Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1, recensione: tutta l'epicità del franchise

Star Comics pubblica Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1: la prima saga occidentale de I Cavalieri dello Zodiaco.

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a cura di Domenico Bottalico

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Spagna, Brasile, Italia, Francia. Sono solo alcuni dei paesi del mondo dove Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco sono diventati una vera e propria religione per milioni di fan e per almeno 2/3 generazioni di ragazzi cresciuti con le gesta epiche di Seiya/Pegasus e dei suoi compagni ovvero i Bronze Saint di Athena. Non è un caso quindi che proprio dalla Francia arrivi Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1 ovvero il primo di cinque volumi che comporranno la prima saga occidentale de I Cavalieri dello Zodiaco, supervisionata dallo stesso Masami Kurumada creatore del franchise, e realizzata da Jérome Alquié e Arnaud Dollen per l'editore Kana, che non è nuovo a queste operazioni avendo già dato alle stampe volumi dedicati a Goldrake e Capitan Harlock, e che arriva in Italia grazie a Star Comics già storico editore dell'opera di Kurumada-sensei tornata recentemente sugli scaffali in una nuova edizione.

Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1: Ikki fra le fiamme del Destino

I Saint di Athena stanno recuperando dalle ferite subite durante la battaglia contro i Silver Saint inviati dal Gran Sacerdote. Una battaglia improba che arrivava subito dopo le probanti Galaxian Wars e risolta solo grazie al provvidenziale intervento di Ikki il Saint di Phoenix ritornato letteralmente in vita nel momento di maggior bisogno per schierarsi al fianco dei Saint di Athena. Ma non c'è riposo per i Saint perché Saori Kido viene attaccata dal misterioso Drachma e dai suoi Stigma: avversari che si sbarazzano velocemente del convalescente Seiya e intimano a Saori di rivelare dove si trovi proprio Ikki.

Mentre sul luogo arrivano anche gli altri Saint - Shiryu Hyoga e Shun - a dare manforte a Seiya, Drachma viene recuperato dal potente Arctos del Kelpie che addirittura si scusa per l'aggressione. Il motivo è presto detto, quella di Drachma è stata una iniziativa avventata che potrebbe mandare in fumo il piano intessuto dal Dio Chronos che comanda i Dodici Aura di cui Arctos fa parte.

Ma perché Chronos vuole mettere le mani su Ikki? E cosa ne guadagnerebbe? Proprio il Saint di Phoenix viene attaccato sull'Isola Death Queen da tre formidabili nemiche: le Moire. Chloto, Lachesis e Atropos trasportano Ikki nell'Erebo ma commettendo un madornale errore, sottovalutandolo. Ikki infatti non solo resiste agli attacchi psicologici delle avversarie ma dà fondo alle incredibili proprietà del suo cloth.

La vittoria tuttavia arriva ad un prezzo carissimo. Ikki è riuscito a modificare il suo Destino ma potrebbe aver cambiato tragicamente quello di suo fratello Shun. La battaglia con Chronos è appena iniziata!

Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1: tutta l'epicità e la spettacolarità del franchise

Jérome Alquié e Arnaud Dollen incuneandosi nella strettissima concatenazione degli eventi del manga originale, dimostrando di essere soprattutto fan del franchise, realizzano con Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1 l'inizio di una saga dai risvolti interessanti al cui centro pongono uno dei Saint più enigmatici ovvero Ikki di Phoenix, il suo turbolento passato e il rapporto con il fratello Shun. Questo però non impedisce loro di dare libero sfogo alla creatività creando nuovi ed interessantissimi nemici, uno su tutti il Dio Chronos, ma soprattutto di porre al centro dell'attenzione del lettore uno delle peculiarità del franchise stesso: l'epicità delle battaglie.

Al netto di qualche passaggio necessariamente didascalico, atto a dare contesto al racconto e ai suoi protagonisti per qualche nuovo lettore, questo primo volume è tutto incentrato sui combattimenti quello breve "di riscaldamento" introduttivo fra Seiya e Drachma e poi quello articolato e ben "coreografato" fra Ikki e le Moire che è di fatto un racconto nel racconto articolandosi in tre atti diversi e separati come le Moire stesse.

Il merito più grande dei due autori francesi è quindi proprio quello di centrare subito già da questo primo volume l'aspetto che maggiormente ha colpito l'immaginario dei fan di tutto il mondo. Da un lato l'epicità degli scontri in cui pose plastiche, colpi devastanti e proclami solenni fanno da contraltare a quelle digressioni su temi come l'amore, il sacrificio, il senso del dovere che vengono perfettamente "interpretati" dai protagonisti, e dai loro antagonisti, con cui ancora oggi a distanza di oltre tre decenni è impossibile non empatizzare immediatamente.

Se a livello di scrittura quindi l'obbiettivo è quello di recuperare l'epicità delle saghe originali, dal punto di vista grafico Jérome Alquié decide di rifarsi non al tratto sintetico di Kurumada bensì a quello dinamico e sexy dei character designer che lavorarono alle serie animate, uno su tutti il mitico Shingo Araki. Il dinamismo dell'anime viene quindi riportato su carta dal disegnatore grazie ad una line art che volutamente ricerca di non discostarsi dall'estetica che ha sdoganato la serie stessa mentre le possibilità del digitale, sia dal punto di vista della colorazione che degli effetti, permettono davvero di aggiungere un "livello" di spettacolarità che trova elemento di sintesi nella costruzione della tavola.

In questo senso Alquié non si pone alcuna limitazione ma tratta la pagina esaltando la plasticità delle figure longilinee, l'espressività dei volti dai tratti essenziali fra cui i grandi occhi e l'attenzione per il design dei cloth (soprattutto di quelli elaboratissimi dei personaggi originali). Non vi sono schemi ma soluzioni eterogenee: splash-page dal forte impatto, figure sbordate, inserti e sovrapposizioni con inquadrature spesso audaci che fanno trasudare la gravitas dei Saint. È interessante notare come non vi siano taglie eccessivamente audaci ma una orizzontalità la cui portata si allarga nelle sequenze d'azione e si restringe (nella pratica una maggiore presenza di riquadri) per evidenziare una maggiore "narratività" della sequenza o momenti più drammatici.

Il volume

Star Comics presenta Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco Time Odyssey 1 in un lussuoso volume cartonato dalla accattivante veste grafica impreziosita da dettagli lucidi. C'è subito da rimarcare che ci ritroviamo per le mani un prodotto nato in Francia e quindi con una fogliazione di 64 pagine a colori e le dimensioni scelte sono quelle più ampie tipiche del fumetto transalpino ovvero 21x28 cm. L'ottima rilegatura permette una apertura del volume tale da esperire una lettura agevole che esalta la componente emotiva delle tavole. Per quanto riguarda la cura editoriale si è giustamente optato per il collaudato adattamento italiano fedele all'originale mentre, per quanto riguarda la traduzione italiana, si è scelto di mantenere il "voi" tipicamente transalpino al posto del "lei" in alcuni passaggi. Non vi sono contributi redazionali ma solo una pagina dedicata ai ringraziamenti e una nota di Kurumada-sensei in quarta di copertina. Per quanto riguarda gli extra infine, a fine volume, così come nei tankobon del manga originale, sono presenti gli studi sui cloth dei Saint.