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Vivere mille vite: Lorenzo Fantoni racconta i videogiochi - Recensione

Lorenzo Fantoni ci guida alla scoperta dell'evoluzione del mondo dei videogiochi con Vivere mille vite, dalle origini sino ai nostri giorni, svelandoci la sua personale esperienza.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Lorenzo Fantoni ci guida alla scoperta dell'evoluzione del mondo dei videogiochi con Vivere mille vite, dalle origini sino ai nostri giorni, svelandoci la sua personale esperienza.

Vivere mille vite. Nel leggere il titolo del libro di Lorenzo Fantoni dedicato alla storia dei videogiochi, è difficile non ripensare a un pensiero espresso da Umberto Eco in merito alla lettura:

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuta una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni”

Il concetto espresso da Eco si riferiva alla lettura, ma questo principio si potrebbe applicare anche al mondo dei videogiochi. D’altronde, se si parla di narrativa, intesa come esperienza di arricchimento personale, non si può negare che il mondo dell’intrattenimento videoludico abbia offerto e continui a offrire la possibilità di vivere altre vite a coloro che si approcciano a questi universi in pixel.

Vivere mille vite, Lorenzo Fantoni ci guida nell'evoluzione del mondo dei videogiochi

Una concezione difficile da condividere con chi ancora non fatica a vedere nei videogiochi una forma di interazione narrativa moderna, con una dignità pari a quella di altre declinazioni del mondo dell’entertainment, come letteratura, cinema o fumetti. D’altronde, come giustamente dice lo stesso Fantoni nell’introduzione di Vivere mille vite:

“Raccontarli a chi non li vive è un esperimento complesso, soprattutto perché molti sono rappresentati solo dai loro esempi più vecchi o dall’immagine di migliaia di bambini che invece di studiare, giocare a pallone per strade o leggere ‘un buon libro’ passano le giornate a giocare a Fortnite”

Racchiuso in questo pensiero troviamo l’ostacolo principale che un volume come Vivere mille vite deve affrontare, ossia un pregiudizio radicato all’interno del pensiero comune per cui i videogiochi sono il male, un ostacolo a una crescita sana degli adolescenti. E poco importa che ormai l’intrattenimento videoludico sia un fattore intergenerazionale, come dimostrato da documentari come High Score, ancora oggi le avventure in pixel si portano dietro un vissuto di pregiudizio e demonizzazione che non tarda a emergere alla prima occasione.

Un atteggiamento che Fantoni che ben conosce. Della sua passione di videogiocatore ha fatto la sua professione, divenendo uno dei principali divulgatori del mondo dei videogame e delle sue diramazioni, dalla carta stampata sino al contesto televisivo. Vivere mille vite è un’ulteriore tappa di questo percorso, che si intreccia con il suo vissuto personale. Aspetto da non trascurare, visto che è alla base non solo del volume edito da Effequ ma della vita da giocatore dello stesso Lorenzo.

Storia familiare dei videogiochi non è solamente il sottotitolo di Vivere mille vite, ma è la chiave di lettura del libro di Fantoni. Chi conosce Lorenzo, anche solo virtualmente sui social, sa bene come per l’autore di questo volume ci sia un forte vissuto emotivo intenso all’interno delle pagine, che si intreccia alla scopo divulgativo. Non è facile trovare un equilibrio tra l’istinto del giornalista e la voglia di condividere con altri appassionati le proprie esperienze, eppure il Fantoni giornalista riesce a far emergere con i giusti spazi Lorenzo, l’appassionato di videogiochi che vagava per le sale giochi della Firenze anni ’80 in cerca di un’avventura digitale, al prezzo di un gettone.

Divulgazione e vissuto personale

E’ questo il fascino di Vivere mille vite, il sapere raccontare l’evoluzione dei videogiochi dal punto di visto scientifico e tecnologico alternandola alla crescita emotiva e di consapevolezza di chi in questi mondi alternativi ha sperimentato diverse esperienze, di chi ha vissuto le mille vite cui fa riferimento il titolo. Iniziando un percorso che nasce con i primi giochi elettronici nella prima metà del ‘900, arriviamo ai nostri giorni, in un parallelo tra scienza e diffusione del mercato dell’entertainment videoludico che è impossibile non sentire come un territorio comune tra autore e lettori.

Leggere Vivere mille vite è un’esperienza che, sicuramente, può essere maggiormente godibile da chi ha vissuto in prima persona gli eventi e i titoli citati da Fantoni. Sapendo chi potenzialmente avrebbe letto il proprio libro, Fantoni ha impostato il suo volume come una sorta di librogame, un percorso a bivi che non rendesse obbligatoria una lettura lineare, ma che offrisse ad ogni giocatore la possibilità di decidere il proprio viaggio nella storia dei videogame.

Giocatore non lettore, perché con questa scelta interessante Lorenzo ci invita a giocare con la sua ricostruzione della storia dei videogiochi, quasi fossimo in un’avventura grafica vecchio stile in cui le nostre scelte ci guidano lungo una storia comune, ma che fosse al contempo nostra. Una delle tante mille vite, per intendersi.

Una storia, diversi percorsi

Una diversità di approcci che Fantoni ci consiglia all’inizio di Vivere mille vite, senza dimenticare i lettori che non hanno un passato da gamer. Per loro, è prevista la lettura vanilla, ossia quella lineare tipica di un libro, rifacendosi a un termine dell’informatica riferito a quei software privi di personalizzazione e fedeli alla forma originale del loro concepimento, nome derivato dal gelato alla vaniglia, il più diffuso e meno ‘personalizzato’. Se andate pazzi per questi piccoli approfondimenti, Vivere mille vite è il libro ideale per voi, considerato come tra un riferimento storico e un ricordo personale, Lorenzo condivide con noi aneddoti e terminologia sulla storia dei videogiochi, svelando qualche easter egg che anche i più appassionati videogiocatori potrebbero non conoscere.

Quando si inizia a leggere Vivere mille vite, abbiamo tra le mani il libro di Lorenzo Fantoni, giornalista e divulgatore, ma in breve si passa alla sensazione di essere seduti al tavolo di una sala giochi con Lorenzo, vecchio amico con cui condividere ricordi e aneddoti della comune passione per i videogames. La chiave emotiva con cui Lorenzo ci accoglie non solo nel mondo dei videogiochi ma nella sua passione è coinvolgente, crea un legame empatico con il lettore, un background comune che rende l’esperienza con Vivere mille vite imperdibile e appassionante.

Pur presentando qualche piccolo refuso sfuggito durante la revisione, Vivere mille vite è un volume che non può mancare nella libreria di un gamer appassionato e di coloro che vogliono scoprire in modo diverso e appassionante cosa si nasconde nei mondi di pixel. Un viaggio affascinante ed emozionante reso tale dall’onestà e trasparenza con cui Lorenzo ci accoglie nella sua passione, aprendosi con noi come si farebbe con degli amici.

 

Voto Recensione di Vivere mille vite: Storia familiare dei videogiochi



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Ricostruzione avvincente della storia dei videogiochi

  • - Lettura personalizzabile

  • - Empatia con il lettore

  • - Ottima l'idea della videoludografia ragionata

Contro

  • - Qualche refuso di troppo

Commento

Vivere mille vite è un libro che unisce la divulgazione alla passione autentica per il mondo dei videogiochi. Lorenzo Fantoni unisce l'intento divulgativo a un racconto personale del proprio rapporto con i videogames, invitando i lettori a ripercorrere le tappe dell'evoluzione dell'entertainment videoludico tra titoli celebri ed esperienze condivise.

Informazioni sul prodotto

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Vivere mille vite: Storia familiare dei videogiochi