Salti temporali e diversità per la serie House of the Dragon

Vi segnaliamo alcune chicche sull’attesissima serie targata HBO Max, House of the Dragon, spin-off prequel de Il Trono di Spade.

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a cura di Rosanna Donato

Grazie a un rapporto di The Hollywood Reporter abbiamo scoperto alcune chicche sull’attesissima serie targata HBO Max, House of the Dragon. Prima di tutto è bene parlare della sua struttura: non aspettatevi un nuovo Il Trono di Spade perché l'impostazione sarà molto più simile a quella di The Crown, la serie Netflix. Al suo interno infatti ci saranno diversi salti temporali pluriennali, incluso uno di circa 10 anni a metà della prima stagione. Inoltre, non mancano cambiamenti importanti nel cast, che conta tra le protagoniste femminili la presenza di Emily Carey, Milly Alcock, Olivia Cooke ed Emma D'Arcy.

La nuova serie House of the Dragon

Sappiamo anche che in House of the Dragon vedremo un certo numero di nascite. Lo ha confermato lo showrunner Miguel Sapochnik, ricordando che "nel medioevo il parto era violenza". Di seguito le sue parole:

È pericoloso come sembra. Hai una probabilità del 50% di farcela. Ci saranno un po’ di nascite nello show e fondamentalmente abbiamo deciso di dare loro temi diversi ed esplorarli da differenti prospettive, proprio come avevo fatto per numerose battaglie ne Il Trono di Spade. House of the Dragon non mostrerà una grande quantità di sesso, ma rappresenterà comunque la violenza sessuale inerente al suo mondo fantastico ispirato al Medioevo. Non ignoreremo questo aspetto, faremo luce su di esso. Non dovrebbe essere minimizzato o glorificato.

La nuova serie si propone di cambiare direzione per quanto riguarda la tematica della diversità, fornendo uno sguardo semi-inedito rispetto al mondo de Il Trono di Spade. Non è un caso che sia stato scelto Steve Toussaint per interpretare un personaggio che nei libri di George R. R. Martin, essendo un discendente dei valyriani, si dà per scontato abbia la pelle chiara, anche se tale caratteristica non viene mai esplicitata. Stiamo parlando del potente Lord Corlys Velaryon, alias il Serpente di Mare, nonché il personaggio più ricco di Westeros. L’attore ha dichiarato le seguenti parole circa House of the Dragon:

Ho adorato Il Trono di Spade, ma il mio unico pensiero era: 'dove sono tutti gli altri in questo mondo? Perché Martin ha creato un mondo diversificato, se guardi oltre Westeros, e penso che questa serie si avvicini a quell’universo'.

George R. R. Martin parla della serie

Al di là di questi aspetti, c'è una domanda che potrebbe farsi largo nella mente dei fan: George R. R. Martin ha già visto qualcosa della nuova serie? Come ha reagito a riguardo? Stando al rapporto di The Hollywood Reporter, l'autore dei romanzi ha già potuto dare un'occhiata approfondita ai primi nove episodi della serie, e si è detto entusiasta del risultato finale:

È potente, è viscerale, è oscuro, è come una tragedia shakespeariana. Non c'è Arya, non c'è un personaggio che tutti adoreranno. Sono tutti imperfetti. Sono tutti umani. Fanno cose buone. Fanno cose cattive. Sono guidati dalla brama di potere, dalla gelosia, dalle vecchie ferite, proprio come gli esseri umani. Proprio come li ho scritti nei libri.

C'è un altro aspetto di cui ha parlato Casey Bloys, responsabile dei contenuti di HBO e HBO Max. Si tratta dell'impatto che House of the Dragon ha avuto sui social e in particolare Twitter. L'uscita della serie infatti ha diviso i fan: c'è chi è scettico sul risultato finale e chi è estremamente felice che HBO stia realizzando il prequel de Il Trono di Spade. Qui sotto vi riportiamo le sue parole:

Sapevamo che sarebbe stato divisivo. Ovviamente, vorresti che tutti i fan ne siano felici, ma non succederà mai. Non c'erano troppe persone scoraggiate o sconvolte. È una ripresa che fa ben sperare, ma probabilmente non riflette pienamente i sentimenti degli spettatori.

Infine, l'autorevole testata ha segnalato che la trama della guerra civile in House of the Dragon potrebbe abbracciare solo tre o quattro stagioni della serie HBO. Ciò non significa che a quel punto la storia dovrà finire, anche perché, come già rivelato, ci saranno salti temporali pazzeschi. Dunque, finita la guerra civile, potremmo assistere a un salto temporale in avanti o indietro utile a raccontare altri eventi della dinastia dei Targaryen, magari con un cast rinnovato nel corso delle cinque stagioni.

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