.

La ridotta durata di ogni partita, invece, riesce però a lenire, o perfino eliminare, in modo soddisfacente la sensazione di frustrazione che potrebbe invece accompagnarsi a giochi di pari difficoltà ma di durata maggiore e permette immediatamente di riprovare ad ottenere la vittoria. Ne consegue un fattore longevità e rigiocabilità praticamente infinito e riteniamo che spesso questa versione light di Pandemic verrà utilizzata come pratico filler tra un gioco più impegnativo e l’altro.

Un gioco indicato a…

Pandemic: Zona Rossa – Europa è un gioco semplice, almeno nelle meccaniche, che può diventare facilmente complesso da affrontare. Questo non vuol dire però che sia indirizzato a giocatori esperti, tutt’altro! In questo titolo, l’elemento fondamentale sarà la capacità di saper collaborare attivamente, anche mettendo in discussione le proprie idee, su come affrontare il tutto.

Anzi, proprio per la sua natura fortemente collaborativa, Pandemic: Zona Rossa – Europa può tranquillamente essere considerato un titolo ottimo per introdurre nuovi giocatori al mondo del gioco da tavolo più “evoluto”.

Essendo però una versione più leggera del proprio progenitore Pandemic, chi possiede già questo titolo nella propria libreria non troverà in Pandemic: Zona Rossa – Europa nulla di nuovo.