Recensione Mad Max, il ritorno dell'eroe post apocalittico

Recensione dell'ultimo film di Mad Max, l'eroe post apocalittico interpretato da Tom Hardy.

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a cura di Luca Lubiati

firma horrorbakery

A trent'anni di distanza dall'ultimo film della trilogia di Mad Max, George Miller riporta al cinema il suo eroe post apocalittico ed è Tom Hardy a prendere in consegna il ruolo di Max che era stato di Mel Gibson.

Il film, uscito nelle sale il 14 maggio, è un reboot che mescola insieme diversi elementi della trilogia originale: in comune con il primo capitolo c'è sicuramente il tema della vendetta, mentre la ricerca di un ritorno alla civiltà è ben definita nel terzo.

In questo Fury Road a colpire più di ogni altra cosa sono il concept design dei veicoli, che riesce ad essere anche migliore rispetto agli altri capitoli, e l'aspetto estetico dei personaggi, che rappresenta un altro grande pregio di questo film; sembra quasi che umani e mezzi di trasporto siano legati a doppio filo: l'uomo è un tutt'uno con la macchina. La cura minuziosa dell'aspetto visivo è messa in risalto anche dall'ottima fotografia; John Seale riesce a sottolineare alla grande la desolazione e la vastità del paesaggio post apocalittico.

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Troviamo delle note positive anche per quanto riguarda il cast: Charlize Theron interpreta al meglio Furiosa, un personaggio dai sentimenti contrastanti che incarna perfettamente il tema della donna, molto presente in questa pellicola, e che finisce per essere la vera protagonista.

Un'altra ottima caratterizzazione è quella che il giovane Nicholas Hoult conferisce al personaggio di Nux. Purtroppo, però, non è tutt'oro quel che luccica.

Passando a quelle che sono le pecche che abbiamo riscontrato in Mad Max: Fury Road, dobbiamo parlare proprio del protagonista: il Max di Tom Hardy risulta piatto e senza personalità, confinato ad un ruolo di supporto per la maggior parte del film.

Personaggi

Ma c'è dell'altro. La pellicola si sviluppa in un lungo e interminabile inseguimento nel deserto con scene d'azione molto ben orchestrate ma la storia sembra solo un pretesto a supporto di queste e nulla di più; tutto è ripetitivo, caratterizzato da un montaggio troppo frenetico e disorientante, inoltre la musica risulta troppo preponderante... Per non dire assordante.

In conclusione, benché si possano riconoscere dei pregi in questo film di forte impatto visivo, la mancanza di un approfondimento della storia impedisce a Mad Max: Fury Road di decollare davvero e ne fa una mezza occasione sprecata.